A quanto pare il ragazzone é veramente il nostro coinquilino. Cerco di concentrarmi sulla televisione, ma la consapevolezza che lui é nell'altra stanza ad aggiustare le sue cose mi fa sentire qualcosa alla pancia. E pensare che dovró conviverci per tutto l'anno! Sospiro, devo schiarirmi le idee. Devo correre.Liv é andata dalla sua amica, dall'altra parte del campus, quindi quando finisco di prepararmi, il mio saluto é sicuramente riferito a lui. 'Esco, torno più tardi.' La sua testa fa capolino dalla stanza. 'Dove vai?' Mi squadra dalla testa ai piedi. Dal momento che indosso pantaloncini corti e reggiseno sportivo, penso abbia capito senza che io risponda. 'Palestra o corsa?' chiede. 'Corsa' rispondo io. Annuisce e mi fa segno di aspettare mostrandomi l'indice. Incomicio ad innervosirmi. Devo correre io! Manco due secondi dopo spunta dalla stanza con pantaloncini che gli cadono bassi sui fianchi stretti, e senza maglietta. Cerco di non far cadere lo sguardo su quel petto muscoloso e sugli addominali scolpiti. Non fissarlo. Non fissarlo. E mi ritrovo a non riuscire a staccare gli occhi da quel fisico da dio greco. Quando , con malavoglia, riesco a tornare a guardarlo in quei due pozzi che ha al posto degli occhi, arrossisco. Mi stava fissando, con un mezzo sorriso stampato in faccia. Beccata. Lo guardo in modo interrogativo. 'Vengo a correre con te' conferma le mie ansie. Non può. Devo farlo da sola. 'Non puoi venire, ho sempre corso da sola, non mi sentirei a mio agio.' 'Non ti accorgerai manco della mia presenza, Kayla.' .Vai convinto. Usciti dall'appartamento, mi infilo le cuffie nelle orecchie e partiamo. Sta dietro di me. Non voglio che stia dietro di me. Mi giro di scatto e vedo i suoi occhi alzarsi di scatto. Mi stava fissando il sedere. Stronzo. 'Vai avanti, mi sento a disagio quando stai dietro.' Mi fa un sorriso tutto denti e mi sorpassa. Merda, che spalle muscolose! Mentre corriamo mi godo il panorama del suo didietro, me lo godio talmente tanto che inciampo e cado a terra come un salame. Il tonfo della caduta lo fa girare. Vedendomi lì a terra torna indietro e mi scruta in cerca di ferite. 'Ti si sta gonfiando la caviglia. Riesci ad alzarti?' i suoi occhi sono preoccupati. Provo ad alzarmi, ma quando appoggio il piede malandato a terra, sento un dolore atroce alla caviglia. Bella merda. 'Appoggiati a me, Kayla.' Senza aspettare risposte mi prende il braccio e se lo passa intorno al collo, mi cinge la vita e camminiamo verso il campus. Stiamo andando troppo lentamente e la caviglia diventa ogni secondo più rossa e grande. Oh, ora é viola. Lui segue il mio sguardo,e vedendo la mia caviglia lascia la mia vita e mi prende direttamente in braccio. Strillo e lo guardo stupefatta 'Che fai?' lo guardo male, ' A te che sembra? Ti porto in braccio.' Cerco di scalciare ma lui serra la presa e non mi lascia andare. Mi arrendo e gli cingo il collo con le braccia. 'Rilassati, restando così rigida non mi faciliti il lavoro.' Lo fulmino con lo sguardo, ma mi rilasso e appoggio la testa sulla sua spalla. Profuma leggermente di sudore, ma é buono. Sa di maschio. Chiudo e gli occhi e mi concentro sul calore del suo corpo. Stavo quasi appisolandomi quando lo sento aprire la porta e appoggiarmi sul divano. Non ha il fiatone. Cazzo, come ha fatto a non stancarsi? Scompare in cucina, ma torna poco dopo con una borsa del ghiaccio improvvisato e me lo appoggia delicatamente sulla caviglia. Inspiro bruscamente. Il dolore mi arriva alla testa. Sposta il suo sguardo su di me e dice 'Probabilmente dovremo fasciarla e non dovrai affaticarti troppo.' Quando finisce di curarmi si alza e va in camera sua a fare una doccia. Accendo la televisione e giro annoiata per i canali. Sento la porta aprirsi e vedo una Olivia saltellante , mi vede imbronciata, abbassa lo sguardo e lo rialza subito su di me. 'Qui da neanche un giorno e già sei quasi morta?' 'Divertente.' Le racconto di come sono caduta. Ride, ovviamente. Ryan si avvicina a noi e dice, ammiccando ad Olivia 'Stava ammirando il panorama che le si presentava davanti.' Bingo. Oh, ma vaffaculo.
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Sei Tu la mia Stella preferita
ChickLitKayla Ranior vuole partire. Dimenticare la sua vita passata e iniziarne una nuova. Le prese in giro subite alle superiori l'hanno resa insicura, ma con la morte del padre, l'hanno distrutta. Al nuovo college può ricominciare essere chi vuole, e chis...