Capitolo 9

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Quella sera ero disposta a farmi trovare dai paparazzi con qualunque altro che non sia Nicholas, volevo vendicarmi per il dolore che mi aveva provocato, volevo vendicarmi per il fatto che per colpa sua, Federico mi aveva lasciata. Decisi di vestirmi il più semplice possibile: tacchi rossi alti, jeans e un semplice top rosso. Invitai anche Amber, IO diedi consigli ad Amber sui vestiti per il locale. Verso le 9.30 pm eravamo la, ci siamo seduti attorno ad un tavolo rotondo,guardai Johnny a lungo, ma sembrava preoccupato, stava cercando qualcuno? Chi lo sa !
Per i primi dieci minuti stammo li seduti poi dissi «Vado a ballare un po'»
«fai attenzione» mi disse Amber.
«contaci!»
Incominciai a ballare.... incominciai anche a dimenticare i miei due problemi, Nicholas e Federico. Stavo ballando tranquilla quando però il dj mise una canzone romantica. Vidi Johnny e Amber ballare assieme, erano così teneri. Ma io? Non avevo un partner così uscii dalla pista da ballo. Prima ancora di fare un passo, un certo tipo, abbastanza alto, e.... E niente. Non li vedevo la faccia eravamo al buoio, non vedevo quasi niente. Mi chiese di ballare e la sua voce... La sua voce...aveva qualcosa di famigliare, l'avevo già sentita da qualche parte. Cercai di sforzarmi di ricordare dove l'avevo sentita ma avevo bevuto già due bicchieri di vodka e non riuscii a concentrarmi più di tanto. Cosi lasciai stare e mi gli concedetti questo ballo. Era bravissimo, lo avrei sposato solo per questo motivo. A fine ballo però cambiai idea non appena vidi il suo volto «Nicholas!!!» dissi togliendoli le mani di dosso «che cavolo!! Non c'è bisogno che mi delizi della tua visita.» pronunciate queste parole sembrò confuso
«Ma... Ma.... Ma...» si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio una frase.
«Cosa!? Mo lo uccido» dissi correndo alla ricerca di Johnny.
«Nada, calmati!! Aspetta» era troppo tardi, presi Johnny per un braccio e lo misi a sedere sul primo tavolo libero da quattro. «Ma che, sei scemo? Con tutto il rispetto»
Mi guardò come se non sapesse cosa avesse combinato.
«Nada, calmati, dimmi che è successo» mi disse Amber, evidentemente notò che suo marito fu stato costretto a lasciare la pista e che ci abbia seguiti. Intanto arrivò Nichols «questo è il mio problema» dissi indicandolo col mio dito accusatore. «come fa? Le avevo chiesto gentilmente di non farmelo vedere, quando sarei stata pronta lo avrei cercato io!!! Come osa???? Lei non è nessuno per chiamarlo a mia insaputa e dirgli che io gli voglio parlare.» dissi a Johnny.
«ah... Quindi..... Non lo sapevi!!» chiese Nicholas con aria da stupido
«ma quanto sei intelligente, certo che non lo sapevo!! E che cavolo!! Non avrei mica fatto tutta questa scena solo per te » gli dissi scherzando.
E finalmente parlò « voglio solo che vi conosciate meglio»
«cosa?» urlai « eri tu il primo a dire che non dovevo frequentarlo, e adesso invece mi dici di imparare a conoscerlo? Tu sei matto!»
«Ringraziando il cielo, se no ci provavo col cavolo!!» disse ridendo. Non potevo trattenere la risata ad una frase del genere, e risi dimenticando la serietà della situazione.
A fine serata Nicholas volle accompagnarmi a casa e Johnny mi disse di approfittarne per conoscerlo meglio. Aveva una macchina molto carina di cui però non notai la marca. Aveva il tettuccio aperto e così entrai saltando dalla porta. Era un mio sogno entrare in un'auto senza aprire la portiera ma saltarci su. Si fermò da un gelataio per offrirmi un gelato. Accettai volentieri e facemmo una camminata intorno all'isolato, quasi deserto. Una scossa di vento mi toccò la colonna vertebrale facendomi rabbrividire. Nicholas, credo che se ne accorse e mi fece tenere il suo gelato intanto che si toglieva la giacca «No, non ce bisogno, tranquillo posso sopportarlo» ma non mi diede retta. «Raccontami un po' di te» mi disse mentre mi metteva la giacca sulle spalle
« allora, sono Nada ho 17 anni,li compio il 21 settembre, adoro ascoltare la musica ma invece non mi piace vedere i film» non avessi mai detto sta frase. Si bloccò come una pietra di cemento «cosa hai detto? Non ti piacciono i film?
«No, ma mi annoiano e non arrivo mai alla fine.»
«ma la fine è la parte migliore»
«ma è previdibile, lei sta con lui, il bambino con i capelli biondi vede i fantasmi e i buoni vincono sempre contro i cattivi.»
«allora ti devo fare un'istruzione cinematografica, così morirò da eroe»
Non risposi ma mi limitai a ridere. Stavamo per giungere all'auto quando però vidi dei paparazzi avvicinarsi. Non avevo voglia di farmi scattare altre foto così tirai Nicholas in un'angolo della strada e lo baciai. Misi le mani attorno al suo collo, lo guardai negli occhi, aveva delle pupille splendide attorniate da un iride azzurra sfumata di blu. Inclinai la testa, era un po' più alto di me. Le sue mani mi avvolsero stretta in un caldo abbraccio. Assaporai il suo profumo, e sentii una piccola barbetta ruvida. ogni volta che cercava di staccarsi, lo respingevo verso di me. .
Quando i paparazzi se ne andarono «Scusami, è che»
«lascia stare qualunque spiegazione, questo mi ha fatto molto piacere» mi sussurrò nell'orecchio.
«no! C'erano due paparazzi e non volevo che ci facessero nessuna foto. Tutto qua! Quello che è appena successo puoi sotterrarlo proprio qui, lasciarlo qui e non venirci mai più! Capito?» Rise, aveva un sorriso molto bello, gli diedi una semplice pacca sulla spalla e dissi «si sta facendo molto tardi, Johnny si preoccuperà, andiamo»
Salimmo in auto. «Visto? Visto che hai chiamato Johnny depp con un semplice Johnny!»
«basta che non glielo dici!» Ci fermammo davanti alla porta principale della casa di Johnny «Un giorno voglio vedere casa tua! È qui vicina no?»
«si, certo, volentieri»
«a domani» dissi completamente ignara della frase.
«Perché a domani? Ci dobbiamo vedere per caso?»
«se ti va, perché no?» «comunque, aspetta ti devo ridare la giacca »
«no, no. Tienitela. Vengo a prenderla domani»
«ok, buona notte»
«e il bacio della buona notte non melo dai?» Mi chinai verso di lui e gli diedi un'appassionato bacio sulla guancia.
«Tutto qui?»
«Fidati che nel mio sogno facevamo di peggio» Cazzo... Perché devo sempre parlare.
«mi hai sognato?» chiese ed un sorriso gli affiorò sulle lebbra.
«No.... » dissi una bugia. « notte» corsi in casa.
Quando entrai la casa era deserta così, senza perdermi andai in camera mia e mi stesi sul letto. Tolsi la giacca di Nicholas e mi cambiai. Aprii il pc, che non aprivo da tantissimo tempo e scaricai le nostre foto che ormai avevano riempito i social. La misi come sfondo del pc. Una foto era venuta molto bene e decisi di trasferirla sul telefono per poi metterla come schermata home. Restai qualche minuto a fissare la foto sul pc poi il mio sguardo si posò sulla sua giacca. La presi e l'annusai. Aveva un profumo buonissimo. La tenni in braccio per un po' pensando a questa giornata poi mi ricordai che avevo un diario in cui scrivevo tutto, lo presi e scrissi di Nicholas, della cena di oggi, di quel bacio e che io stavo cambiando. Non ero più arrabbiata con lui come prima, stavo,per caso innamorarmi di lui? Ma va...
Lasciai il diario aperto, per poi continuare a scrivere e andai in bagno a struccarmi, pensando a Nicholas. Sentii la porta bussare.
«avanti» dissi urlando dal momento che la mia voce doveva passare tutto il bagno, porta del bagno, e poi stanza per poi arrivare a chi stava bussando.
«sono io Johnny»
«sono un'attimo in bagno, esco subito»
Quando uscii vidi Johnny che stava fissando il mio diario. Corsi, lo presi e lo misi sulla scrivania, abbassai lo schermo del pc e dissi « mi dica»
«Scusami non volevo curiosare»
« ma l'ha fatto, qualsiasi cosa abbia letto la prego di non dirla a nessuno.»
«Tranquilla, raccontami cosa avete fatto? E una cosa, come mai hai la sua giacca?»
«oh... Ho la sua giacca? Sarà uguale alla sua ma non la sua»
« ma se sei uscita solo con la maglia, senza nessuna giacca!»
Cambiai argomento «comunque si, abbiamo fatto un giro e abbiamo preso in gelato»
«avete parlato?»
Cambiai di nuovo argomento «Johnny .... Mm... Scusi signor Depp, volevo chiederle dei suoi figli. Non li vedrò!?»
«certo, verranno con noi alle Bahamas il 15»
«ah... Perché il 15 noi andiamo alle Bahamas... Bene non lo sapevo» mi fece uno di quei sorrisi da scemo, che adoravo lo stesso.
«Dimmi, una cosa, toglimi questa curiosità. Ma a te piace Nicholas»
«certo, certo che mi piace, mi piace come se fosse un'amico niente di più, perchè»
« no, così solo per saper»
«comunque gli farò il favore, solo perché mi fa pena. Niente di più o di meno. Ah... Mi stavo dimenticando, forse domani viene a riprendersi la giacca» Ma... Sono scema? Gli avevo appena detto che quella giacca era mia.
«va bene, divertiti e buona notte» disse ridendo, consapevole della mia bugia.
Il mattino dopo mi feci bella nel caso Nicholas arrivasse ma non si fece sentire per qualche giorno. Venne il girono prima della partenza per le Bahamas e non è che abbiamo avuto una conversazione, mi ha solo salutata e si scusò dicendo che aveva avuto molto lavoro da fare. Questo accadde il 14 agosto alle 10pm.
« Anche io... sono stupida, come potevo credere che uno come lui poteva uscire seriamente con una come me?!» dissi preparando la valigia. Saremmo rimasti la per quindici giorni. «domani conoscerò Lily e Jack» dissi fra me e me. Intanto il mio rapporto con Johnny raggiunse il culmine, gli volevo bene quasi come mio papà, ma ovvio non sarebbe mai riuscito ad essere come il mio. Ma gli volevo tanto bene. Come faccio a sapere se voglio bene o amo qualcuno? Quando rispondo alla domanda: prenderesti mai una pallottola nel petto per lui ? Si. Cavolo se si. Ovvio, era un si pieno, quindi si, gli volevo bene. Anche il mio rapporto con Amber migliorò tantissimo. Durante questi giorni uscii molte volte in alcune delle quali incontravo persone che avrei rincontrato a scuola. Mi feci degli amici, e di questo ero molto contenta.
Giunse il mattino seguente, Lily e Jack arrivarono direttamente all'areo privato.
«ciao, tu devi essere Nada giusto?» disse jack allacciandosi la cintura.
«si sono io, piacere di conoscerti»
«il piacere è tutto mio, lei è mia sorella lily»
«si si, lo so»
«ciao, come stai, sei Nada giusto?» disse Lily
«Si, sono io»
«piacere di conoscerti»
«il piacere è tutto mio»
L'aereo decollò, presi il mio telefono e ascoltai la musica.

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