La nostra storia non sarà come le altre, non sentirete la solita filastrocca del ragazzo cattivo e la ragazza genuina, di come si programma la vita per il college e come tutto sia rosa e fiori.
Siamo vissuti sempre da questa prospettiva, immaginandoci tutto come nelle fiabe.
Ma adesso si cambierà, le fiabe le trasformeremo in un vero rompicapo da decifrare.
Ed è qui che ci si sente vivi, tuffandosi nell'irreale e allontanandosi dalla realtà.
L'impossibile a volte è possibile.
Che abbia inizio il racconto, ah e dimenticavamo.
I fatti accaduti sono irreali...
O no? ..
«Ora basta, sono stufa sempre delle stesse cose» urla mia madre a mio padre dalla cucina.
Era ormai un paio di mesi che non andavano d'accordo, urla e pianti.
Ormai le due anime che hanno promesso di amarsi davanti a Dio non ci sono piú.
Il segno dell'amore é del tutto scomparso, ed io sono in stanza con le mani fra i capelli tirandomi la radice del capello piú forte che posso, torturandomi come a trovare una via di fuga.Sospiro, sentendo ancora quelle anime lá dentro che chiedono libertá di poter uscire e fare la propria strada, sensa piú rancore, sensa piú ostacoli, sensa piú simili da curare.
Libere come il vento che ondeggia nell'aria e come le stelle nel cielo che brillano.
Ma c'é un limite a tutto e quando vorrei che quei secondi che ci sono diventassero ore, settimane, anni, secoli, per avere di piú, per aggiustare lo sbaglio ormai compiuto, per rialzarci quando cadiamo, per far brillare ancora i nostri cuori come una volta facevano.
Quanto vorrei essere un gabbiano a sentire sempre l'odore del mare, la sabbia morbida, le rocce frantumate dalla pioggia o altri agenti atmosferici,
quanto vorrei poter andare a scuola sensa che nessuno ti buttasse occhiate su occhiate per quello che indossi, di marca o meno.
Quanto vorrei essere la ragazza perfetta sensa nessuno sbaglio, con genitori perfetti con amiche perfette con il ragazzo perfetto.
Ma purtroppo siamo ricoperti da sbagli, piccole imperfezioni che ci rendono quello che siamo, che ci definiscono e ci fanno diventare tutt'una.
Definiscono la nostra personalitá.
«Non siamo d'accordo su nulla!» Urla mio padre a gran voce, un mugolio esce dalle mie labbra per il troppo frastuono, non posso andare avanti così, una notte passata così non si può reggere.
Decido di alzarmi dal letto e cambiarmi dal mio comodo pigiama, le urla sono state sostituite da suoni acuti di piatti scagliati per terra
Prendo il telefono e le cuffiette coprendomi con il grande cappotto verde militare
Scendo le scale di casa più in fretta del previsto e attraverso la cucina a grandi falcate non facendo caso al caos per la stanza
«E ora dove pensi di andare signorina!?» urla mia madre con voce grave per via del pianto in preda ad un'esaurimento nervoso
«Lontano da voi e da tutto questo!» gli urlo di rimando indicando tutto il porcile a terra ed indicando sopratutto loro
I loro visi in quel momento sarebbero da fotografare se non fosse un momento da non ricordare e archiviare nel nostro cervello e farlo rimanere li per sempre, senza che ci bussi nel nostro presente.
Corro verso la porta sbattendola con tutta la ferocitá che potessi immaginarmi creando un gran tonfo.
Uscendo all'area aperta è uno sfalzo di temperatura incredibile.
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Run Away
FanfictionUno spirito ribelle, dei riccioli castani, occhi smeraldo, un bastardo tutto l'anno. Una chioma biondo fragola, sinuose onde le incorniciavano il viso, qualunque cosa facesse sempre un sorriso. Una città incantata, una penisola frastagliata... Il...