Io caccio un grido e balzo in piedi.
-Ma ti sembra questo il modo? -urlo, strappandomi le cuffiette dalle orecchie.
-Scusa.-mormora un Testa d'Alghe terrorizzato. -Pensavo fosse il bagno.
Io ancora infuriata per lo spavento, gli vado incontro e lo scosto malamente dalla porta.
-Il bagno è quello! -esclamo indicandogli la stanza di fianco alla mia,dopodiché gli richiudo la porta in faccia e mi ributto sul letto.
"Sono stata troppo dura?" chiedo a Disfattista, appena mi sono calmata.
"Troppo dura? Secondo me quel poveretto non oserà più andare in bagno per paura di incontrarti." mi risponde.
Se fosse stata un'altra persona non avrei fatto quello che stavo per fare neanche sotto tortura ma infondo si tratta pur sempre di Testa d'Alghe.
Con uno sbuffo, mi alzo dal letto e apro la porta.
Faccio per uscire nel corridoio, quando vado a sbattere contro qualcuno.
-Sheireen.-esclama Daniel e noto con piacere un po' di paura nei suoi occhi.
"Devo averlo proprio spaventato" penso compiaciuta ma poi mi riscuoto,rammentandomi perché sono lì.
-Io...-inizio cercando le parole adatte. -Mi dispiace. Non volevo reagire così...no cioè volevo ma...è solo che mi hai spaventata e non me l'aspettavo...-dico, il resto finisce in un borbottio indistinto.
Daniel cambia subito espressione e mi sorride.
-Tranquilla.-mi rassicura, facendo un segno di noncuranza con la mano -E' colpa mia. Non dovevo entrare in quel modo anche se devo ammettere che ho temuto che mi Avadakerizzassi all'istante. -esclama scoppiando a ridere.
Anch'io mi concedo una piccola risata.
-Posso venire a trovarti? -mi chiede poi, all'improvviso indicando la porta della mia camera con un cenno della testa. Io rimango spiazzata dalla domanda e non so cosa rispondergli.
-Cioè appena tua madre mi concede una pausa e sempre se per te va bene...-continua leggermente in imbarazzo.
-Certo!-lo interrompo e lui mi rivolge un sorriso di gratitudine per averlo tolto dall'impaccio -Solo questa volta bussa o potrei saltarti al collo.
-Beh se la metti così mi sa che farò un'incursione. -sorride malizioso,facendomi l'occhiolino.
Solo allora capisco il senso di quella frase e arrossisco violentemente.
"Stupida"mi rimprovero e ritorno in camera a leggere, questa volta senza cuffiette per poter sentire se qualcuno bussa alla porta, cosa che accadde dopo neanche mezz'ora.
Non è Daniel però ad affacciarsi dallo stipite ma il viso sorridente di mia madre.
-E'pronto il pranzo. -mi dice mentre io le vado incontro con un'espressione di mascherata delusione dipinta in volto.
-Aspettavi qualcun altro? -mi chiede mentre le passo accanto.
Io arrossisco e scuoto violentemente la testa ma lei sembra non cascarci.
-Tranquilla,poi te lo spedisco qui prima che se ne vada. -mi sussurra all'orecchio, ammiccando.
-Mamma!-la rimprovero senza riuscire a trattenere un sorriso.
Il pranzo passa veloce con mia madre tartassa di domande Testa d'Alghe ed io che mi godo la scena divertita, ingoiando il mio piatto di pasta.
-Ma come fai a mangiare così tanto, senza fare niente? -mi chiede ad un tratto Daniel, guardandomi stralunato.
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Amori da fangirl
Short StoryQuante volte noi fangirl abbiamo fantasticato di trovare un affascinante fanboy che scleri con noi? Che abbia letto i nostri stessi libri? In "Amori da fangirl" questo sogno diventerà realtà. Dedicato a tutte le fangirl che ancora attendono la venut...