Il fatidico incontro

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Era una mattina come le altre.Su Parigi regnava un cielo coperto di nuvole,come spesso di quel periodo,io camminavo di fretta...eh sì capitava anche a me di fare tardi delle volte;immersa nei miei pensieri con carpette per documenti,cuffie e fogli per le mani,che rischiavano di cadermi nella Senna (per il vento procurato dal mio correre) inciampai su un piccolo marciapiede,cercai di recuperare le cose più importanti dal suolo del marciapiede e corsi via,avevo la strana sensazione di aver tralasciato un piccolo dettaglio,qualcosa di fondamentale,ma ero già abbastanza in ritardo per curarmi di ciò che sentivo.Arrivata,corsi e loro erano già la,io una ragazza da poco laureata in psicologia mi ritrovai davanti a loro,i loro piccoli occhi mi fissavano e a dire il vero mi sentivo un po a disaggio sotto i loro sguardi che fissavano i miei più piccoli e impercettibili gesti,credevo addirittura che riuscissero a sentire i miei pensieri,le mie ansie,infondo ero io ad avere ragione erano stati loro a cercarmi io ero a Parigi,la città del romanticismo,solo perché rimasta single per mia volontà volevo godermi un semplice viaggio SOLA,senza la pressione di avere qualcuno a cui dire ti amo o cose sdolcinate.Loro erano un'attenta commissione,ma passati i primi minuti mi resi conto che erano loro a dover avere paura di me.Mi presentai ed una segretaria non molto attenta mi disse di accomodarmi mentre la commissione si sarebbe trasferita nell'aula dove sarebbe avvenuto il colloquio.All'inizio nonostante il mio acuto senso di percezione e la mia capacità di inquadrare fin da subito un luogo non notai che ero in compagnia su quei divanetti,quando però girandomi scorsi un ragazzo con una folta chioma bionda che mi fissava con gli occhi color ghiaccio ed io (conoscendo il mio carattere)mi voltai infastidita dall'altra parte.Mi sentii toccare la spalla,non normalmente,ma in un modo leggermente a dire sensuale,quasi a far venire i brividi dalla schiena a salire fino al cuoio capelluto,mi voltai di scatto e vidi che quel biondino con gli occhi color ghiaccio cambio espressione,mi fissava e non riuscivo a capire il motivo per cui era stato necessario per lui avere un contatto fisico con me,a dire il vero però io sentivo di averla già vista quella faccia,quel ragazzo sentivo che,non so sarà stato il fatto che mi aveva fatto venire i brividi solo sfiorandomi la spalla,che era diverso,ma io impassibile al nominare del mio nome mi alzai ed andai nell'aula dove mi stava aspettando la commissione.Devo ammettere con tanta fatica che durante tutto il colloquio pensai a quel biondo con gli occhi color ghiaccio ed al fatto che con solo lo sfiorarmi mi aveva fatto drizzare i capelli...

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