1/01 ☆ È tutto ciò che mi sai dire?

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Passai il resto della nottata da solo, nella mia camera d'albergo, a scervellarmi per trovare un motivo per cui Calum se ne fosse andato così di punto in bianco. Non mi aveva lasciato neanche il suo numero e la cosa mi stava spezzando il cuore - insomma, gli avevo praticamente offerto il mio culo su un piatto d'argento e lui se n'era andato così, rifiutandomi in modo implicito. Il che vuol dire che posso confermare ciò che penso di me, cioè che sono uno sfigato di merda che non piacerà mai a nessuno.

Il mattino seguente avrei dovuto incontrarmi con Ashton, Luke e Tessa al bar attiguo all'albergo per fare colazione. Li aspettai seduto al tavolo che da due giorni occupavamo assiduamente; sicuramente avrebbero fatto tardi visto che avevano passato la notte a festeggiare e divertirsi. Non come me, il cui massimo del divertimento era stato un appuntamento al buio con la mia mano nel bagno. Ah, e il Nintendo DS. Avrò giocato a Cooking Mama fino alle quattro del mattino.

Bellissima prima notte dell'anno nuovo, eh?

Il primo ad arrivare fu Luke; dopo avermi salutato scappò a prendere qualcosa con cui fare colazione. Si sedette accanto a me come al solito.

«Nottata in bianco? Hai un aspetto orribile», chiesi addentando una brioche alla crema.

Luke si lasciò scappare un sospiro di sollievo. «Cinque orgasmi in una sola notte. Credo di essermi innamorato», commentò, sorridendo malizioso, «E tu, con il tuo principe? Suppongo ti sia divertito ad avere l'ano spezzato in due».

Alzai gli occhi al cielo. «Non ne voglio parlare», sbottai, sospirando rammaricato.

Luke mi guardò comprensivo. «Non dirmelo. Ce l'aveva piccolo, eh? Eppure aveva la faccia di uno che ce l'aveva grosso...».

«Se l'avessi visto magari saprei anche risponderti», borbottai.

Luke sbiancò. «Non è successo niente tra voi due?», mi chiese, scioccato.

Scossi la testa. «Solo un bacio a mezzanotte, poi se n'è scappato e non l'ho più visto», spiegai, mordendomi il labbro inferiore.

«Cazzo, un tempismo che neanche Cenerentola», commentò Luke, strappandomi una risata, «Ti ha lasciato almeno una scarpetta di cristallo per fare in modo che tu possa trovarlo?».

Scossi la testa. «Solo uno schifoso sapore di fumo in bocca e il cuore spezzato».

Luke si morse il labbro inferiore. «Mmh, magari è ospite dell'albergo, ieri c'erano quasi tutti. Che faccia aveva? Magari se lo vedo lo riconosco e gli do un ceffone da parte tua».

Cercai di ricordare il viso di Calum, sorprendendomi quando mi accorsi di ricordarlo nei minimi particolari. Beh, un viso così non si dimentica facilmente, soprattutto quelle bellissime labbra carnose - che avrei voluto sentire su ogni centimetro della mia pelle. «Mmh... aveva una faccia di quelle scolpite dagli dei», dissi sognante.

Luke mi guardò scettico. «Sul serio. È tutto ciò che mi sai dire? Che la sua faccia era scolpita dagli dei?».

Poggiai i gomiti sul tavolo. «Che vuoi? Scommetto che tu della ragazza che ti sei portato a letto stanotte ricordi solo com'era fatto il suo culo».

Luke arrossì. Lo conoscevo troppo bene per sapere che avevo ragione. «N-no, ricordo un milione di cose di lei. È solo che il suo culo era la caratteristica più peculiare».

Alzai un sopracciglio. «Peculiare? Addirittura? Sai usare paroloni del genere?», commentai sarcastico, ridendo quando Luke mi guardò offeso.

«Studio lettere all'università», si difese, «Comunque questo non conta, io le ragazze che mi scopo non me le ricordo e loro non si ricordano me. Ricordiamo solo il sesso spettacolare che abbiamo fatto».

Midnight kiss || MalumDove le storie prendono vita. Scoprilo ora