CAPITOLO 3

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《Al, svegliati, sono le sette e trenta, devi andare a scuola! 》. Mi alzo, mi lavo, metto il grembiule nero e un completino abbinato, prendo la cartella in spalla e scendo per fare colazione . Vedo la mamma che parla al telefono, lo accosta al petto e mi sussurra :《 allora Al io ora vado al lavoro, la scuola é a due passi di qua, ci andrai a piedi, e tornerai a piedi! Ok? Oggi pomeriggio io non ci sono, torno alle sette, ci sara' Tommy a casa con te . Ci vediamo stasera》!! Io provo a dirle :《ma....》《Al, tesoro, dimmelo stasera, va bene? Ciao 》Sbatte la porta e continua a parlare al telefono. Io dico tra me e me :《veramente volevo solo dirti ciao! 》 È questo il problema dei grandi : hanno sempre fretta! Non hanno mai tempo per stare un po' con te a giocare! Finisco di mangiare, scendo dalla sedia e saluto, sento da lontano papà che mi saluta dal bagno, così chiudo la porta e raggiungo il cancello del giardino. Vedo la vicina che sistema il terrazzo, così la saluto e continuo a camminare lungo la strada alberata di peschi . É tutto così rosa, durerà ancora poco, però, perché arriverà l'inverno. Eccomi di fronte al cancello della scuola . Vedo le bambine della mia classe riunite insieme a Clarissa, mi salutano e io ricambio . Che strano, dopo di che.....

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