Dunque attendemmo alla fermata dell'autobus per circa una mezzoretta.
Iniziai a pensare "questi neanche li conosco, in più arrivano così tardi... ho fame, voglio mangiare qualcosa"
Sono molto magra a dir la verità, eppure ho sempre fame...
Peso circa 54 kg e per avere 15 anni il dottore mi ha detto sono pochi. Ma lui non sa che faccio sport a livello nazionale.
Era circa l'una e mezza, quando ne mancava solamente uno all'appello. Avevo sentito parlare di lui dalla mia amica Kristina, proprio perchè era il suo ragazzo da qualche giorno.
Mi ricordo ancora questa scena.
Ad un tratto Kristina esclamò: "Eccolo! È quello l'autobus!"
Ci girammo tutti verso la fermata e da quell'autobus che ricorderò tutta la vita scese un ragazzo niente male!
Di colpo tutti i pensieri tristi si nascosero per un istante, per poi tornare subito dopo nella mia testa.
Lui si chiamava Simone.
Wow che bel nome, uno dei miei preferiti. Iniziamo bene.
Mi ricordai peró che quello era il ragazzo di una delle mie migliori amiche, così lasciai perdere e mi concentrai sulle macchine che passavano.
Dato che lui era nuovo, e non era di quella città, iniziò a presentarsi agli altri.
"Sarà pure carino, ma è antipatico.. sembra abbia attenzioni da tutto e tutti" pensai.
Una volta arrivato il mio turno mi diede la mano e disse:
"Piacere, Simone".
Sbadata come sono gli tesi la sinistra, ma me ne accorsi subito e così cambiai mano.
"Piacere io sono Giulia"
Lo dissi quasi fosse una forzatura, con un sorriso falso.
Ora fortunatamente eravamo tutti così ci incamminammo al Mc.
Era molto affollato quel giorno, dato che era finalmente finita la scuola, e molti studenti avevano avuto la nostra stessa idea.
Dopo una fila di quindici minuti, ho ordinato solamente due toast, i miei preferiti, e le maxi patatine.
Siccome eravamo troppi, ci siamo suddivisi in due tavoli e ovviamente, sfigata come stono, ero capitata in quello con gente che non conoscevo.
Simone era all'altro, abbracciato a Kristina.
"Beati loro, magari avessi un ragazzo che ci tiene così tanto a me..."
Solamente Desirèe si accorse del mio umore, così dall'altro tavolo venne a sedersi affianco a me cercando di distrarmi dalla depressione totale che ormai si era impadronita del mio corpo.