Mi dissero che avrei dovuto dormire come facevo sempre.
Con loro era presente anche l'esperto del paranormale, in modo da creare un contatto con il "demone della porta accanto" che si era impossessato di me.
Durante la notte videro che mi alzai, per loro sembrava una cosa stranissima perché io non potevo alzarmi dato che avevo entrambe le gambe rotte.
Mi seguirono poi mi persero di vista, e la telecamera smise di produrre il filmato.
Dopo qualche minuto la telecamera riprese a funzionare, e allora provarono a cercarmi.
Trovarono il microfono e il registratore dentro l'armadio, ma io ero scomparsa.
Poi si girarono ed io ero dietro di loro.
In quel momento non avevo conoscenza di me, non sapevo perché riuscivo a stare in piedi dato che avevo le gambe rotte.
Poi qualcosa mi fece dare un pugno in faccia a mio padre ai cacciatori di fantasmi.
Poi battei. Le gambe contro il letto in modo da rompere il gesso.
Poi uno degli esperti mi prese e per fermarmi mi buttò sul letto e mi bloccò le mani.
Mentre urlavo qualcosa mi attraversava la bocca, era un occhio.
Infatti qualcosa era dentro di me.
Quando mi tranquillizzarono la cosa che c'era dentro di me ancora non mi aveva lasciato.
Allora l'esperta del paranormale disse che se quel "DEMONE" non mi avesse abbandonato, sarei potuta morire.
Allora tutti insieme vollero invocare mia madre, perché solo lei avrebbe potuto d'armi la forza per far andare via quel mostruoso che ormai aveva preso il pieno controllo di me stessa.
Come infatti sentii l'aiuto di mia madre, che mi diceva di non mollare.
Dopo tanto tempo a lottare per non mollare, finalmente ci riuscii, quel DEMONE mi aveva abbandonata.
Ero come guarita, le gambe e il collo non mi facevano più male.
Poi l'esperta del paranormale mi disse che mia madre l'aveva detto che al provino lei era presente, tutti giorni lei è vicino a me, anche in questo momento.
Dopo un paio di giorni, tornò anche Dylan.
Continuammo la sera a usare il codice Morse, e dopo un anno finalmente ci mettemmo insieme.
Quel mostro finalmente non la vidi più, e ora avevo la piena certezza che mia madre era lì, vicino a me.
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Il demone della porta accanto
ParanormalQuando bussavo vicino alla parete, qualcuno mi rispondeva. Credevo fosse il mio vicini Dylan, ma mi sono resa conto che non era così, quando una sera qualcuno mi rispose picchiettando dall'altra parte del muro, ma non era il mio vicino dato che lui...