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Petunia Dursley era molto affaccendata.
Stava controllando che lo stufato non bruci, che il riso non si freddi troppo e controllava anche la   finestra per vedere qualche   sagoma sospetta  che si avvicinava.
Petunia non vide nulla e  sospirò.
Aspettava  sua sorella e suo marito per un pranzo "riconciliatorio" ed era molto nervosa.
L'ultima volta non era andato fin troppo bene...
Il concetto che sua sorella fosse ancora in vita l'aveva scossa terribilmente .
Non pensava che tutto questo potesse succedere mai, perchè come ben sapeva quando le persone care muoiono non possono più tornare indietro.
Ma Lily era tornata , era ancora qui.
Era l'amore, corsì aveva detto ,che aveva bloccato il suo transito verso l'altro mondo; era l'affetto che provava per suo marito e per Harry, quel ragazzo così simile a lei.
"Tesoro questa cravatta non va bene, ho anche un incontro con un direttore di banche"disse Vernon entrando in cucina.
Era irritato e scontroso.
"Non voglio scuse, vai a mettere la cravatta blu a righe  e scendi"disse Petunia decisa.
Lui la guardò e scuotendo la testa uscì dalla cucina.
Petunia questa volta era determinata : non doveva perdere ancora una volta  Lily.
Assaggiò lo sufato .
Mancava un pò di sale.

Intanto a Godric's Hollow, Harry , steso sul letto era pensieroso.
Gli ultimi mesi per lui erano stati i migliori della sua vita .
Aveva ritrovato una famiglia, una casa e una nuova vita.
Ma sentiva che qualcosa stava per scatenarsi.
Doveve essere forte, prendere in mano la situazione. Si sentiva anche un pò escluso dai suoi genitori, che magari con tutte le buone intenzioni , avevano omesso la  conversazione con Silente.
"Tesoro?"disse Lily entrando in camera.
"Si mamma?"chiese Harry.
"Dobbiamo andare"disse sua madre.
Harry sbuffò...
La cena dai Dursley.

James intanto era  seduto nervoso e scontroso  in cucina  e guardava Sirius  che l'osservava di rimando impassibile.
"Quel biscotto è mio cane"disse James allungando la mano.
Sirius sbuffò sorridente e mormorò :"Non sarei tanto sicuro se fossi in te, cervide".
Remus , seduto sul divano li guardava entrambi avvilito.
Non erano cambiati affatto..
Infatti con una mossa azzardata Sirius rubò l'ultimo biscotto e lo mangiò trionfalmente davanti a James che  guardava  la scena sconcertato.
"Dannato Padfoot"biascicò James corrucciato.
Lily entrò velocemente nella cucina  indaffarata ma dagli occhi trasudava un leggero nervosismo non trascurabile.
"Andrà tutto bene tesoro"disse  James tranquillo.
Sirius sbuffò ilare.
"Come l'ultima volta? Quando hai detto  a Vernon che hai parecchio  oro nella banca dei folletti... Oppure che preferisci una scopa ad una vettura babbana!"disse Lily infiammandosi.
James sorrise colpevole .
"Mamma sono pronto"disse Harry scendendo le scale.
Lily lo guardò e sorrise.
Non bastavano anni per bearsi di quel bel viso.

Verso l'ora di pranzo, Lily e James ed  Harry camminavano nel viottolo di Privet Drive.
Il caldo era ancora asfissiante , nonostante l'estate fosse alla fine.
"Aggiustati quella camicia James"disse stizzita Lily.
Harry ridacchiò  mentre suo padre impacciato  proveddeva ad eseguire l'ordine  impartito.
Arrivati davanti alla porta numero 4, Lily sicura di sè suonò il campanello.
Petunia Dursley aprì la  porta e sorridendo timidamente li condusse in sala da pranzo.

Harry aveva caldo, così allentò la cravatta che gli impediva di respirare.
Intanto suo padre era messo peggio di lui : sbuffava , si accigliava  e sbuffava ancora.
"Petunia questo riso è ottimo"decretò sua madre sorridente.
Petunia accennò un  sorriso e mormorò un "Grazie" che rincuorò Lily.
"Allora, ehm Harry... Cosa stai facendo adesso? Studi ancora?"chiese zia Petunia.
Harry si sentì a  disagio, sua zia non era mai stata cortese con lui e quindi tutta quella situazione era a dir poco agghiacciante.
"Beh io,  ancora studio. Sono al quarto anno" rispose Harry nervoso.
Lily sorridente gli accarezzò la guancia e disse :"Naturalmente Harry è  modesto. Ha già un livello alto come apprendimento nella scuola ed ha fronteggiato Voldemort altre due volte".
A sentire quel nome Vernon  mormorò burbero :"Non era morto ...Quel coso?".
James lo guardò stranito trattendendo una risata.
Petunia lo guardò male.
"Beh diciamo che qualche volta si fa rivedere"disse Lily vaga.
Petunia la guardò triste.
"Lily non sei costretta a tutto questo."mormorò flebile.
Lo sguardo di Lily si addolcì.
"Non ne posso fare  a meno"rispose Lily.
"Pazzi ecco cosa siete!"tuonò Vernon.
"Siete non so come vivi e ancora volete tornare lì ... Incoscenti. E poi ci lasciano una bocca in più da sfamare?! "urlò imperterrito Vernon.
James si alzò e freddo mormorò :"L'avevamo capito anche noi che Harry era solo un peso".
Petunia guardava la scena mortificata.
"E' rimasto qui anni ed anni e voi mai avete reso la vita di Harry migliore, escludendolo oppure trattandolo come un estraneo"disse ancora James infuriato.
"Noi siamo morti per lui, io non avevo bacchetta quando quel mostro è entrato in casa nostra.
Lily si è sacrificata per lui, poteva non subire tutto questo. E' qual'è la vostra preoccupazione adesso? Una bocca in più da sfamare? Scusami Lily, ma non ce la faccio"urlò ancora James uscendo dalla cucina  lasciando tutti gli altri commensali sbigottiti.

James camminava rabbioso per le strade di Magnolia Crescent.
Quello stupido di Vernon Dursley!
Avevano dato tutto per Harry e loro non erano nella posizione di  parlare e  di esprimere qualche opinione in merito.
Dalla furia era arrivato in un parco giochi, si sedette e guardò il cielo.
Molte volte si chiedeva perchè tutto questo era successo a loro.
Erano una famiglia disastrata  ma unita. Credevano in ideali giusti  e non  volevano la morte e la distruzione.
Ma questa volta era sicuro, nessuno sarebbe morto.
Un rumore improvviso lo fece girare  e sorrise.
Un grosso cane nero era arrivato  scodinsolando nella sua direzione.
"Ehi cane"disse  James sarcastico.
"Ciao cervo, cosa ti porta qui?"disse Sirius prendendo aspetto umano e sedendosi vicino a lui.
"Lily mi ucciderà, ho combinato un casino con il tricheco di Vernon"borbottò malinconico.
Sirius rise  e disse :"Ben fatto fratello!".
James lo guardò male  e Sirius si affrettò a dire :"Corri e chiedi scusa allora!".
James si alzò e  disse "Ci vediamo dopo".
"Ti aspetterò davanti casa, fedele  e amorevole!"latrò Sirius.
James ringhiò ridendo e si smaterializzò .
Sirius lo guardò scomparire e sorrise.
Suo fratello era l'uomo più pazzo e più buono del mondo.
Non poteva fare  a meno di notare la stessa espressione del suo figlioccio quando anche lui in preda alla rabbia era scappato via da quella casa.
Diventò ancora una volta un cane e scappò via nella notte, aspettando a Godric's Hollow il ritorno di James.

"Scusami ancora Petunia"disse Lily mortificata.
Petunia la guardò e disse piano :" Le pensavo anche io quelle cose, ogni signolo giorno che passava".
Harry la guardò e disse rabbioso :" Anche quando mi chiudevi nel sottoscala?.
Petunia lo guardò triste e disse :"Ogni volta".
Lily si alzò e mormorò :" Noi adesso andiamo. Quando deciderai di mettere da parte il tutto quello  che senti, ci rivedremo. "
Petunia accalorata disse :"Scomparirai ancora una volta?".
Lily sentì  il cuore piangere dall'emozione e disse piano :" sarò sempre qui, quando tu vorrai".
Lily prese la mano di Harry ed entrambi uscirono fuori, assaporando  un pomeriggio assolato e costellato da una brezza fresca.

Quella sera James chiese scusa a Lily per il comportamento che aveva assunto durante la cena, ma naturalmente Lily fu ferma e  decisa . Niente letto, bensì divano per quella notte.
Ma quella notte James era fuori, con i Maladrini, mentre una luna piena illuminava le camapagne e le montagne rendendo tutto più seggestivo.
Un cane nero era davanti a quello strano gruppo di  animali : un cervo e un lupo che ogni tanto si spintonavano per gioco o per noia.
Il cane abbaiò felice mentre erano arrivati a destinazione : il parco di Hogwarts.
Il cervo galoppò elegante e  diede inizio al divertimento.

"James svegliati"disse Lily perentoria.
James si voltò .
"James svegliati!"disse ancora la moglie.
"Peter.. Chiudi la  finestra .. Francky ha lasciato tutto aperto"biscicò ancora  James.
Lily lo guardò dolce ma prese la bacchetta e mormorando "Aguamenti"lo fece svegliare.
"Ma cosssucced?"mormorò stranito.
"Così impari a tornare presto dalle tue scorribanderie notturne. Oggi dobbiamo accompagnare Harry alla stazione per Hogwarts" mormorò ferma Lily uscendo dalla stanza. James sbuffò.

"Bagagli,cibo,gufo?"disse  Lily.
"Ho tutto mamma"disse Harry  abbracciandola.
Lily pianse piano, era qualcosa di straziante vedere che suo figlio andava via.
Ma questa volta l'avrebbe rivisto.
"La Mappa figliolo"disse James sorridente mentre gli scompigliava i capelli.
Harry salì sul treno e rise mentre un cane nero seguiva il treno in movimento mentre abbaiava sonoramente.

Lord Voldemort guardava le sue mani, piccole, inutili ed orribili.
Una rabbia violenta lo scosse.
Potter...
Questa volta non sarebbe sopravvissuto.
Guardò i resti di Bertha Jorkins a terra e mormorò :" Wormtail, pulisci il pavimento. Il tuo signore non deve risiedere in questo tugurio".
L'ometto scosso annuì disgustato e Voldemort sorrise sadicamente.
Ancora non aveva deciso  se l'avrebbe mantenuto in vita.
Ma per ora gli serviva

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 08, 2016 ⏰

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