4.

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Due settimane senza vederti.
All'inizio pensavo facesse male.
Ma poi non ho sentito più nulla.
Ho trovato una distrazione.
E ho capito cosa c'era di sbagliato in noi.
Gli opposti si attraggono, ma fino a un certo punto.
A noi mancavano dei punti comuni.
Io dicevo nero, tu dicevi bianco.
Non abbiamo mai parlato seriamente.
E l'unica volta che ci siamo riusciti hai finito per darmi della depressona.
La mia non è depressione.
A differenza tua, vedo il mondo in modo diverso, un po' più poetico e complesso, se vogliamo.
Mi hai vista mentre guardavo le stelle e mi hai dato della stupida, perchè stavo lì con il naso per aria.
Ma il vero stupido sei tu, che preferivi stare a guardarti la punta delle scarpe sul cemento.
Per te i libri sono noiosi.
E già solo questo basterebbe per dirti che sei un gran coglione.
Ma ormai non importa.
Questa settimana ho fatto un grande passo.
Ho bruciato quello che mi rimaneva di te.
Uno stupido bracciale che però conteneva noi.
Anzi me e te.
Non siamo mai stati un noi.
Perchè ormai le cose sono cambiate.
Ho capito cosa significa essere apprezzata per quello che sono.
Ho capito cosa significa parlare con qualcuno che ti capisce.
Che ha i tuoi stessi interessi.
Ora so cosa significa avere la mente vuota.
E non dover pensare morbosamente a una persona sola.
Tu ormai non ci sei più.
Ci sono solo io.
È ora di pensare un po' a me stessa.
Non nascondo che devo ringraziarti.
Ringraziarti non per qualcosa che hai fatto tu, direttamente.
Ma per avermi ispirato per una delle storie più belle che io abbia mai scritto.
Addio, ragazzo dagli occhi verdi.
Non mi meriti.

Caro ragazzo dagli occhi verdi...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora