Capitolo 5: Il viaggio

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Anna tornò in tarda mattina.
Appena arrivata prese il fratello per un braccio e lo portò al bancone a bere un po di Whisky.
"Allora... Il nostro vampiro è giovane, ha un dente spezzato e va a prostitute. Tu cosa hai scoperto?" disse Anna.
Oliver rise un po "beh, dobbiamo andare a Sleepy Hollow.. A quanto pare si è trasferito", poi scese dallo sgabello e si girò per andarsene.
"Aspetta... Sleepy Hollow? Dici che sia collegato con il cavaliere senza testa?".
"Vedremo una volta arrivati là" rispose il ragazzo.

I fratelli si prepararono e presero il minimo essenziale per arrivare a destinazione.
Andarono alle stalle con Aquila e caricarono coperte, alimenti e zaini sui loro cavalli, poi salirono in groppa e salutarono Aquila.
"Mi raccomando guardatevi le spalle, viaggiate leggeri e non fatevi mordere" disse Aquila.
"Oh... Non ho bisogno di essere morso da un vampiro, papino" disse Oliver ridendo.
"Certo fratellino..." rispose Anna.
I due partirono al galoppo.
Era mezzodì, ma nonostante il Sole fosse caldo, il cielo era nuvoloso.
Gli alberi creavano forme raccapriccianti, a causa dei loro rami contorti e le loro foglie cadute.
Sleepy Hollow era lontana circa una giornata a cavallo. Sarebbero arrivati la mattina seguente.
Sulla strada non si incontrava nessuno.
I due restavano vicini e Emerald scrutava dall'alto cosa sarebbe aspettato ai fratelli sulla strada più avanti.
C'era qualcosa nell'aria. Addirittura i branchi di lupi o gli orsi scappavano.
"Spero che ci sia un alloggio appena arriviamo" disse Anna mentre guardava Emerald volare su di loro.
"Lo spero anch'io... In questa stagione, la piove spesso dicono" rispose Oliver.

Per tutto il viaggio i fratelli rimasero in silenzio. Anna non parlava molto spesso, neanche col fratello.
Oliver invece, si creava film mentali.
Erano già le 6 del pomeriggio, e una foschia iniziava a calare sul terriccio.
Alcuni corvi rompevano, a volte, il silenzio con i loro versi strazianti.
A fianco della stradina, sulla destra c'era un piccolo fossato che veniva riempito da un ruscello di acqua sporca di insetti, foglie e terra.
Il silenzio era inquietante e più si avanzava, più la nebbia era fitta e il sole calava.

Arrivarono le 10 di sera.
I fratelli erano stati in silenzio per tutto il pomeriggio.
Oliver cercava di tenere la fiamma viva con rovi e pezzi di corteccia.
Nel frattempo Anna faceva da guardia e allestiva le tende con le coperte.
"Cosa ci rimane per stasera?" chiese.
"Mm... Qualche pezzo di pane e dei legumi, meglio mangiare leggero"
"Giusto.." poi calò ancora il silenzio.
I due mangiarono e poi si misero uno accanto all'altra.
"Ho freddo..." disse la ragazza tremando appena.
Oliver non parlò e la mise fra le sue braccia.
Lei si addormentò e Oliver passò la notte a fare la guardia e a scaldarla.

La Battaglia DimenticataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora