Dove tutto iniziò

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Edward James Kenway nato in Galles a Swansea nel 1693 da una umile famiglia dove la madre per metterlo al mondo si sacrificó in un nobile gesto e una grande dimostrazione d'affetto.
Cresce nelle campagne del Galles insieme al padre,pescatore, e al fratello di 4 anni in più, Heatan Kenway.
Nel 1705 compie 12 anni e i suoi precedenti anni di infanzia li ha passati tra il giocare con gli altri bambini del villaggio e aiutare il padre sempre oberato dal lavoro per garantire ai figli una degna vita.
Nel 1706 i due fratelli assistono per alcuni mesi a lezioni da un maestro privato dove in questo periodo imparano a leggere e scrivere, un vero lusso a quel tempo.
Con il padre impegnato nella pesca i due fratelli impararono ad arrangiarsi come ad esempio se avevano fame a rubare una mela al mercato o ad arrampicarsi su un albero per raccoglierne i frutti.
All'età di 16 anni Edward era ormai sempre in mezzo ai guai, passava le sue giornate nelle taverne a giocare d'azzardo.
Una mattina, quando, Edward notò che degli uomini, assistiti da un tale di nome Julian, stavano scortando una giovane del tutto ubriaca al di fuori di una locanda. Intuendo le loro losche intenzioni, Edward li seguì, scatenando infine l'ennesima rissa.
Nonostante l'iniziale abilità con cui tenne testa ai tre, il ragazzo venne sopraffatto dalla superiorità numerica degli avversari. In suo aiuto intervenne una giovane di nome Caroline Scott che mise in fuga i 3 uomini a suon di pistola.
Ammaliato dalla bellezza della donna, il giovane le chiese se avrebbe potuto rivederla, in maniera da poterla ripagare adeguatamente per il suo aiuto. Caroline acconsentì, avvisandolo però della gelosia del padre. Rincasato, Edward litigò con suo padre, a conoscenza dell'ennesima rissa da lui scatenata, che sarebbe andata a discapito della buona reputazione dei Kenway.
Ignorando i rimproveri continui dei genitori Edward continuo ad attacar briga con tutti mentre frequentava la bella Caroline.
Il loro rapporto si intensificó si erano conosciuti meglio, erano fatti l'una per l'altro, e sbocció in un fidanzamento.
Edward propose il matrimonio a Caroline, che accettò con gioia. Profondamente innamorati, i due si sposarono l'anno successivo, ignorando le proteste minacciose della famiglia Scott.
Sebbene, a detta di molti, il matrimonio dei due fosse sereno, ben presto Caroline si stancò dell'incapacità di Edward di trovare un lavoro stabile e di prendersi le sue responsabilità di marito. Inoltre, la consapevolezza del giovane di non poter offrire una vita adeguata a Caroline lo costrinse a fare una scelta drastica, decise di partire per i Caraibi a cercare fortuna come corsaro, contrariamente al volere della consorte.
Rimasto solo, Edward decise di seguire i suoi sogni, e, nell'estate del 1712, venne inserito tra le fila della British Royal Navy. Ottenuta una cabina sul brigantino noto come Emperor, Edward tornò a casa dei suoi, avvisandoli della sua imminente partenza. Quest'ultimi lo accusarono tuttavia di essere la rovina dei Kenway e gli ordinarono di non farsi più vedere.
Nella sua cittadina di origine Edward riscoprì vecchi luoghi e notò che un uomo veniva pugnalato da un altro individuo incappucciato portante un anello crociato al dito.
L'uomo immobilizzò Edward, intimandogli di imbarcarsi subito sull'Emperor. Svenuto per via di un colpo alla nuca, Edward si risvegliò il mattino dopo all'interno della sua cabina, scoprendo di essere in viaggio verso le Indie Occidentali.
Da subito, Edward si adattò alla sua nuova vita da marinaio, entrando nelle grazie del capitano Alexander Dolzell, che lo rese ufficiale d'artiglieria. Passò circa tre mesi a bordo del brigantino, sbarcando successivamente a Kingston nel periodo autunnale.
Lì, venne reclutato nell'equipaggio della Benjamin, goletta del celebre corsaro Benjamin Hornigold, con cui passò il suo primo anno da corsaro. Insieme a lui e al suo quartiermastro Edward Thatch, partecipò alla guerra di successione spagnola, rappresentando la Gran Bretagna nel Mar dei Caraibi. In quel periodo, Edward credette di aver finalmente trovato la sua strada: la vita da marinaio alla ricerca di ricchezze e priva di rimorsi.
Tuttavia, nel 1713, il Trattato di Utrecht pose fine alle guerre tra le potenze europee, lasciando tutti i corsari senza un impiego. Così, Edward, Hornigold, Thatch e gli altri corsari si riunirono a Nassau, dove decisero di continuare a solcare i mari e saccheggiare in qualità di pirati. In questo stesso periodo, Edward venne trasferito dalla Benjamin al Jacobite, il brigantino del capitano Abel Bramah.
Edward passò i suoi primi due anni da pirata sul brigantino del capitano Bramah, razziando con lui diverse imbarcazioni spagnole di stanza a Cuba. Nel giugno 1715, partecipò all'assalto di un convoglio reale proveniente dall'Inghilterra. Durante lo scontro il timoniere del Jacobite perì, e, sotto l'ordine del capitano Bramah, Edward prese il suo posto. Grazie alla sua abilità, la maggior parte della flotta nemica affondò, lasciando integra solo la fregata HMS Intrigue, che a bordo ospitava un misterioso individuo incappucciato. Distrutta la fregata, Edward si riunì ai compagni, aiutandoli a soffocare le fiamme che affliggevano la santa barbara. Durante l'operazione, il capitano Bramah venne ucciso dal misterioso uomo incappucciato, che subito si voltò verso Edward. Prima che l'uomo potesse colpire anche Edward, i due vennero tuttavia scaraventati fuori bordo dall'esplosione della polveriera.
Edward passò diversi minuti d'incoscienza, rischiando di morire per annegamento. Tuttavia, riuscì a rinvenire ed a raggiungere la costa cubana nella zona di Capo Bonavista. Lì, scoprì che, sebbene gravemente ferito, anche l'uomo incappucciato riuscì a sopravvivere. Edward tentò di rapinare lo straniero, che provò ad ucciderlo e poi di sfuggirgli, ma invano; Edward riuscì infatti a raggiungerlo e ad assassinarlo. Depredando il cadavere in cerca di denaro, Edward trovò uno strano cubo di cristallo, alcune mappe indicanti diversi accampamenti ed una lettera scritta dal governatore cubano Laureano de Torres y Ayala, da cui scoprì che l'uomo che aveva appena ucciso rispondeva al nome di Duncan Walpole e che apparteneva ad un Ordine segreto. Leggendo di una lauta ricompensa in cambio del cubo di cristallo e delle mappe, Edward indossò le vesti del defunto e decise di recarsi a L'Avana al suo posto.
In cerca di una maniera per raggiungere la città, Edward salvò Stede Bonnet, un mercante proveniente dalle Barbados che era stato arrestato dai soldati inglesi poiché sospettato di essere un pirata. Presentandosi come il defunto Duncan Walpole, Edward si propose di sostituire il timoniere di Bonnet, ucciso dai soldati inglesi, in cambio di un passaggio verso L'Avana. Poiché anche lui si stava recando a L'Avana per vendere il suo zucchero, Bonnet accettò la proposta di Edward ed i due si misero in viaggio.

Raggiunta la città il mese successivo, Bonnet chiese ad Edward di accompagnarlo in una taverna per fargli da scorta durante una trattativa con dei mercanti spagnoli. Lì, tuttavia, scatenò una rissa con dei marinai inglesi che lo avevano riconosciuto come uno dei pirati di stanza a Nassau. Alcune guardie spagnole intervennero per sedare la rissa e, per evitare ulteriori guai, Edward si dileguò utilizzando delle bombe fumogene, lasciando Bonnet da solo. I due si rividero al porto nel pomeriggio, scoprendo che il cubo di cristallo e le mappe da consegnare al governatore erano stati requisiti dai soldati spagnoli insieme alla mercanzia di Bonnet. Intenzionati a recuperare i loro averi, i due decisero di pedinare alcune guardie spagnole per scoprire dove fossero. Quindi Edward rubò ad un comandante spagnolo la chiave del magazzino del Castillo de la Real Fuerza in cui le merci erano stato portate. Infiltratosi nel forte, Edward recuperò il cubo e le mappe, abbandonando egoisticamente la mercanzia di Bonnet.

Incontratosi nuovamente con il mercante, Edward gli disse di non essere stato in grado di recuperare la sua merce e gli rivelò il suo vero nome. Il mattino seguente, Edward si recò alla residenza del governatore cubano Laureano Torres per ricevere la sua ricompensa in cambio del cubo di cristallo e delle mappe. Accolto da due guardie spagnole, Edward, sotto il nome di Duncan Walpole, raggiunse al cortile principale della villa, dove conobbe il corsaro inglese Woodes Rogers e l'armaiolo francese Julien DuCasse, nonché due membri del segreto Ordine dei Templari. Dopo aver praticato del tiro al bersaglio, Edward ricevette da DuCasse una coppia di lame celate, che l'uomo aveva sottratto ad un nemico ucciso. Dai discorsi dei due uomini, Edward scoprì che l'Ordine dei Templari era da sempre in guerra con quello degli Assassini e che Duncan Walpole doveva recarsi a L'Avana proprio per tradire i secondi ed unirsi ai primi. Successivamente, i tre raggiunsero il governatore di Cuba Laureano Torres, che ricopriva segretamente la carica di loro Gran Maestro.
Torres reclamò subito il cubo di cristallo, che Edward gli consegnò senza indugio insieme alle mappe, che scoprì indicare le gilde degli Assassini presenti nella zona caraibica. Il governatore condusse quindi i suoi ospiti in un gazebo, dove li introdusse ufficialmente nell'Ordine dei Templari, donando a loro degli anelli crociati identici a quello che Edward aveva visto prima di lasciare Bristol. Quindi, Edward partecipò ad una riunione in cui Torres rivelò ai tre ospiti l'esistenza di un tempio noto con il nome di Osservatorio, un luogo dal mistico potere che avrebbe reso immensamente potente colui che ne avesse posseduto il tesoro. Torres aggiunse tuttavia anche che per entrarne in possesso era necessaria la presenza di un uomo noto come il Saggio, l'unico a conoscenza della locazione esatta del luogo. Incuriosito da tale storia, Edward rubò uno dei documenti privati del governatore, per poi recarsi a brindare insieme al resto degli ospiti. Prima di andarsene Edward venne invitato ad un nuovo incontro, che si sarebbe tenuto al porto il mattino seguente.
Il mattino successivo, Edward si riunì con gli altri Templari al porto. Lì, raccolsero nel cubo di cristallo rubato da Edward il sangue del presunto Saggio, un uomo noto anche con il nome di Roberts che era stato catturato dai soldati spagnoli. Quindi, i Templari procedettero a trasportare il prigioniero alla residenza governativa, dove lo avrebbero interrogato riguardo la locazione dell'Osservatorio. Nonostante i numerosi attacchi da parte degli Assassini e il tentativo di fuga di Roberts, grazie anche all'aiuto di Edward, i Templari riuscirono a trasportare il prigioniero fino alle prigioni della villa del governatore. In quell'occasione, Torres consegnò finalmente ad Edward la ricompensa spettante a Walpole per i suoi servigi.
Tuttavia, non soddisfatto del compenso ottenuto, Edward tentò di infiltrarsi nella prigione del governatore con lo scopo di convincere il Saggio a rivelargli la locazione dell'Osservatorio, promettendogli la libertà in cambio. Al suo arrivo nella prigione, Edward non trovò tuttavia il Saggio, che era già riuscito a fuggire da solo, bensì i Templari, che scoprirono così la sua vera identità. Preso in custodia da DuCasse ed El Tiburón, la guardia personale di Torres, Edward venne condotto su un galeone della Flotta del Tesoro spagnola diretta a Siviglia.

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