capitolo 7

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Quando mi alzai il giorno dopo Marco non era con me ma poco dopo la porta si aprì e comparve proprio lui lavato e vestito.
<buongiorno tesoro>
<giorno Brô, vai in piscina?>
<si>
<okay. Più tardi vengo a trovarti. Ora mi devo fare la doccia>
<ok>

Dopo essermi lavata, mi misi il costume e mi vestì. Volevo provarci, volevo entrare in acqua ma avevo paura. Tutti quei tagli, come avrebbero reagito le persone che mi avrebbero visto? Cosa avrebbero pensato?
Scesi le scale e andai verso la piscina.
Scavalcai la sbarra per non dover passare sotto la doccia e quando alzai lo sguardo vidi occhi azzurri guardare nella mia direzione.
Arrossí e mi diressi verso la sdraia vuota di mio fratello. Un po' goffa mi spogliai. Cercai di fare in fretta e controllai che i tagli non si vedessero. Una volta rimasta in costume mi avvicinai al bordo e mi sedetti. Occhi azzurri mi stava fissando e io mi sentì fuori luogo.
Mi tuffai in acqua e quando Marco se ne accorse ne rimase sorpreso.
<ce l'hai fatta!> urlò sorridendo
<shh! ...mi sento fuori luogo> sussurrai
<fatti una nuotata, andrà tutto bene>
Una volta ero molto brava a nuotara ma poi un giorno tutto è cambiato; niente più nuoto, niente più vestitini, niente più vestiti corti, niente più vita.
Tutto è successo in 2 media, un ragazzo mi aveva presa di mira duramente. Mi insultava, mi picchiava e mi invitava alla morte.
Per colpa sua conobbi l'autolesionismo e iniziai a tagliarmi. Mio fratello lo ha scoperto un giorno quando esagerai troppo e lui mi ritrovò stesa a terra in una pozza di sangue in camera mia. Questo però ci aiutò a legarci molto mentre prima non lo eravamo e mi aiutò a liberarmi del bullo. Ma sono sempre incastrata nel mio passato. Non riesco a uscirne. Lui sta provando a tirarmi fuori ma non ci riesce.

Continuai a nuotare finché di comune accordo non decidemmo di uscire. Lui uscì per primo e mi passò un asciugamano.
Mi sentivo così fuori posto, come sempre d'altronde.
Tornai in camera, mi lavai e cambiai e poi uscì sul balcone e mi fumai una sigaretta. Era raro che fumavo, lo facevo solo quando stavo davvero tanto male o ero nervosa. Il passato mi stava lentamente divorando, senza ragione e stavo cadendo, in profondità, sempre più giù.
In un attimo mi consumai come una sigaretta. Mi sentì in un attimo vuota e piena allo stesso tempo. Era come se il passato fosse una persona che mi stava stritolando il cuore.

***
Hello cookies,
Come state?
Come vi sembra il capitolo.

∆curiosità: amo da impazzire i pupazzi, li colleziono addirittura.
Una vostra curiosità? ∆

Al prossimo capitolo
-F

AMORE ESTIVO ||Benji E Fede Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora