{piccole sorprese}

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POVS SARA
"Sono a casa zio" dissi ad alta voce per farmi sentire da lui mentre chiusi il portone di casa.
"Campionessa olimpica" urlò lui dal piano superiore.
Come faceva la gente ad essere così contenta, avevo solo una medaglia in più.
Una medaglia non vale quanto un sogno che si spezza lo sa vero?
Ovvio che no, lui il suo sogno lo vive ancora, la musica non gli mancherà mai, dio solo sa quanto odi la musica per portami via tutte le persone a cui tengo di più.
Lo abbracciai senza dire nulla e poi salì in camera mia, mi toccai la tasca destra dei jeans poi di seguito anche le altre tre tasche con movimenti più rapidi.
"Merda" sussurrai a me stessa.
Quando sono andata addosso al ragazzo devo aver perso il portafoglio.
Corsi al piano di sotto.
"Zio esco un'attimo" dissi sventolando il braccio con il tatuaggio.
"Ma che è quello?" Indicò il mio braccio, potevo aspettarmelo.
"Oh si dopo te faccio vede" tagliai corto e chiusi la porta alle mie spalle.
Corsi verso l'entrata del negozio e cercai in ogni angolo, ma nulla.
Mi gettai a terra appoggiandomi al muro e portandomi le mani sulla faccia.
"Cazzo" tirai un pugno sul mio ginocchio.
"sono una cogliona" pensai riportandomi l'altra mono al viso.
Mi incamminai nuovamente verso casa mordendomi il labbro e tirando piccoli calci ai sassolini sulla mia strada.
Ripensai ad oggi, al podio, al primo posto sopra le americane, a come anche se volessi non riuscivo ad essere felice di aver accettato di giocare con la consapevolezza che sarebbe stata la mia ultima partita, la mia ultima emozione sul campo, forse anche il mio ultimo sogno?
Si il mio ultimo sogno.
*din* un messaggio messaggio interruppe i miei pensieri. 
Da: Giuseppe❤️
Grande amore, sei stata fantastica. Sta sera vieni da me?
Un bacio. Ti amo.
Mi ero completamente dimenticata di Giuseppe, risposi al suo messaggio accentando il suo invito.
Arrivai sul vialetto di casa e pensai a cosa avrei potuto dire a mio zio del portafoglio.
Misi la mano sulla maniglia quando qualcuno mi tocco la spalla.
Il ragazzo di prima?!
"Penso che questo sia tuo"
Disse sventolandomi davanti agli occhi il portafoglio.
"Oddio grazie"
Afferrai il portafoglio e gli chiedi come avesse trovato la mia via.
"Ho sbirciato, scusa"
Disse abbassando lo sguardo.
"Ma figurati, grazie ancora"
Lo salutai ed entrai in casa a prepararmi per la serata con il mio ragazzo.
Scrissi a mio zio, che ne frattempo era già ripartito per qualche tour, poi citofonai a Giuseppe.
"Entra" disse con la voce metallizzata dal citofono.
Mi salutò con un dolce bacio sulle labbra, lo strinsi forte a me e mi lasciai cullare dalle sue braccia.
Ci sdraiammo sul divano e iniziammo a vedere un film.
"Oh amore, ti devo ridare la tessera del supermercato" mi alzai e andai in cucina dove avevo lasciato la borsa.
Presi il portafoglio e di fianco alla tessera trovai un foglietto, strano, non metto mai scontrini nel portafoglio.
Tirai fuori la tessera e di seguito anche il foglietto, lo aprì e lo lessi.
"Sei stupenda,
Buana serata"
Un sorriso si appropriò del mio volto appena realizzai il mittente.
Apprezzai il gesto, è stato d'impulso, senza nessun suo recapito, senza numero di telefono ne nome, voleva solo farmi sapere ciò che pensava.
Il mio ragazzo mi chiamò, così tornai dai lui.
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Ecco il terzo capitolo, che ne pensate?

Non amarmi ~Francesco Pierozzi~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora