STATUE DI GHIACCIO

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"Non ho il coraggio di avvicinarmi più di così!"
Sofia non rispose al Gatto Bianco. Stava fissando esterrefatta il magnifico palazzo di ghiaccio che aveva davanti agli occhi. Le torrette e i pinnacoli scintillavano e rilucevano argentei e brillanti e, attraverso il cancello, Sofia vide un bellissimo giardino d'inverno costellato di sculture si ghiaccio.
"Non sono vere sculture,quelle"sussurrò il Gatto Bianco seguendo lo sguardo di Sofia. "Sono tutte persone che il re dei Topi ha trasformato in statue grazie ai suoi diabolici poteri."
Sofia era sconvolta.Sentí un irrefrenabile moto di rabbia nei confronti di quell'orribile sorcio crudele,ma era anche perplessa. "E quelle persone...cosa ci facevano lí nel giardino?" chiese.
"Sono venute a cercare di salvare la fata dell'Inverno" spiegò il Gatto Bianco. "Siamo così preoccupati per le temperature altissime che ognuno di noi è pronto a tentare il tutto per tutto pur di ripristinare l'equilibrio delle stagioni. Ma guarda come sono stati ridottu!"
"No,se guardi bene,non sono tutte statue di ghiaccio"disse Sofia. Aveva appena avvistato un giovane in un angolo del giardino che si aggirava con aria furtiva, nascondendosi dietro le statue di ghiaccio.
"Sarà venuto a cercare la fata dell'Inverno" disse il Gatto Bianco a voce bassa. "Come tutti gli altri".
"Oh,santo cielo, spero che riesca a nascondersi bene e che non venga trasformato in una..."
Sofia non riuscì neppure a terminare la frase. Restò lì, a bocca aperta, a fissare il giovanotto che si trovava a metà tra due viottoli, quando il portone del castello si spalancò all' improvviso e ne uscì il re dei Topi in persona. Sotto un paio di folte sopracciglua grigie spuntavano due brutti occhietti rossi. Il muso era cosparso di setole rigidr. Sulla testa faceva bella mostra una grande corona dorata che Sofia trovò particolarmente ridicola.
Quando il grosso ratto vide l'intruso, la faccia gli si fece viola per la rabbia e , puntando la spada in aria, prese a declamare una sorta di cantilena:
Se non ti piaccio non me ne dispiaccio,
povero pazzo, diventa ghiaccio!
In un baleno l'uomo fu tramutato in gelida statua!
Sofia cominciò a tremare davanti a quella scena raccapricciante.
"Sembra ancora vivo!" disse sconvolta, avvicinandosi al suo amico.
Il Gatto Bianco annuì con aria torva. "Adesso capisci cosa intendo quando ti parlavo dei poteri del re dei Topi?" sussurrò.
Sofia tremò di nuovo e il "si" che pronunciò le uscì di bocca a un volume più alto di quanto non avrebbe voluto. Si portò subito la mano alla bocca, mentre il re dei Topi si girava di scatto passando in rassegna il giardino con quei suoi orribili occhietti infuocati.
"Non farti vedere!'' sibilò il Gatto Bianco tirandola dietro uno degli abeti ghiacciati accanto al cancello. Rimasero accucciati ad ascoltare la voce furibonda di quel bruttissimo sorcio che si avvicinava sempre più.
"Sei proprio una buona a nulla! Non mi servi più a niente!" sbraitò d'un tratto.
Per un istante Sofia si chiese se il re dei Topi si stesse rivolgendo a lei, ma sapeva che non poteva essere, così tese le orecchie per afferrare un'eventuale risposta alle accuse del topo, ma non sentì nulla.
"Si dice che tu abbia poteri speciali! E allora usali, stupida e inutile creatura!"
Ancora una volta nessuna risposta.
"Com'è possibile che si siano esauriti? Spiegamelo!"continuò con tono sempre più irritato.
"Ma con chi ce l'ha?"sussurrò Sofia tremante.
Rimanendo nascosti, i due sporsero con cautela la testa dal tronco dietro cui erano nascosti. Riuscivano a vedere solo il re dei Topi, che però non stava guardando nella loro direzione. Per Sofia fu difficile trattenere una risata,ora che riusciva a vedere com'era.conciato: indossava una tutina attilata rosso acceso e oro, piena di brillantini, e ai piedi portava dei pattini da ghiaccio.
Sofia si coprì la bocca con una mano e bisbigliò all'orecchio del Gatto Bianco: "Forse sta parlando di se stesso. Non trovi che abbia un'aria piuttosto ridicola?"
"Oh, no!" Il tono del gatto suggeriva che c'era dell'altro, e Sofia si zittì immediatamente. Quando anche lei vide quel che aveva attratto lo sguardo dell'amico, si portò di nuovo la mano alla bocca.
Ce l'aveva con la fata dell'Inverno! Sedeva ai piedi delle statue di ghiaccio,con le ali abbassate e la bacchetta abbandonata a terra al suo fianco, mentre il re dei Topi continuava con la sua sfuriata. "Brutta scansafatiche! Che diavolo di fata sei?" Batté il piede e piantò l'orribile naso appuntito contro la faccia della povera fatina. Poi si allontanò goffo e a passi pesanti sui pattini verso il fossato ghiacciato.
Sofia non riusciva a capire perché fosse così arrabbiato.
Poi,proprio davanti ai suoi occhi, la fata dell' Inverno scivolò a terra, praticamente svenuta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 11, 2016 ⏰

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