La chat

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Che dire? Era bello far parte di una pagina che aiutava la gente. Anche se quella ragazza rompeva troppo e non capiva che non si poteva stare sempre attaccati al cellulare. Il ragazzo (L) non poteva connettersi non avendo i dati mobili ed essendo in ospedale da un suo amico. Però lei non ci credeva, per lei era un bugiardo che sparava cazzate ad ogni punto e momento. Essendo tutti e tre di città diverse non potevamo sapere la verità quindi dovevamo fidarci di lui, allora io lo difesi, non so perché, alla fine non lo conoscevo nemmeno però dentro di me sapevo di doverlo difendere. Sapevo che potevo fidarmi di lui, stranamente avevo questo presentimento, ero convinta che lui non mentiva queste offese e che , in cas stesse mentendo aveva le sue buone ragioni per non essere online. Beh una persona non può stare tutta la giornata a rispondere alle domande della gente.

Non so cosa trovavo in lui, c'era qualcosa che mi spingeva a difenderlo, a proteggerlo, a volergli bene. L'undici gennaio mi contattò in chat privata poiché io amo la decadenza e la parlata napoletana e lui sapeva parlarla molto bene,  gli chiesi di farmi lezioni di napoletano anche se nel gruppo mi faceva arrabbiare dicendo "io ti sposo". 

Mi scrisse e iniziò la 'lezione' poi continuammo a parlare, piano piano parlavamo sempre più, iniziammo a conoscerci via via meglio ed io avevo paura. 

Paura di affezionarmi a sforzo.

 Perché una volta mi è capitato di dire di essere innamorata solo perché avevo bisogno di qualcuno come ragazzo, qualcuno al mio fianco anche se mi faceva schifo. Da allora avevo paura dell'amore, non riuscivo più a esprimere i miei sentimenti; specialmente a piangere per una qualsiasi relazione; anche se già dal primo giorno la nostra non era una 'qualunque relazione'. Iniziammo a parlare di questo, e lui mi rassicurò, dopo tanti forse troppi anni mi fece sentire compresa e al sicuro. Ovviamente parlavamo anche d'altro e inutile dire che ci andavo molto d'accordo, anche se alcuni aspetti della sua vita non mi andavano giù o meglio mi facevano preoccupare, per lui. 

Per esempio il fatto di fumare...

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