Capitolo IV

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Ci stava male Pierre, l'aveva persa di nuovo. Non sapevo più cosa fare. Con Florence non voleva più parlare, ed ovviamente Sebastien e Gulliver erano sempre insieme a lei. Credeva che tutti l'avrebbero abbandonato. Un ragazzo, di nome Antoine, gli disse che aveva visto piangere Edith vicino le scale della libreria. Antoine decise di aiutarlo in questa situazione e gli diede un consiglio che forse tutti gli avrebbero dato: andar a parlare con Edith. Scioccato da quanto era successo quel giorno, Pierre si fece forza e andò da lei. Quando di avvicinò alla libreria, Pierre la vide che stava limonando con un ragazzo di quinto. Pierre si sentì trafitto da una lancia. Urlò come un forsennato e diede un calcio alla porta della libreria talmente forte che la ruppe. Poi scappò a casa sua. Antoine, mentre fumava, lo vide in quelle condizioni e lo fermò subito.
Antoine:"Fratello mio, dove vai? Rimani qui con noi e raccontami com'é finita".
Pierre:"Noi ?! Chi noi che non c'è nessun'altro oltre te."
Antoine:" Come non li vedi? Ci stanno tutti i Puffi alla tua destra che ti stanno facendo un massaggio per allevviarti il dolore. Poi qui ci sono anche Napoleone e Ghandi che mi stavano dando dei consigli prima". Pierre capì allora che quella non era una sigaretta, ma era una canna e di anche quelle potenti visto che il suo amico aveva tutte quelle visioni. Ma Pierre distrutto, voleva solo dimenticare così decise di farsi anche lui una canna. Giocarono per ore e ore con gnometti, elfi e minipony e dopo essersi tranquillizato, Pierre collassò. Per fortuna non si fece niente di male e Antoine, anche se era strafatto, stese Pierre su una panchina. Quando si riprese un pò frastornato, Pierre capì di aver trovato un vero amico.

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