Capitolo 1: I fratelli Storm

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Anna correva molto svelta sui tetti della città; accompagnata dal suo pupillo, Emerald, un corvo albino con occhi verdi.
Emerald fu trovato da Anna quando era solo un uovo, lo aveva rubato ad un macellaio e lo aveva salvato.
Mano a mano che cresceva lei cresceva anche il corvo, come se fossero legati da un'aura invisibile.
La ragazza aveva una carnagione rosata, i capelli neri corvino con alcuni riflessi rossi, gli occhi color ghiaccio e le labbra rosso sangue. Era perfetta in tutto: fisico, intelligenza, furbizia, le mancava solo la forza del fratello e la sua simpatia. Aveva un armatura leggera in pelle, con cappuccio e mantello, completamente nera. E una cintura con il simbolo della gilda, ovvero il volto di un lupo.
"Ehi fratellino" disse parlando ad una pietra che teneva legata al collo.
"Sorella" rispose Oliver.
Quella è una Gemma della Comunicazione. La si da agli Adepti della Gilda quando raggiungono un livello alto.
"Ho la visuale libera... Quando vuoi" rispose Anna tirando fuori la sua balestra. Adorava le armi a distanza.
Quella balestra era stata forgiata da un fabbro che salvò anni prima, quando aveva solo 14 anni.
I materiali più rari e pregiati era fusi in quell'arma. La più grande particolarità era il fatto che, i dardi non erano solo semplici, ma erano anche avvelenati, incendiari o con un piccolo filtro contenente acqua santa.
"Ottimo, mi vedi?" rispose Oliver camminando tra la folla.
Oliver era più grande di Anna, beh quello voleva far credere, solo perché era nato prima di lei, anche se nessuno lo sapeva con certezza.
Lui era molto avventato e spiritoso. Adorava sorseggiare boccali di birra nella taverna e fare a botte con gli amici. Era muscoloso, aveva i capelli un po lunghi castano scuro, legati dietro con un piccolo codino. Le basette di media lunghezza e il sorriso da furfante erano il suo forte.
Le sue armi erano molto particolari. Rispetto alla sorella, molto furtiva, lui usava una spada e uno scudo. Ma non una semplice spada. La sua poteva potenziarla appena inseriva una gemma, che sapeva solo lui, nel manico e la lama si allungava, diventando uno spadone che prendeva il posto dello scudo.
"Certo" disse ridendo Anna e salutandolo con una mano "Stai attento, appena svolti c'è una banda di briganti.. Sono in una decina".
"Da quando ti preoccupi di me pulce?" rispose lui svoltando l'angolo.
Anna attraversò la strada attraverso i tetti e si mise accovacciata sul bordo del tetto che dava sulla viuzza.
"Buongiorno signori" disse Oliver mettendosi seduto su uno sgabello.
"Bene bene..." disse il capo sputando per terra. "Oliver giusto? Dov'è tua sorella?" chiese stuzzicandolo mentre gli altri ridevano.
"Non credo ti interessi... Piuttosto il tuo capo dov'è? Mi piacerebbe farle una visita.." disse il ragazzo.
"Non osare!" urlò e si avventò su Oliver. Lo prese per il colletto e lo alzò come se nulla fosse, poi gli sputò in faccia. Oliver non si mosse.
Anna sparò un dardo al capo e lo colpì in piena schiena. Una risata eccheggiò nella via e il capo mollò Oliver e cadde al suolo in ginocchio.
I seguaci si ritirarono subito per la paura e la ragazza raggiunse il fratello con agilità.
"Bene bene signor Sputo" disse Anna ridendo e rubando il suo denaro.
Il ragazzo si pulì la faccia "bleah.. Olive e acciughe... Io odio le olive".
Anna rise e finì di rubare, poi concluse in modo silenzioso il suo lavoro, senza spargimenti di sangue.
I due fratelli si diedero il pugno e uscirono in strada ridendo come se nulla fosse e andarono alla taverna all'angolo di Black widow Street per festeggiare, ormai li conoscevano.

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