cap.1

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L'ultima cosa che ricordo è la voce di Megan Trainor nelle mie orecchie. Mi sveglio, apro gli occhi, non capisco...sono in macchina,sommersa completamente da valige sui toni pastello e mia madre sta guidando.
Oddio:oggi è il primo giorno di università! Accendo subito il telefono,apro la fotocamera interna per controllare il trucco. OK sono decente. Chiedo a mia madre, che sembra più agitata di me, quanto manca, lei risponde di guardare con i miei occhi. Mi affaccio al finestrino e rimango a bocca aperta nel vedere l'imponente costruzione di pietra davanti a me. La scuola è circondata da studenti di ogni tipo:matricole vestite da capo a piedi con il logo della scuola, ragazze snob perfettamente truccate e pettinate con tacchi altissimi, poso lo sguardo su un gruppetto di ragazzi con tanto di cresta punk e giacche di pelle. Alla fine non è stato un disastro dovermi cambiare, almeno non mi etichetteranno come "quella del primo anno". Scendo dalla macchina guardandomi intorno, non so se sono più incantata o terrorizzata, quando sento un tonfo. È mia madre, sommersa di valige, non so chi è più maldestra tra me e lei. "Scusami tesoro. Sono inciampata, mi dispiace." "mamma non fa niente. Piuttosto, tu stai bene?" annuisce. La aiuto rialzarsi. Ci dividiamo le valige e saliamo le scale dell'enorme edificio. Ci dirigiamo in segreteria, dove una bellissima ragazza dai liscissimi capelli neri e lunghe ciglia, mi consegna le chiavi della mia stanza sorridendo. Stanza numero 179, speriamo bene. Arrivo davanti alla porta della mia nuova stanza, aspetto mia madre che sta traballando da una parete all'altra con imbraccio due valige. Ovviamente ha voluto prendere quelle più pesanti, ovviamente. C'erano tante conferenze su come comportarsi e cosa evitare al college, ma sinceramente mia madre ha preferito evitarle e ne sono contenta. Quando mia madre finalmente arriva, apro la porta, convinta di trovare una stanza vuota. Ma davanti a me trovo una cheerleader intenta a disfare una valigia fucsia. "Ciao! Mi chiamo Katy. Tu sei Elena, giusto?"
"Si. Ma non dovresti essere a una di quelle conferenze dove spiegano come comportarsi a scuola?" "Oh,no. Le ho subite il primo hanno, basta e avanza." "Ah. Quindi non sei una matricola?" "No, certo che no! Questa non te la danno il primo giorno!" dice tutta orgogliosa mentre indica la sua divisa e fa una piroetta.
Saluto mia madre con un lungo abbraccio. Comincio a disfare le valige. Intanto Katy non la smette più di parlare. Scopro che il suo nome per intero è Katherine Suggs, viene da SanFrancisco, è al secondo anno e ha fatto la cheerleader anche al liceo.

È sera, sono sul letto, stanchissima. Ho fatto una doccia e mi sono messa il pigiama. Katy è uscita tre ore fa. Ha detto che andava da un'amica.
Sto per addormentarmi, quando sento un rumore lontano, quasi un urlo strozzato. Mi convincono che devo averlo immaginato e torno a riposare.

Vengo svegliata dal rumore delle sirene. Controllo il telefono, le 4:33. Cazzo. Non possono svegliarmi a quest'ora di sabato mattina! È un reato!
Infilo le ciabatte, accendo la luce, Katy non è ancora tornata, mi metto una felpa, mi lego i capelli ed esco dalla stanza. Mi ritrovo immersa in una baraonda generale di studenti confusi, spaventati e insonnolito. Un agente ci fa tornare nelle nostre stanze, dicendo che non è successo niente, affermando che un albero era caduto sulla macchina di un tale e che non ci dovevamo preoccupare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24, 2016 ⏰

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