Kiss me hard before you go.

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Così presa sempre più dalla cotta per Alberto mi lasciai alle spalle ciò che era accaduto con Lorenzo e decisi di dimenticare Alberto per non soffrire più.
Ma fu tutto inutile, mi faceva soffrire sempre più ed io ero ancora più infelice di prima.
Arrivò così settembre, l'estate era finita...
Tornata dalle vacanze a New York, mi arrivò un invito per una festa in discoteca da parte di una mia amica, Lara.
Non ero mai andata in discoteca prima d'ora, non sapevo come ci si dovesse comportare in quei locali, e né tanto meno cosa era adeguato indossare; nonostante questo accettai l' invito per provare qualcosa di nuovo...
Il pomeriggio del 9 settembre andai da Lara, la sera ci sarebbe stata la festa, e insieme ci mettemmo a cercare negli armadi cose appropriate per la serata.
Lara scelse così di indossare un vestitino di cotone con una giacca di pizzo nero sopra; per quanto riguarda me invece, scelsi di indossare una maglia larga che mi faceva da vestito.
Circa a metà giornata, la vicina di casa di Lara venne a farci visita.
Era molto carina, aveva tre anni più di noi, e ci diede consigli per la serata.
Rimasi però intimorita dalle sue parole quando ci disse che la gente ubriaca faceva cose inappropiate, e secondo come poteva pure crollarci a dosso...
Non sapevo cosa significasse essere ubriachi, e non capivo nemmeno tali atteggiamenti dalla gente che lo era.
Passarono le ora, giunse così la sera.
Io e Lara eravamo sempre più eccitate e ad un certo punto mi sembrò come se l' ansia mi stesse assalendo per tutto il corpo;
Ora dopo ora arrivarono le 11.
La festa sarebbe cominciata alle 11:30.
La madre di Lara ci accompagnò in auto fino al parcheggio della discoteca, io e Lara scendemmo dalla macchina e davanti ai nostri occhi vidimo un sacco di adolescenti, circa tra i 15 e i 18 anni.
Le ragazze erano super tirate, maglia corta, minigonna e tacchi.
Io e Lara avevamo 14 anni e ci sentimmo un po' in imbarazzo lipper lì.
Verso le 11:15 iniziò ad arrivare ancora più gente, ed io iniziai a sentire la mancanza di Alberto, che non era lì.
Erano le 11:30, dovevamo entrare, quando Lara d'un tratto mi disse: "Margherita, guarda c'è Lorenzo!"
Le chiesi dove e lei mi indicò un gruppo di ragazzi alla nostra destra;
Fu allora che intravidi quel ciuffo biondo in mezzo alla folla. Era proprio lui, non credevo ai miei occhi.
La fila era terminata e potemmo entrare nel locale.
Entrai e subito una folata di musica moderna mi attraversò la mente.
Era molto ritmata ed io mi sentivo a mio agio;
A poco a poco io e Lara ci avvicinammo sempre più alla sala principale; c'era un sacco di gente ed a un certo punto mi ritrovai incastrata tra le persone, facevo fatica ad andare avanti.
La musica era sempre più alta e ritmata, era come se stessi in una serie TV.
Le luci a led mi illuminavano il viso e impedivano ai miei occhi di distinguere i colori.
C'era sempre più gente, avanzai un po' e mi sembrò di vedere Lorenzo.
Il mio cuore inspiegabilmente iniziò ad accelerare quasi volesse seguire il ritmo della musica.
In un attimo le mie gambe mi trasportarono da lui.
Desideravo vederlo.
Mi avvicinai a lui, il suo sguardo era rivolto in avanti, non mi vide ed allora fui tentata a dargli un colpo sulla spalla per far ricadere la sua attenzione su di me...
Così si girò e stupito mi squadrò da capo a piedi.
Allora mi venne spontaneo dire: "dimmi se non sono ribelle adesso!"
Dato che lui mi aveva sempre detto che non ero ribelle.
La musica era alta e si faceva fatica a parlare, ma mi sforzai comunque di sentire la sua risposta: "Margherita dopo prendo una bevuta e te la faccio assaggiare, torno tra poco ora vado fuori a fumare."
Feci cenno di annuire e spostai il mio corpo nella sala dei cocktail per aspettare il suo arrivo.
Mi accorsi che lara non era più con me, lasciai correre ed aspettai Lorenzo.
Poco dopo arrivò con dei suoi amici ed un cocktail in mano.
Me lo fece assaggiare ed io convinta che fosse un semplice succo di frutta ne feci un gran sorso... Appena mi arrivò in gola sentii bruciarmi tutto, ed un sapore aspro mi si sparse in bocca; lui mi disse che era vodka ed io mi resi conto che era alcool.
Dopo i suoi amici se ne andarono e lui mi disse che andava con loro a fumare per sballarsi un po' e che 10 minuti dopo sarebbe ritornato a cercarmi per farmi fare "un giro del locale"
Ero sempre più stranita. La musica alta, le luci a led, la vodka e le parole di Lorenzo mi facevano girare la testa.
Non trovavo più Lara e andai in bagno a prendere aria esasperata.
Mi guardai allo specchio e mi sistemai i capelli.
Riflessi un attimo tra me e me e mi giunse in testa l'idea che Lorenzo voleva provarci con me.
Io non volevo lui, volevo Alberto.
Uscii dal bagno con l'idea di scansare Lorenzo.
Per fortuna non lo vidi nei paraggi e mi andai a comprare un cocktail analcolico alla fragola e Anas.
Mentre bevevo la musica accelerava, non sapevo dove fosse Lorenzo, desideravo solo che non mi trovasse.
Finii il mio cocktail e lo poggiai su un tavolino vicino, mi voltai e vidi Lorenzo che si avvicinava verso di me.
Rimasi gelata.
Non potevo scappare, non potevo stare ferma.
Lorenzo si avvicinò a me e mi propose di andare a fare un giro per il locale; accettai in preda al panico...
Avevo timore di passare in mezzo alla folla di gente che gridava e ballava a ritmo di musica, così Lorenzo mi prese per i fianchi e mi portò in cima alla scale, nel luogo più alto del locale.
Le persone non erano travolgenti come prima e trovammo un posto dove poter stare abbastanza in tranquillità.
Mi guardò negli occhi, lo feci anch'io.
Ci guardammo negli occhi per circa un minuto poi lui scostò il suo sguardo sulle mie labbra, poco a poco si avvicinò alla mia bocca, chiuse gli occhi e mi baciò.
Chiusi gli occhi.
D'un tratto non feci più caso alla musica alta, i tacchi smisero di darmi fastidio, il mio cuore esplodeva.
Mi venne un ispiegabile sensazione di protezione, iniziai a tremare.
Ci fermammo e lui mi guardò negli occhi e mi disse che baciavo bene.
L'unico bacio che avevo dato era stato ad Alberto l'estate prima, non ero molto esperta e questo mi sorprese rallegrandomi.
Lorenzo riprese a baciarmi, ed io mi feci trasportare dal dolce sapore delle sue morbide labbra.
Mi morse poi d'un tratto il labbro per provocarmi, ed io attratta iniziai ad abbracciarlo.
I nostri corpi si toccavano, non voleva lasciarmi andare ma era tardi ed io dovevo andarmene.
Glielo dissi e lui mi baciò l'ultima volta poi mi diede la mano, la strinse a se e mi riaccompagnò nella sala al piano inferiore.
Incontrai Lara ed io e Lorenzo lasciammo che le nostre mani si lasciassero dolcemente.
Io e Lara uscimmo dal locale e andammo a casa.
Arrivata a casa mi infilai nel letto senza nemmeno struccarmi, ero molto stanca e mi girava la testa.
Chiusi gli occhi e nella mia mente si proiettò l'immagine di una rosa bianca come la neve.
"Incredibile come un bacio possa cambiarti la vita."

Ribelle come il mare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora