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L'indomani mattina mi sveglia il citofono,perciò mi alzo dal letto abbastanza di corsa e mi faccio una coda alta in fretta e furia ,poi mi precipito ad aprire la porta. Non appena apro una signora di mezz'età,i capelli mielati come i miei e gli occhi castani,proprio come quelli di mio fratello,entra e mi squadra dalla testa ai piedi. "Ma come diamine sei conciata?!?" Esclama. Poi borbotta qualcosa del tipo "ma da chi ha preso questa?" ma non ne sono sicura. "Si da il caso,Mamma,che a quest'ora stavo dormendo. E si da il caso che non dormo truccata in minigonna!" "Si da il caso,Cloe,che sono quasi le 14:00,e si da il caso che a quest'ora la gente sia già sveglia da un bel po' di tempo. Piuttosto,dov'è tuo fratello?" "Hai detto che sono quasi le due? Penso fra un po' ritorni. Mi aveva chiesto se poteva andare a pranzo con dei suoi amici." "E TU GLI HAI DETTO DI SI?!?" "Beh mamma,non ha più l'età che aveva quando l'hai lasciato solo,ne ha dodici di anni ora."
"E a dodici anni tu lo lasci uscire da solo? SEI UN'INCOSCENTE,ECCO COSA SEI! UN FAVORE TI HO CHIESTO,UNO!TRATTAMI BENE TUO FRATELLO"
"TU" urlo indicandola "TU NON CI SEI MAI STATA PER I TUOI FIGLI! E L'INCOSCENTE SAREI IO?" dico sputando queste parole con odio e vergogna,vergogna per com'è mia madre.
Un pianto mi riporta alla realtà,era solo un sogno. Vado in camera di mio fratello e lo levo dalla sua lettino,per coccolarlo un po' fra le mie braccia e calmarlo,ma mi accorgo immediatamente che sta dormendo,e che quindi piangeva nel sonno. Mentre lo porto nel mio letto mi domando se i suoi pensieri,quelli che lo hanno portato a piangere, erano rivolti a mia madre,come il mio sogno. "Passa tutto passerotto mio,passa tutto.E poi noi,noi siamo indipendenti, liberi da tutto e tutti,noi due siamo imbattibili da qualunque altra squadra, noi vinciamo sempre e comunque. A noi non serve nessuno per essere felici,ci bastiamo l'un l'altra. Mi basti tu,ma su,sii forte,spacca il mondo,fallo per NOI." gli dico cercando di fermare il suo respiro irregolare ed accelerato.
La mattina dopo mi preparo di corsa in quanto non ho sentito la sveglia (se ho fatto in tempo infatti il merito è tutto di Marie che mi ha chiamato perché era sotto casa e nessuno le apriva)e indosso dei jeans skinny con il taglio sul ginocchio e una maglia di capitan America,abbinata ad una felpa nera. Ho anche perso l'autobus,perciò ho fatto un po' ritardo,ma nessuno mi ha detto nulla.
Alla fine delle lezioni vado in giardino e Mathilde,una delle ragazze con la cattiva reputazione,mi si avvicina e mi chiede "Era a te che serviva il numero di Jaques?" io spero,non so,che era sbagliato ed è per questo che non mi ha mai risposto. "Si sono io,perché?"
Le chiedo. "Ehm non so come dirtelo" mi risponde sghignazzando "Beh si ecco Jaques si è fidanzato" Sputa tutto d'un fiato.
Ci metto un po' per connettere e capire.
Ma alla fine il mondo mi crolla addosso.
Non può cavolo.
"Chi è la ehm fortunata?" domando senza mostrare il mio fastidio.
"Io!" mi risponde gridando. Poi si avvicina ad un tavolo e ci sale in piedi,poi urla "Jaques è mio,illuse. Jaques è mio,biondina."
Io scappo in bagno,senza piangere,con dignità. Quella brutta...ehm meglio non esprimermi,non può rubare ANCHE la mia dignità. Non appena chiudo la porta alle mie spalle le lacrime incominciano a scorrere ininterrottamente,trasformandosi ben presto in veri e propri singhiozzi.
"Oi" la voce di Claire mi risveglia dalla bolla che mi sono creata,per ripararmi dal mondo. Giro la chiave nella serratura e la lascio entrare.
"Devi essere forte,fai la dura. Jaques preferisce una mora tinta a te? Tu preferirai qualcun'altro a lui. Non puoi essere sempre la Cloe buona che perdona tutti. Fatti valere. È un consiglio,non una critica" dice lei,poi esce e mi lascia sola,chiudendosi la porta alle spalle.
Mi asciugo le lacrime e mi sciacquo la faccia,pronta a rispettare il consiglio della mia migliore amica:farmi valere. In cortile mi dirigo da Mathilde che fortunatamente non è ancora tornata a casa e la prendo in disparte. "Si dimmi" dice lei con tono da "ti sto prendendo in giro" "Tu non puoi permetterti di trattarmi così, non sarò bella come te,non sarò simpatica come te,non avrò la tua stessa reputazione,il che è solo un bene per me" dico scatenando le risate di alcuni ragazzi che si sono raggruppati attorno a noi "ma comunque tu non hai il diritto di trattarmi cosi,capito castana tinta?" dico andandomene mentre lei mi urla dietro qualcosa del tipo "non puoi offendermi davanti ai miei amici." Come se ne avesse. E come se lei non avesse fatto lo stesso con me.
Di pomeriggio decido di scrivere a Jaques.
Hey,
Mi hanno detto che ti sei fidanzato.
Non so se è vero,ma mi hai spezzato il cuore.
D'altronde non è colpa tua.
Sappi che lo so,è colpa mia.
Ma sai com'è,sono solita farmi idee sbagliate e stupide illusioni.
Auguri. Per tutto.

Invio il messaggio e mi asciugo qualche lacrima,poi decido di giocare un po' con Andrè,mi dirigo in camera sua e resto a guardarlo.
È seduto sul tappeto a gambe larghe,ed ha in mano una macchinina,che però sta facendo volare in aria,come un aeroplano. Mi avvicino a lui e lo prendo in braccio per poi sedermi con lui sulle gambe. André si gira a guardarmi e nota le mie lacrime. Con una delle sue manine paffutelle mi asciuga gli occhi,e poi abbracciandomi pronuncia la sua prima parola: Cloe.
Non Mamma,o Papà,come tutti gli altri ragazzini. Cloe,il nome della sua sorellona.
Dopo un pomeriggio passato a giocare Andrè crolla sfinito,perciò dopo averlo messo nella sua culla vado in camera mia. Accendo il telefono e il mio cuore perde un battito. Trovo un messaggio di Jaques!
Jaques💝:Ciao,
Non so neanche come ti chiami o come sei fatta,comunque volevo dirti che il numero è sbagliato,non sono ne conosco nessun Jaques.
Ti avrei scritto prima ma avevi il numero privato perciò non potevo,solo che oggi te lo sei dimenticato.
Bye.

Non ho mai scritto a Jaques.
Mi hanno dato il numero sbagliato.
La prima cosa che faccio è chiamare Claire,e raccontarle tutto.
"Pronto?" risponde immediatamente Claire.
"Oi Claire ciao. Hօ bisogno di parlarti perciò prenditi del tempo e ascoltami.
Jaques mi ha risposto. Il problema è che non mi ha risposto Jaques,perché il numero era sbagliato. Oggi mi ha risposto qualcuno,non so neanche se è maschio o femmina. Che devo fare ora? Devo andare a dire qualcosa a quella cretina di Mathilde e alla sua amichetta?"
"No. Cloe lascia perdere. Oramai non puoi cambiare più niente. Piuttosto scusati con il proprietario del numero."
"Okay. Grazie Claire,di essermi stata a sentire. Ti voglio bene Claire."
"Ti voglio bene pur'io. Notte e salutami Andrè."
Non appena terminata la conversazione prendo il telefono e scrivo al "proprietario del telefono." È strano chiamarlo cosí.
Ciao,inanzitutto grazie di avermi informato dell'errore.
Poi volevo scusarmi per averti disturbato.
Comunquesia piacere,io mi chiamo Cloe.

Dopo neanche due minuti arriva la risposta.
Jaques💝:non preoccuparti,Cloe,nessun disturbo.
Piacere io sono Jack.

Non so perché ma questo ragazzo mi stá già molto simpatico,perciò gli rispondo.
Sei franese? Perché qui il tuo nome non è molto diffuso,solo che il francese lo sai...

Jack:no,in realtá vengo da Londra. Solo che sono a Nizza per un breve periodo di studio ...

Risponde. Io gli invio un semplice okay e vado a dormire.
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Hey!
Allora ho un po' di cose da dirvi perciò facciamo ordine.
1)Dato che non volevo fare un capitolo troppo noioso ho messo la parte del sogno ma forse l'ho rovinato ancora di più (?)
2)Sono riuscita ad arrivare a 1320 parole non ci credo!!!
3)Forse avrete notato,comunque ho deciso di pubblicare un capitolo ogni sabato.
4)In teoria non era previsto un 4) comunque spero che il capitolo vi piaccia. Vi avviso subito che da qui in poi tutto sarà molto meno noioso.
Alla prossima,Bye.❤⚓

Forever TogheterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora