3...2...1...Buon 1980!!!
E così è arrivato il 1980, dalla radio Video Killed the Radio Star, mia moglie mi passa un bicchiere di spumante, mi dà un bacio,
"Tanti auguri amore."
Fuori è un turbinio di fuochi artificiali e botti e scintille, gente che brinda nelle case di fronte, mia figlia Alessia già dorme nel suo passeggino, beati i suoi 3 anni, suo fratello Alberto e suo cugino Francesco cercano di risolvere il cubo di Rubik, regalato da Babbo Natale, staccando le caselle e riappiccicandole... a sette anni si è molto più intelligenti!
Il telefono continua a squillare e, a ogni telefonata, mia moglie risponde con la stessa frase:
"Famiglia Altavilla, buon 1980!", dall'altro capo del filo ci sono mia madre e sua madre che dal sud chiamano e chiamano per sapere se va tutto bene e se i loro nipoti stanno al caldo che a Milano fa freddo e se hanno paura dei botti di Capodanno; chiamano anche amici e colleghi vari, che chiedono di Carla e di me e di mio fratello e mia cognata, e io rispondo, un po' nella parte del padrone di casa festante, un po' per far felice Carla, con la sua stessa frase da sitcom americana, nello speciale delle feste.
All'una e mezza squilla il telefono di nuovo, è un po' tardi, rispondo io, solita frase, e stavolta è Daniela Foroni, una mia collega a cui sinceramente non ricordo di aver mai dato il numero, probabilmente lo avrà trovato in azienda, che, con voce un po' impastata dall'alcool, mi dice:
"Buon anno al mio collega più sexy, non aspetto altro che rivederti domani in ufficio!", e mette giù.
Di Daniela devo dire che è una bella ragazza sui ventisette anni, occhi verdi vispi, sempre molto curata, mai volgare, ma che nasconde curve mediterranee sotto le giacche larghe dalle grandi spalline che si usano in questo inverno milanese. Sapevo che veniva anche lei dal sud Italia, quindi, appena arrivata, i colleghi a dirmi:
"E' arrivata un'altra terroncella!", ma non avevo ben capito da quale parte del Mezzogiorno, dall'accento non riuscivo a scoprirlo, e per i milanesi esiste un unico territorio da Napoli all'Africa.
La telefonata mi sorprende, a parte per non averle dato il numero, per il fatto che non abbiamo mai fatto grandi chiacchierate: lavoriamo in due uffici vicini, ma poco oltre il saluto o aprirle la porta quando ci incrociamo all'entrata o all'uscita. Ieri le ho raccolto la sciapa per strada, portata via dal vento senza che lei se ne accorgesse, e ridandogliela le avevo sfiorato la mano, niente oltre questo, eppure...
...eppure c'era qualcosa che andava oltre la felicità data dall'essere brilla, dalla festa, dalla magari buona compagnia, ci voleva altro per chiamare a casa di un quasi sconosciuto collega quasi quarantenne, sempre con la fede al dito, di un ufficio adiacente.
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C'è Ancora Tempo
RomanceQuando una scelta diventa irreversibile? Abbiamo ancora tempo per riparare agli errori nostri o degli altri?