Capitolo 1

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Stavo galoppando nella foresta, il sole splendeva, il vento tirava forte ma era piacevole e il cielo era limpido. Avevo solo una mela nella borsa come spuntino e speravo che mi sarebbe bastata. Giocavo con il vento a chi era più veloce; all'orizzonte vedevo solo l'oceano, e una piccola nave sopra di esso. All'improvviso sentì un pianto, un pianto che proveniva dal profondo della foresta. <Aiuto!> disse la voce, che sembrava quella di un bambino. Fermai il cavallo e mi addentrai nuovamente nella foresta, ascoltando attentamente per un minuto buono, ma non sentii più il bambino. Mi girai, e un volto squamoso con due occhi gialli mi fissava scherzosamente bloccandomi la via. Il Signore Oscuro era di fronte a me, tenendo il mio cavallo per le redini. <Ciao tesoro> disse, aprendo la bocca e imitando il pianto del bambino che avevo sentito. <Ora> disse con la sua voce normale <parliamo un pò>. Conoscendo la sua fama l'ultima cosa che volevo era scambiare quattro chiacchiere come due vecchietti all'osteria. Brandii la mia spada e gliela puntai alla gola, gesto alquanto inutile dato che gli fu sufficente alzare in modo rapido la mano, per scaraventare la mia spada lontano, e me a terra. <Ho bisogno che tu faccia una piccola commissione per me.> si girò verso l'orizzonte <Vedi quella barca laggiù? È capitanata da un certo pirata di nome Hook. Ho bisogno di una cosa che gli appartiene.> Lo guardai confusa, era strano che Tremotino scendesse a compromessi, di solito era in grado di cavarsela benissimo da solo. <Tranquilla, faremo uno scambio equo. Tu prenderai quella bottiglia e in cambio io ti darò il modo per trovare il tuo vero amore..> tirò fuori una bussola dal giacchetto e la fece dondolare davanti ai miei occhi <...abbiamo un accordo?>. Guardai la bussola incantata; avevo fatto tanta strada, seguendo ogni strada possibile per ritrovare il mio vero amore e adesso che avevo l'occasione a un palmo della mia mano decisi che non me la sarei fatta sfuggire, anche se si trattava di un patto con il Signore Oscuro. Accettai, anche se qualcosa ancora non mi tornava, e presi la bussola con cautela, il Signore Oscuro ruotò il suo polso e in un attimo ci ritrovammo al porto, e quella nave che sembrava tanto piccola adesso era proprio alla mia sinistra, e non era affatto piccola. <Devi cercare una piccola bottiglia verde. Probabilmente la troverai nella sua cabina> sorrise malignamente e con un gesto del polso svanì di nuovo. Guardai la nave, era bellissima, un vero capolavoro, sulla navata si leggeva "Jolly Roger" intagliato nel legno. Poi un fischio esplose e qualcuno gridò <Tutti a bordo!> Non sapevo cosa fare, panico totale, corsi velocemente confondendomi con i mozzi e mi annidiai tra i tronchi sotto coperta, per fortuna nella confusione ero riuscita a non farmi notare. Ad un certo punto sentii dei passi scendere le scale. <Conosco ogni angolo e fessura di questa nave> disse una voce melliflua. Sentii con orrore il rumore degli stivali che si avvicinavano e cercai di nascondermi per quanto fosse ancora possibile in quella fessura. <Vedo quando manca qualcosa, e vedo quando qualcosa non è dove dovrebbe essere> la voce continuò e lo stivale si fermò proprio davanti a me. Un uncino si posò sul tronco alla mia destra. Capitan Hook! <salve clandestino> disse, appoggiandosi sulle ginocchia per guardarmi negli occhi. Passò un imbarazzante momento di silenzio, probabilmente anche due. <Vieni con me> disse alzandosi e dirigendosi nella sua cabina. <Dimmi immediatamente cosa ci fai sulla mia nave, o ti lancio dalla passerella>. Riflettei un attimo, e decisi di dire la verità, tentare di scappare sarebbe stato inutile, non ero nelle condizioni per farlo, ingannare Hook non mi sembrava una prospettiva facile e tantomeno mi allettava la passerella. Presi coraggio <Mi ha mandato il Signore Oscuro per prendere un oggetto da te. Una piccola bottiglia verde, non so perchè la voglia, ma in cambio..>tirai fuori la bussola<..mi ha promesso che grazie a questo ritroverò il mio vero amore.>. Hook pensò per un momento, un momento lunghissimo, <molto bene> disse infine, prendendo la bottiglia verde da un cassetto e posandola sulla scrivania <Perchè me la stai dando?> Hook sospirò <Perchè anche io ho perso il mio vero amore> disse, allontanandosi da me e uscendo dalla cabina <il vero amore è qualcosa di cui non si dovrebbe vivere senza. Ora fuori dalla mia nave.> Lasciò la cabina con un passo lento, non sembrava più un feroce capitano, sembrava solo un uomo, un uomo che aveva perso la sua ragione di vita. Guardai la bottiglia e immaginai la sua storia, al perchè l'Oscuro tenesse così tanto ad un pezzo di vetro, alla fine la misi nella borsa e mi lasciai accompagnare dal capitano fino al porto.
Il Signore Oscuro apparve non appena la Jolly Roger scomparì all'orizzonte <Bene, ottimo lavoro tesoro, adesso dammi la bottiglia>. Esitai, ma ricordai che un patto era un patto, anche e soprattutto se si trattava di un patto con quell'essere. Gliela porsi <Ottimo!> disse afferrandola e facendola scomparire. Presi la bussola e vidi sul volto dell'Oscuro comparire un sorriso malvagio. L'ago della bussola girava freneticamente fino a quando si fermò all'improvviso; puntava all'orizzonte, proprio dove la Jolly Roger era appena scomparsa. Il mio vero amore è stato su quella nave tutto questo tempo.. ma chi era? Lo avevo visto? Ci avevo parlato? <Meglio se inizi a nuotare cara> disse il Signore Oscuro con una risatina e scomparì, lasciando dietro di sè una nube nera.
<Immagino che mi servirà una barca> mi dissi, guardando verso l'orizzonte dove il sole ormai stava tramontando.

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