GOLDEN~Bradley Will Simpson.

21 capitolo

Era una giornata uggiosa e me ne stavo tranquillamente in camera a riordinare la mia preziosissima collezione di cd.Giorno dopo giorno avvertivo sempre più nostalgia dei miei...Avevano detto che si sarebbe trattato solo di alcuni giorni,invece era passata già una settimana.Iniziai quindi a preoccuparmi sul serio.Presi immediatamente il telefono e mi rivolsi alla reception dell'hotel in cui alloggiavano.

《Pronto?Hotel Elysee?》

《Sì,mi dica...》

《Vorrei sapere se i Mitchell alloggiano ancora lí da voi.》

《Aspetti che controllo...》

《Sì,faccia pure.》dissi,un tantino agitata.

《No, i Mitchell sono andati via un giorno fa.》

《Okay,la ringrazio per la disponibilità.》

《Si figuri.》

Strano,da New York a Londra ci vogliono all'incirca sette ore di volo.Perchè stavano tardando così tanto ad arrivare?E perché non mi rispondevano al cellulare?
Forse avevano disdetto il volo a causa del tempo oppure l'avevano rinviato di qualche ora,pensai.Decisi di togliermi ogni dubbio,così
chiamai anche l'aeroporto ed ebbi la conferma che il volo era stato effettuato.Il pilota però era stato informato di un'improvvisa turbolenza ed aveva appena richiesto un atterraggio di emergenza.
A quella risposta ci rimasi di sasso e a quel punto temeii il peggio...ma avevo la mani legate,non potevo far nulla se non aspettare.

Mrs Mitchell pov

Purtroppo mi trovo ancora in aereo con mio marito.Siamo arrivati a conoscenza di un'inaspettata turbolenza che di per sè non sembra essere problematica.Per precauzione,ci hanno consigliato di allacciare le cinture di sicurezza e di mantenere la calma,perché presto l'aereo sarebbe atterrato.Ciò creò tanto disordine come sempre,tant' è che tutti iniziarono ad andare nel panico e questo mi rese ancor più nervosa di quanto già non lo fossi...
Dopo una lunga attesa, l'aereo atterró e per fortuna non ci furono complicanze.Le hostes ci fecero uscire da quest'ultimo ed io ne colsi l'occasione per chiamare Jess.

《Pronto?》

《Mamma?!》

《Sì Jess, sono io.》

《Come state?Vi è successo qualcosa?》dissi,preoccupata.

《No,nulla;tranquilla.Io e tuo padre stiamo benissimo.L'aereo è atterrato e ci hanno assicurato che possiamo riprendere il volo senza problemi.
Saremo di ritorno tra pochissime ore.》

《Grazie al cielo!》dissi,sollevata.

《Ora devo andare;le hostes stanno facendo imbarcare i passeggeri...》

《Okay,a dopo.》

Dopo tre ore snervanti,vidi finalmente rientrare i miei.Eccitata e ansiosa,corsi subito ad abbracciare entrambi.Mi parlarono a lungo della loro permanenza a New York,dopodiché ormai stanchi andarono in camera a riposare.L'indomani fu l'intenso aroma del caffè a svegliarmi.Scesi giù dal letto,infilai le ciabatte e andai in cucina a far colazione.Qui vidi mio padre indaffarato con le sue solite scartoffie e mia madre ai fornelli.

《Buongiorno.》sorrisi.

《Buongiorno Jess.》dissero all'unisono.

《Ho comprato dei cornetti al cioccolato.》

《Grazie papà!》sorrisi,rubandomene uno e correndo in camera.

Aprii l'armadio e optai per dei skinny neri,una semplice t-shirt e delle scarpe da ginnastica.Presi la mia tracolla,ci infilai il cellulare e le cuffiette e andai a scuola.Durante il tragitto,ripensai ai miei...Ad essere sincera,non avevo raccontato loro tutto ciò che mi era successo in quei giorni;avevo tralasciato un particolare importante;"Brad".
Mio padre è sempre stato molto rigido nei confronti dei ragazzi che ho frequentato,chissà ora come l'avrebbe presa al riguardo.Dopo aver fatto due ore estenuanti di latino,mi aspettavano ancora un'ora di aritmetica e una di psicologia,così andai a prendere il resto dei libri nel mio armadietto.D'un tratto sentii due braccia forti cingermi la vita da dietro.Mi lasciai cullare per un po' e quando mi voltai, vidi Brad rivolgermi uno dei suoi splendidi sorrisi che non potei non ricambiare.In seguito mi avvicinai a lui,circondaii la sua vita e poggiaii la testa sul suo petto.
" Le sue braccia mi facevano sentire al sicuro e al tempo stesso mi facevano sentire cosí piccola sotto di lui..."