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Marco Maseratti, di appena diciassette anni si sarebbe aspettato di tutto nella sua vita, ma non l'arrivo di Gianluca Zanardi.
Quello con Zanardi era successo per caso; non era programmato.

'' Può crescere dal nulla, sbocciare in un secondo. Può bastare un solo sguardo per capirti fino infondo.''

« Giangii. »

Il ragazzo dai riccioli rossi si affacciò da dietro la testata del divano con uno dei suoi soliti sorrisi, / Quei sorrisi / che riuscivano a mandare il gondoliere in tilt, ogni volta che si ritrovava ad ammirarlo.

" Può invadere i pensieri, andare diritto al cuore.''

«/ Gianluca / , Marco. Mi chiamo / Gianluca /. »

Lo corresse l'altro, in tono leggermente scocciato.
Ormai si era abituato a gli strani nomignoli affibbiati da Maseratti, ma correggerlo era un abitudine.

« Comunque, che vuoi? »

" Può crescere da solo e svanire come niente. "

« Mi racconti di come ti sei innamorato di me? »

Se c'era qualcosa in cui Marco Maseratti era dannatamente bravo, era mettere l'altro in imbarazzo.
Gianluca pensò, che se avessero fatto le olimpiadi di " Mettiamo in imbarazzo Zanardi con scomode domande e sorrisi da mozzarti il fiato" Marco avrebbe sicuramente vinto l'oro.

«Allora?»

Gli occhi verdi del rosso l'osservavano pazienti, mentre le labbra acquisivano una nota imbronciata. /Adorabile./

«Perché questa domanda? »

Si ritrovò semplicemente a borbottare il moro, mentre il suo sguardo si posò altrove.
Il viso di Marco si illuminò, sapendo che quei suoi atteggiamenti riuscivano sempre ad imbarazzarlo.
E gli piaceva, Gianluca imbarazzato, era la cosa più / bella / che avesse mai visto; Le guance si coloravano di un leggero rosa che andava a sfociare nel rosso, la bocca socchiusa, e la fronte aggrottata gli donavano un aria infantile.

« Perché non me l'hai mai detto! E- voglio saperlo. Io ti racconto sempre di come mi sono innamorato di te, Gianlù. »

'' L'amore non ha un senso, l'amore non ha un nome.''

Le guance di Gianluca s'infiammarono, mentre fulminava l'altro con lo sguardo.
Non gli piaceva parlarne, in realtà. / nonostante  / fosse innamorato di Marco, ancora faticava ad accettare la propria omosessualità.

«Gianlù, eddai!»

Esclamò nuovamente il giovane Maseratti, con tanto di voce bambinesca e pugni stretti.

L'attenzione di Gianluca tornò su Marco, che osservandolo avrebbe giurato che tra qualche istante si sarebbe messo a sbattere anche i piedi sul pavimento.
Zanardi sapeva che il rosso non si sarebbe arreso tanto facilmente.
/Sapeva/ che l'avrebbe tormentato fino la fine dei suoi giorni.
Perché Gianluca Zanardi conosceva ogni minima sfaccettatura del ragazzo dai folti capelli rossi e lentiggini sparse.

" Puó renderti migliore, e cambiarti lentamente."

«Non lo so.»

«Eddai, Gian--Eh?»

Marco osservò l'altro, e s'imbronciò ancora di più/ come se fosse possibile. /

" L'amore non ha un senso, l'amore mio sei tu."

« GIANLÙ! Che risposta è?»

« La mia risposta, ora mi lasci in pace, Marco? »

Zanardi fece spallucce alzando gli occhi al cielo, e nascondendo un lieve sorriso.
In effetti era vero.
Non sapeva come esattamente si fosse innamorato di lui.

" Può nascere da un gesto, da un sorriso condiviso."

«Ti odio!»

Borbottò il ragazzo dalle lentiggini, pronto ad alzarsi e versagli la brocca d'acqua in testa.

« No, mi ami. Come io amo te. »

Commentò l'altro, e prima che Marco potesse rovesciargli la brocca d'acqua sulla testa, lo afferrò per la maglietta, annullando la distanza che separava le loro labbra.
Un bacio piccolo, casto, ma traboccante di dolcezza.

« Non so come mi sono fottutamente innamorato di te, Marco, ma- E' successo e basta. ''L'amore non ha senso, no? '' »

Marco non rispose, ma il suo sorriso, parló al posto suo.

/--/
Welà! Allora inizio col dire che questa idea mi è balenata in testa taanti mesi fà, mentre ruolavo questa belliffima coppia con la mia partner di Role.(Viva i GDR.)
E nulla, mi andava di pubblicarla. <3

Love makes no sense. ~GianMarco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora