Primo giorno e...

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Sono le 6 e 26 di mattina. Ansia ansia solo ansia. Faccio mente locale di ciò che devo fare: mi alzo, apro la finestra per arieggiare la stanza, vado in cucina, scaldo il latte mentre mangio un mandarino, bevo il latte, vado in bagno a lavarmi i denti e a svuotarmi, torno in camera, chiudo la finestra, mi vesto con gli abiti già pronti sulla sedia, mi infilo le scarpe, mi pettino i capelli in una treccia, prendo la merenda e la metto nello zaino ed esco di casa.

Un suono improvviso irrompe nella mia mente riportandomi alla realtà. Apro gli occhi di scatto. È solo la sveglia del cellulare. Allungo la mano e la spengo.

Mi convinco ad alzarmi e, una volta in piedi, faccio esattamente ció che mi ero preparata, tranne per il fatto che prima di uscire di casa vado a svegliare la mia mamma con un bacio. Fortunata lei che inizia a lavorare alle 8 e mezza.

Uscita di casa, guardo l'ora. 07:16. Mi avvio verso la fermata dell'autobus piú vicina. Per arrivare a scuola, devo prendere due autobus; il primo viaggio dura circa un quarto d'ora e il secondo 20 minuti, con una pausa di circa 5 minuti tra un autobus è l'altro.

Ecco il primo autobus in arrivo. Controllo l'ora al cellulare. 07:21. Bhe almeno è in orario. Quando si ferma salgo e prendo posto in una seggiola singola. Non c'è molta gente.

Dopo esattamente 13 minuti passati a guardare fuori dal finestrino, l'autobus si ferma e insieme a me scende un ragazzo e una ragazza, evidentemente gemelli e probabilmente della mia età, che bisticciano rumorosamente.

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