[vi consiglio vivamente di leggere il capitolo con la canzone che trovate qui su. Rende il tutto più emozionante.]
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La ragazza dai capelli biondi era stanca di aspettare nella piccola stanza perfettamente bianca. Era stanca di tutto. L'unica cosa che desiderava era stringere le mani di Charlie e non lasciarle mai più andare. Ma ovviamente, non poteva.
Layla voleva sorridere ancora e fingere che tutto ciò che era successo nelle precedenti nove ore non fosse mai accaduto. Ma non era possibile.
Come poteva dimenticare il gracile corpo senza vita della sua ragazza sul pavimento?
Come poteva dimenticare quello che aveva fatto dopo?
Il fatto che aveva quasi-
Improvvisamente la porta si aprì e ciò interruppe lo scorrere dei suoi pensieri. Ma non fece comunque svanire l'immagine della sua ragazza. Quel momento continuava a ripetersi nella sua mente e lei non poteva sopportarlo.
"Buongiorno." parlò la donna dai capelli neri, entrando nella stanza.
Layla non disse niente. Rimase solamente nella posizione in cui era, rivolgendo lo sguardo al piccolo tavolo bianco. Era seccante il fatto che tutto fosse bianco.
Dopo un paio di minuti, la donna si sedette sulla sedia e continuò a fissare la ragazza bionda, consapevole che sarebbe stato difficile farla parlare. Ad ogni modo era una specialista, e l'avrebbe fatta parlare prima o poi. Dopo tutto aveva a che fare con pazienti del genere una volta al mese, perciò non aveva nulla di cui preoccuparsi.
"Quindi," si fermò, cercando sul fascicolo di fronte a sè il suo nome. "Layla."
Ti amo Layla.
Ricordò le sue ultime parole e si morse il labbro, provando a non piangere. In quel momento divenne più difficile per lei respirare.
Silenzio.
"Come stai?" continuò la donna.
Mi stai prendendo per il culo, pensò Layla.
Quel comportamento era molto poco professionale da parte della donna. In altre circostanze, Layla si sarebbe lamentata di come persone così inesperte potessero lavorare nel campo della psicologia, senza sapere nemmeno come trattare un paziente.
Quando Layla era stata felice, molto tempo fa, lesse molti libri di psicologia e aveva decisamente intenzione di studiare quello, quando si sarebbe diplomata.
Bé, quello accadde all'età di dodici anni.
Ma quando gli anni passarono e andò al liceo, cambiò tutto. Al posto di essere la ragazza felice e intelligente che sarebbe stato opportuno per la sua età, divenne una ragazza triste e non poi così interessante.
Ma ovviamente, non ci pensava nemmeno. L'unica cosa di cui le importava era Charlie.
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she; italian translation
Short Story[primo libro della serie "tristi"] nota: se non leggete le storie girlxgirl e non vi piacciono, allora non leggete questa, non vi obbliga nessuno (: all rights reserved. © calumisnotasian (2015)