Parte 2

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È arrivato l'ultimo giorno di scuola e Amalia non stava più nella pelle perché quello stesso giorno sarebbe arrivato anche suo padre. Così quella mattina di giugno iniziò con un cielo terso e un bel sole che con i suoi raggi delicati si andava a posare sul viso della ragazza . Amalia guardò il suo orologio e notò che erano ancora le sei e trenta , ma lei non aveva più sonno . Dunque si destò dal suo letto , stiracchiò le braccia e sbadigliò. Con andatura sbadata e un po' ondulante si diresse verso la cucina . Non appena mise piede nella stanza , le sue narici furono attirate dal fresco profumo di paste e crostate che la mamma aveva appena preparato .

<<Buon giorno tesoro mio! Contenta che oggi termina la scuola? >> chiese con tono allegro la signora Matilde mentre puliva le mani sporche di farina sul suo grembiule rosa.

<<Ma certo Mamma ! Ma la cosa più bella è che oggi ...>> pensierosa Amalia si interruppe , poiché temeva che se avesse comunicato alla madre che suo padre era di ritorno per l'Italia con la sua fidanzata, questa si sarebbe rattristata.

<<Scommetto che sei contenta del fatto che oggi torna papà?>> esordì la madre.

Infondo Amalia sapeva bene che se lei era felice , per qualche strano motivo lo era anche sua madre. Così si tolse quel dubbio dalla testa e fece segno di sì col capo, poiché aveva le fauci impegnate a masticare un enorme pezzo di crostata alle mele, la sua preferita e anche quella di suo padre che quando era piccola usava portargliela in camera sua appena sveglia.

Finita la colazione , Amalia si diresse in bagno a prepararsi e ad acconciare i suoi lunghi capelli rossi, raccogliendoli in una coda alta perché quel giorno faceva veramente caldo.

Appena fu pronta scese giù in garage a prendere la sua amata Graziella verde , una bicicletta che le era stata regalata dal nonno con la quale nelle belle giornate estive faceva corse insieme al signor Brando . Diede un bacio alla mamma che scese giù nel negozio per dare inizio a una nuova giornata lavorativa.

Mentre percorreva la strada tra casa e scuola ,Amalia adorava osservare il suo paese che pian piano si svegliava,guardare i negozianti che alzavano le saracinesche, le signore che aprivano le persiane per permettere alla luce e all'aria di entrare in casa. Si soffermava a trovare le differenze tra un passante e l'altro. Ma in tutto ciò forse era un po' distratta e fu così che con la sua bicicletta urtò leggermente un ragazzo che aspettava fermo al semaforo.

<<Ehi sta' più attenta !>> le urlò contro il ragazzo .

<<Mi scusi non volevo >> sussurrò Amalia visibilmente imbarazzata .

Il ragazzo sembrò quasi cambiare espressione , le sue sopracciglia da essere contratte si distesero, e la bocca che aveva assunto una smorfia di rabbia mista a fastidio si addolcì osservando il volto di Amalia che nel frattempo era arrossita.

<<Non fa nulla >> mormorò il curioso ragazzo , ma ormai era scattato il verde ed Amalia si era allontanata .

Quello strano incontro la fece rimanere un po' perplessa mentre con le ultime pedalate raggiunse l'ingresso della sua scuola.

<<Sei raggiante oggi Melina mia! >> si sentì esclamare alle spalle della ragazza . Era Francesca Pacitti la migliore amica di Amalia fin dalle scuole elementari .

<<La Francy, nessuno è più splendente di te oggi, persino il sole ti invidia>>disse sorridendo Amalia.

Le due ragazze si erano date quei soprannomi affettuosi poiché, secondo Francesca,Amalia assomigliava a una mela rossa ogni volta che arrossiva e questo capitava spesso, invece il soprannome "La Francy " nasce da una serie Tv che le due ragazze erano solite guardare insieme , nella quale una delle due protagoniste era identica a Francesca e per tutta la serie veniva chiamata così. Le due ragazze entrarono nell'immenso atrio del liceo artistico Valentina Rodolfi , fondato dalla nota stilista Rodolfi, la quale aveva a cuore i sogni dei ragazzi del proprio paese e voleva far sì che i piccoli artisti potessero realizzarli.

Essendo l'ultimo giorno di scuola, non si svolgevano lezioni, e così tutti gli studenti si riunivano nel grande cortile sul retro dell'edificio scolastico . Amalia era visibilmente emozionata. Era circondata da alberi di limone , le cui foglie splendevano ai raggi del sole , e i fili d'erba del prato erano di un verde brillante . Le risate dei ragazzi e delle ragazze suonavano come musica, e l'allegria delle canzoni che provenivano dalle casse riempiva tutto l'ambiente. Sul palco salì il rappresentante d'istituto che aggiustandosi gli occhiali sul volto e schiarendosi la voce annunciò le attività che si sarebbero svolte in quella giornata. <<All'attacco!>> urlò una voce in fondo al cortile e subito grandi getti d'acqua piombarono su quell'assemblea che iniziò a correre da tutte le parti ridendo e schiamazzando. A dare il via a tutto fu Gregorio Vincenzini , il vice rappresentante che aveva scatenato una guerra di bombe d'acqua andando contro al regolamento. Tutti quanti iniziarono ad estrarre dai loro zaini palloncini e bottigliette. Anche Amalia e Francesca , dotate di potentissime ma innocue pistole ad acqua, iniziarono a far fuoco .

Mentre le due ragazze erano intente a strizzarsi le magliette nel bagno, altri schiamazzi pervenivano dai corridoi. Allora Francesca corse a vedere cosa fosse e subito urlò <<Mela corri a vedere!>> . Non appena si affacciò sulla porta, Amalia vide che alcuni ragazzi cercavano di fermare un piccolo gattino che si era intrufolato nel corridoio. Allora la ragazza si ricordò di avere nello zaino qualche cracker e facendosi spazio nella piccola folla che si era creata , riuscì ad attirare a se il micetto, meritandosi gli applausi di tutti.

<<Voglio tenerlo.>> disse con espressione intenerita Amalia << È da tanto che ne desidero uno ! >> replicò .

<<E come lo chiamerai ?>> chiese curiosa Francesca.

Per Amalia , alla quale non mancava la creatività , non sembrava difficile scegliere un nome da dare a quel delizioso animaletto. Così mentre si fregava le mani piene di briciole ebbe l'illuminazione.

<<Lo chiamerò Cracker , così quando tornerò a casa, mia madre non avrà da obbiettare se le dirò che le ho portato un piccolo cracker.>>

Le due ragazze scoppiarono a ridere attirando l'attenzione di tutti. Al rintocco dell'ultima campanella , Amalia salutò Francesca con due baci sulla guancia , e quest'ultima salì in auto dove la madre la fissava sbalordita e anche un po' irritata poiché era fradicia. Amalia allora inforcò la sua bicicletta e posizionò il piccolo Cracker nel cestino.

Non appena arrivò nei pressi della pasticceria , si accorse che la madre aveva tolto dalla vetrina il cartello " cercasi aiutante" che aveva posizionato qualche settimana fa. La curiosità della ragazza aumentò quando vide la madre parlare al telefono e dare alcune informazioni.

<<Allora Antonio , domani ricordati di portare il motorino così iniziamo con le consegne . Mi raccomando massima puntualità . Ci vediamo domani>> .

<<Chi era mamma?>> chiese Amalia facendo spaventare la madre che non si era accorta della sua presenza .

<< Tesoro ma come sei conciata?! E poi cosa hai in braccio?!>> esclamò sbalordita la signora Matilde mentre osservava la ragazza.

Con un piccolo balzo , Cracker andò a posizionarsi vicino i piedi della madre della ragazza per porgerle un primo saluto. La signora Matilde sbuffò e prese in braccio il micetto. Dopo che lo ebbe ispezionato disse << Lo sai che da ora in poi te ne occuperai tu e solo tu!>> . Allora Amalia fece cenno due volte di si con il capo mentre sorrideva a trentadue denti.

Dopo essersi asciugata, la ragazza sentì suonare il citofono e con l' asciugacapelli in mano corse subito a rispondere .

<<Apetta sono giù, scendi ad abbracciarmi!>> ribadì la voce dall'altro capo del citofono.

Quella voce che Amalia aspettava di sentire da tanto , quegli occhi e quella faccia che sognava di rivedere , quelle forti e possenti braccia nelle quali desiderava affondare erano finalmente lì che aspettavano solo lei.

N.D.A. : Salve a tutti , spero che questo secondo capitolo sia di vostro gradimento. Nei media potrete trovare la mia idea della madre di Amalia ovvero la Sig.ra Matilde . Come vedete qualcosa giá si sta muovendo e il Sig. Brando è appena arrivato in Italia .Volete sapere come andrà il primo incontro tra padre e figlia? Allpra non vi resta che seguire la storia e se vi va cliccate su quella stellina. Un bacio 😘

La figlia del padreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora