1.The strange couple

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Era un afoso pomeriggio di inizio settembre ed ero nella mia camera a leggere uno della mia collezione di libri, con la porta forzatamente chiusa a chiave per evitare il fastidio delle mie due sorelle che avrebbero potuto interrompermi.
Il libro parlava di una magnifica storia d'amore, una di quelle che se fossero state un film sarebbe stato sicuramente un film strappalacrime .
Decisi di accendere il ventilatore e puntarmelo  contro, stendendomi a pancia in giù sul pavimento, stavo pensando alla pace che c'era in camera e che stranamente ancora nessuno mi aveva disturbata.Odiavo profondamente chi mi disturbava mentre leggevo.
Come non detto.
Il mio cellulare prese ad illuminarsi, un messaggio da Clarisse che mi chiedeva di accompagnarla al centro commerciale a fare shopping alle cinque, ma mancava un quarto d'ora alle cinque ed io ero in pessime condizioni e sinceramente lo shopping non era uno dei miei sport preferiti.
Clarisse era la mia migliore amica, la conoscevo da quando eravamo due bambine o meglio, anche prima: le mostre madri erano sempre state molto amiche, avevano frequentato il liceo e il college insieme, siamo cresciute come se fossimo praticamente due sorelle ma eravamo molto diverse sin da piccole, lei giocava con le Barbie e amava fingersi una modella io invece facevo sempre il giudice della sfilata. Una volta cresciute le cose non erano cambiate molto, io ero solitaria, timida e studiavo sempre mentre lei studiava il necessario, era molto espansiva ed era sempre in compagnia di persone che neanche conoscevo.
Declinai  il suo invito, faceva davvero molto caldo per andare in giro e per sopportare Clarisse con le sue indecisioni tra uno short e l'altro.
Il pomeriggio passò velocemente tra una pagina e l'altra, il sole era ormai calato da un bel pezzo ma ancora sudavo.
Un' Inghilterra così calda non si vedeva da tempo e anche Croydon il piccolo paese di periferia a sud di Londra in cui vivevo non sfiorava queste temperature da secoli o almeno da quando io possedevo la memoria.
Decisi allora di andare a fare un bagno rilassante. Mi distesi nella vasca e insaponai il mio corpo, dopo il cuoio capelluto massaggiandolo delicatamente, con tutta calma mi risciacquai e mi accoccolai nel mio accappatoio. Con il phono  asciugai i miei lunghi capelli castani che arrivavano fino alla fine della schiena, mi diressi nella mia camera e andai a letto, l'indomani avrei visto i miei amici per un giro in centro per comprare il nuovo materiale scolastico.
Tra meno di un mese cominciava il nuovo anno scolastico.
Era il mio ultimo anno, già avevo organizzato i miei corsi e le mie lezioni alla perfezione e niente e nessuno poteva rovinare i miei piani.Adoravo  avere la situazione sotto controllo.

****

Il negozio di cancelleria era enorme, possedeva tre piani, era un negozio pieno di colori penne di qua e matite di la, quaderni e diari ovunque. Amavo l'odore di cancelleria nuova e i miei compagni mi prendevano sempre in giro per questo motivo.
" Dobbiamo andare, faresti meglio a muoverti e pagare cazzo se non vuoi restare da sola. Ti ricordo che i ragazzi ci aspettano al fast food e siamo già in ritardo" mi richiamò Clarisse dandomi una pacca sulla spalla
"Ahi" dissi facendomi scappare un mugolio e mia sorella Miley guardò la mia amica compiaciuta.
Di fretta e furia per via delle due ragazze che mi mettevano agitazione abbandonammo il negozio e raggiungemmo il locale a piedi senza comprare nulla.
Sarei ritornata li a godermi la tranquillità del negozio da sola qualche giorno dopo.

***

"Ma dove eravate finite, vi abbiamo chiamate al cellulare un' infinità di volte ma come siete solito fare non rispondete mai!"mi disse il ricciolino.
"Fottiti" bisbigliai.
"Ti ho sentito" ringhiò.
Haz ultimamente aveva cominciato ad avere un bel caratterino.
Anche Harry era il mio migliore amico e anche lui conoscevo sin da quando eravamo due lattanti, eravamo una specie di cugini alla lontana, mio padre era il cugino della cugina di sua madre, una parentela abbastanza complicata, ma preferivamo definirci migliori amici. Infatti era quello che eravamo, facevamo tutto insieme, passavo più tempo con lui che con i miei genitori, mi vestivo addirittura avanti a lui. Non avevo vergogna, la ritenevo una cosa abbastanza normale, ci trattavamo come fratello e sorella e come tali le litigate non bastavano mai.
Avevo appena ricevuto un altro rimprovero. Due nel giro di un ora!
Solitamente qualche settimana prima che cominciava la scuola tutti i miei amici andavano in tilt e soffrivano d'ansia cronica.
Mentre mangiavamo tranquilli il nostro pollo da Nando's, costretti da Niall, che adorava mangiare lì o meglio adorava mangiare e basta. Era un mangione innato, nel momento meno opportuno compariva lui con una pizza o qualche panino di qualche sconosciuto fast food. Si avvicinò al nostro tavolo un ragazzo, alto con i capelli castani e un ciuffo ben  pettinato , un filo di barbetta ben curata.
Era evidente.
Salutò Harry con un cinque
" Oh Harry Styles chi si vede, quanto tempo è passato dall'ultima volta"
disse interrogativo al mio migliore amico.
Guardavo e ascoltavo ma non capivo, chi poteva essere quel tipo?
Conoscevo Haz dai tempi dell'asilo e anche molto prima e non lo avevo mai visto in compagnia di quel ragazzo.

Collide|Z.M.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora