7.Lui ha bisogno di me

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  Era passata più di una settimana dalla morte di Gia , una morte inaspettata che tutti credevano essere stata colpa di Dalhia. O almeno questo era quello che Elijah aveva detto per il momento. Dopo aver sconfitto Dalhia grazie alla spada del padre di Hayley , tutti credevano che le cose si sarebbero sistemate per il meglio e che forse New Orleans avrebbe avuto un periodo di pace. Ma la verità è che dopo aver combattuto con il nemico comune , si era pronti a combattere con gli stessi che si erano sostenuti e con se stessi.

                                                                                 ***

Hayley era seduta allo scrittoio in camera sua. Tra le mani aveva una penna e davanti un foglio bianco. Era da ore là ferma.
"Scrivi ancora lettere d'amore?"- irruppe Klaus nella stanza
"No, solo dichiarazioni di guerra"- gli rispose la ragazza con tono scherzoso
"Hayley, volevo parlarti di una cosa"
"Ti ascolto"- appoggiò la penna e si girò verso di lui che si era seduto sul letto
"Sono preoccupato per due motivi : uno è Elijah, si è chiuso in se stesso e non parla con nessuno. Anzi beato chi lo vede. È strano"
"Gli è appena morta la sua fidan ... la sua protet ... beh dai gli è morta Gia"
"In effetti come chiami una con cui sei andato a letto e di cui non hai mai chiarito il suo ruolo nella vita?Amica di letto? O Protetta di letto?"
"Klaus! Non mi sembra giusto scherzare su una persona che non c'è più e che tra l'altro è stata uccisa da Dalhia per colpire noi"
"Me ne farò una ragione ma .... Niente hai ragione tu"
"E l'altra cosa che ti preoccupava?"
"Ah si : che la spada che potrebbe uccidere chiunque è nelle tue mani!"
"Ne abbiamo già parlato di questo"- si rigerò verso lo scrittoio e rimise al proprio posto il foglio e la penna, avrebbe scritto in un altro momento –" La spada è in un posto al sicuro e non ho alcuna intenzione di spostarla da dove si trova o di dartela o di dirti dove si trova. Discorso chiuso"
Prese la borsa che si trovava sul mobile, poi gli disse
"Io vado via con Hope prima che .... "- non continuò la frase. Parlare dei suoi problemi con Klaus non era proprio da lei.
"Si lo sapevo già. E comunque fai bene Jackson sarà qui a momenti"
"Stanne fuori Klaus e poi come fai a sapere che dovevo andare via?"
"Beh me lo hai detto tu sicuramente"
"Ok.. tu mi nascondi qualcosa ma va bene"
"Ciao "
"Ciao"
Hayley uscì dalla stanza e Klaus fece un sospiro di sollevo: l'aveva scampata grossa. Lei non doveva sapere della riunione di oggi pomeriggio con Rebekah, Elijah ,Marcel, Jackson e Cami o almeno questo gli era stato detto. Era in ritardo a proposito, era ora di andare via.

                                                                                       ***

Quando Klaus scese in soggiorno , era già tutti là posizionati ad aspettarlo. Elijah era vicino alla finestra con lo sguardo perso nel vuoto, Camille era seduta alla scrivania e stava scrivendo qualcosa su un quadernetto, Rebekah sistemava i giochi di Hope che si trovavano per terra, Marcel si stava concedendo un drink mentre Jackson era seduto su divano pensieroso.
"Finalmente ti stavamo dando per disperso!"- esordì Camille
"Scusate, Hayley non andava via!"- le rispose l'ibrido – "A proposito perché lei non può partecipare a questa riunione?"
"Ora ve lo spiego"- Camille si alzò – " Sapete che giorno è domani , vero?"
"Il 6 giugno , se non sbaglio.."- intervenne Marcel
"Si ok, ma di preciso cosa c'è il 6 giugno?"
"Il compleanno di Hayley, è il compleanno di Hayley"- disse Jackson
"Esatto! E io avevo pensato che sarebbe carino festeggiarlo!Non so nemmeno se ne ha mai festeggiato uno quella ragazza.."
"Ok , la facciamo qui?"- disse Rebekah
"Pensavo di si"- rispose Cami
"Ok, tu occupati solo del catering Cami al resto penso io"
"Per me va bene"- Camille si girò verso Klaus- "A te va bene?"
"SI SI, fratello?"
"è una magnifica idea, servirà a tutti distrarci un po' "- disse Elijah che si era appena girato. Aveva guardato fuori da quella finestra per tutta la conversazione e solo adesso sembrava essere tornato tra di loro.-"Io vado"
Se ne andarono tutti, tutti tranne Klaus e Jackson. Quest'ultimo sentendo la tensione che vi era in quella stanza , ad un certo punto decise che forse era il caso di andarsene ma proprio quando stava per lasciare la stanza Klaus gli si pose davanti.
"Dove vai cagnolino?"- il suo tono lo infastidiva molto, ma sapeva che era inutile iniziare una discussione
"Raggiungo Hayley"
"Sai a me non sembra che lei voglia vederti. Hai fatto un grande errore cercando quasi di proibire ad Hayley di vedere Peter. Il risultato è stato solo una ragazza molto arrabbiata con te, perché sappiamo tutti quanto lei odi che le si diano ordini , e inoltre l'hai solo avvicinata di più a Peter. Mossa da idiota che sei!"
"klaus smettila ! Vivo in casa tua , hai una figlia con mia moglie ma questa è la mia vita, la mia relazione e sono affari solo ed esclusivamente miei! Tu sei solo accecato dal potere che non riesci a vedere che lui è un pericolo per lei. A te non ti è mai interessato di lei, non ti interessa tutt'ora , per te Hayley è solo un oggetto!"- con quelle parole se andò ma per Klaus non era finita là: lo raggiunse con la super velocità al piano di sotto impedendogli il passaggio di nuovo.
"Senti puoi dirmi quello che vuoi ma non che non mi interessi a lei. Hayley fa parte della mia famiglia e io amo la mia famiglia. Ora vattene subito."

Le Parole Che Non Ci Siamo Detti(Haylijah Fan Fiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora