L'Ultimo grido

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Edward: Se nulla è reale, in cosa possiamo credere? E se tutto è lecito, perché non seguire i desideri? [...] Forse questa idea è il primo passo verso la saggezza, non la sua forma finale.
Ah Tabai: Un bel cambiamento rispetto all'Edward che ho incontrato tanti anni fa.

Edward rimase per diverso tempo recluso nella prigione di Port Royal, ma non venne mai condannato a morte per gli atti di pirateria commessi negli anni precedenti; Laureano Torres e Woodes Rogers sfruttarono infatti la loro influenza per ritardare il giorno della condanna, credendo che un giorno l'uomo gli avrebbe rivelato l'ubicazione dell'Osservatorio in cambio della libertà. Dopo diversi mesi di prigionia, nell'aprile del 1720, assistette al processo di Anne Bonny e Mary Read,che avevano passati i mesi precedenti a commettere atti di pirateria sotto gli ordini di Jack Rackham. Tuttavia, le due donne si dichiararono incinte e le loro condanne a morte vennero posticipate a dopo le gravidanze.
Quattro mesi dopo, Edward venne liberato da Ah Tabai, che aveva raggiunto la prigione per ridare la libertà a Mary e ad Anne; i due decisero così di collaborare per aiutare le due donne a fuggire. Tuttavia, riuscirono a salvare solo Anne, poiché Mary morì durante la fuga tra le braccia di Edward a causa di una grave infezione contratta durante il parto, causata delle scarse condizioni igieniche della prigione. Sebbene libero, a causa della perdita della sua nave, del bottino ricercato per anni e della sua cara amica Mary, Edward entrò in una spirale di autodistruzione, che lo portò a sognare incessantemente il tesoro dell'Osservatorio, per lui l'unico modo di rimettere sui binari giusti la propria vita. Un giorno, dopo l'ennesima sbronza, si risvegliò su una spiaggia di Kingston, dove incontrò Adéwalé. L'uomo gli restituì la sua nave, ma decise di non seguirlo più nei suoi viaggi.

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