quattro ☆

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☁︎I don't even know your name☀︎
Oh, you waited so long
Sometimes, it's hard to stand out
And you, don't have to do anything else
But be yourself
Ooh, woah, oh

You, you dressed up so nice
But all I could see was your eyes
And the crowd, came, and pulled you away
And then you were gone
Ooh, woah, yeaah

And I don't even know your name
All I remember is that smile on your face
And it'll kill me everyday
Cause I don't even know your name

Oh, everywhere that I go
I see your face and it kills me to know
That you'll never know what you did to me
And now you're gone
Yeah, I can't stop thinking 'bout you

* * *
Mentre ero ancora per terra a piangere come un bambino, cercai di alzarmi, ma invano. Mi avevano letteralmente distrutto, e non avevo la  forza di rialzarmi fisicamente, ma neanche mentalmente.

Da lontano sentii dei passi veloci schiacciare le varie pozzanghere, ma non ci feci caso.

Passarono pochi secondi e sentii una voce dietro di me; era una voce profonda, ma non troppo; e dolce, ma non troppo; e mi aveva già persuaso, ma non troppo. "hey, tutto bene amico?" disse il ragazzo dietro di me.
Mi girai lentamente e ritrovai di fronte a me un angelo.

Pensai subito che fossi morto, e siccome ho sofferto molto nella vita, Dio mi aveva mandato in paradiso e mi aveva regalato un angelo custode personale, molto gentile, premuroso *tossisce* sexy *tossisce*, ma poi mi resi conto che mi trovavo davvero davanti a quel ben di Dio.

So che ora miei cari, vi starete chiedendo, "Ohh mio dio, ma Michael, trovi attraente una persona del tuo stesso sesso?" Ebbene sì. Non so precisamente quando, o come, io abbia constatato il mio orientamento sessuale, ma sono dell'idea che non c'entra se sei innamorato di un uomo, di una donna, di una scimmia, l'importante è che tu sia felice con quella persona e che vi amiate, il resto non conta.

"C-c-credo di s-sì.." Balbettai maledicendomi mentalmente per la risposta più banale del secolo.

Che idiota che sono, mi sono già fatto cinquantasette film mentali con lui e non vi ho ancora descritto com'è: i suoi occhi sono la cosa più bella che io abbia mai visto, sono blu, come l'oceano, e infatti ti puoi perdere dentro. Non sono di un azzurro banale come altre migliaia di persone sulla Terra, no, i suoi occhi hanno qualcosa da raccontare, un qualcosa che a me non verrà mai svelato. Ha i capelli color miele, sembrano così morbidi. Le sue labbra sembrano due petali di rose rosa, ed ha un piercing che gli avvolge il labbro inferiore, è dannatamente bellissimo. È anche davvero alto, e amo il suo modo di vestire, è così simile al mio.

Tutto il dolore che avevo provato pochi minuti prima era svanito, solo con la presenza di questi ragazzo pazzesco. Ma ora basta, dovevo rialzarmi e tornare alla realtà, perché probabilmente lui nei successivi cinque minuti avrà già dimenticato la mia stupida faccia, e sarà andato avanti con la sua vita, con una ragazza diversa ogni sera, e notti trascorse in discoteca.

"Davvero stai bene? Personalmente non dico di stare bene quando sono pieno di lividi con il naso sanguinante ed in mezzo alla strada senza ombrello." Disse sorridendo; quel sorriso mi illuminò la giornata, la vita. Gli spuntò anche una piccola fossetta sulla guancia, era così adorabile.

Stavo per rispondergli, quando dietro di lui arrivò Crystal, anche conosciuta come uno dei miei peggiori incubi.
Era conosciuta da tutti a scuola, anzi, più che essere conosciuta lei erano conosciute le sue tette e il suo triangolino. Troia. Il fatto è che non era una Troia bella, ma brutta, masticava tutti i santi giorni una gomma che metteva in mostra i suoi denti gialli, i suoi capelli erano biondi, anzi, meglio dire arancioni, e credo non li pettinasse da almeno cinque anni e mezzo. Portava sempre dei vestiti strettissimi che non mettevano in risalto niente, il suo fisico faceva pena, le acciughe in scatola sono più sexy di quel coso.

"Clifford." Disse con voce schifata, anche se quello schifato dovevo essere io, vederla di prima mattina era sempre un duro colpo al cuore e alla mia salute mentale.

"Stai già disturbando il nostro nuovo compagno di classe?" Mi disse guardandomi dall'alto al basso.
"Devi stargli alla larga." Si rivolse al ragazzo parlando di me.
Lo prese per il braccio e lo trascinò via lasciandomi lì.

Compagno di scuola..

Non so se sia una cosa bella o brutta vedere quel piccolo angioletto tutta la settimana.. Crystal mi avrebbe reso la vita un inferno, si sarebbe subito accorta del mio 'interesse' nei confronti del ragazzo, senza contare il fatto che la maggior parte della gente mi voleva picchiare, e stamattina avevano avuto modo di farlo..

Perché ero ancora lì? Meglio andare in Tibet ad allevare conigli..

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ecco il nuovo capitolo! Scusate gli errori di battitura, vi voglio bene, continuate a votare e commentare, alla prossima :)

Mistake // Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora