Capitolo 5

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"Chi è quel tizio Zoe?"

"Oddio Daniel non iniziare con le ramanzine! Piuttosto,dove cazzo ti eri cacciato?ti ho cercato dappertutto e..."

"Ramanzine? Quel tipo stava stronfinando il suo uccello su di te nella hall dell'albergo!" La interruppe furioso.

"Oh cristo! Ho già mille problemi mi ci manchi tu! Puoi cercare di farti i cazzi tuoi o non ce la fai?"

"E questi?" Esclamò Daniel preoccupato girandole il braccio con forza.
Zoe aveva alcuni segni neri. Non se ne era manco accorta.

"Cos'è adesso ti fai anche pestare?"

"Vedi di mollarmi!" Gridò togliendosi dalla presa con forza.

"È il bello è che non mi sembrava neanche ti dispiacesse. .." Esclamò Daniel con un filo di delusione.

Non fece tempo a rispondere che si aprì la porta e spuntò il padre di Zoe urlando "Hola a todoooos!!!"

"Papá ciao!! Non dovevi arrivare tra un paio d'ore?"

"Ti dispiace così tanto che sia già qui vero?" Ironizzò Adam con un filo di tristezza.

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Adam non era come si suol dire un 'buon padre'. Era un uomo che si cacciava sempre in mezzo ai guai. Aveva debiti in giro per il mondo e non era mai stato presente per Zoe. L'infanzia di Zoe era stata un terremoto,la madre era morta quando lei era molto piccola e Adam la sballottova da una parte all'altra solo per i suoi interessi senza mai preoccuparsi di cosa potesse provare quella bambina sensibile che a poco a poco diventò di ghiaccio e scontrosa con chiunque le rivolgesse parola.
Solo Daniel era riuscito a scalfire quel muro di pietra che aveva costruito davanti a sè.

Adam aveva la fortuna di avere un albergo di sua proprietà e stava facendo in modo di mandare tutto a puttane. E Zoe questo non glielo perdonava. Collezionava delusioni da parte sua da anni e a questa,se solo fosse successo qualcosa,non avrebbe potuto far fronte e gliela avrebbe fatta pagare. In un modo o nell'altro.

Il padre di Zoe corse ad abbracciarla ma lei rimase con le braccia ferme lungo i fianchi,impassibile. Abbracciò poi Daniel e strizzandogli la guancia con le dita disse "Dispiace anche a te che sia tornato vero? Avete fatto i maialini eh.....quando il gatto non c'è...."

Daniel guardò Zoe imbarazzato e fece un mezzo sorriso ad Adam.

"Papá che cazzo ti salta in testa?"

"Ma tranquilli avrete tutto il tempo di continuare. Purtroppo la mia è una toccata e fuga,devo scappare in Messico".

"Ah grandioso!!"sbottò Zoe fuori di sé.

"Ahahahah sei un padre fantastico dico sul serio! Lo sai almeno quanto io e Daniel stiamo in pena per te quando ti fai queste uscite settimanali per andare Dio solo sa a fare cosa?" La voce incominciò a tremare e non riuscì più a trattenere le lacrime.

"Bambina mia soffro nel vederti così,che ti succede?"

Non riusciva a riconoscere che tutto quel malessere interiore di Zoe era a causa sua.

"Oh per favore! la verità è che non te ne è mai fregato un cazzo di me,di noi,della mamma!!
Sei un fottuto spacciatore del cazzo e ti odio! Soprattutto perché se qualcuno ti facesse saltare quel cervello bacato che ti ritrovi noi rimarremmo in mezzo ad una strada!" Gridò con tutto il fiato che aveva.

"Io....io mi preoccupo per voi" non aveva più parole da dire in sua difesa e si limitò a questo.

"Non c'è davvero che dire....bel padre del cazzo! Addio!" Sì voltò e sbattè la porta dietro di sé.

Appena uscì si ritrovò quegli occhi verde smeraldo davanti.
Le si bloccò il fiato in gola. Ma era furiosa e reagì in modo da non dargli a vedere che la sua presenza la agitava.

"Perfetto. Adesso ti metti a origliare nella mia stanza! Sai che ti dico? Mi sono stufata di essere trattata di merda da tutti! Sono stufa! Manco ti conosco,non so quale potere eserciti su di me ma non voglio che mi giri intorno! non voglio che mi segui! Perchè vuoi me? Cosa vuoi da me?!" continuò a piangere e incominciò a dargli piccoli pugni sul petto.

Lui le afferrò i polsi per fermarla,si avvicinò e le prese la nuca appoggiandola al suo petto. Chiusero gli occhi.

Che cosa stava succedendo? Perché Harry ricercava quel contatto? Perché la stava consolando? Non era da lui.
Ma averla sentita urlare contro il padre risvegliò in lui quella sensibilità che sotto sotto si nascondeva. In fondo Zoe qualcosa aveva smosso in lui ma non lo ammetteva ancora a se stesso.

Si staccarono e si guardarono un istante prima di baciarsi. Ma non fu il solito bacio animalesco ma un bacio dolce,tenero,passionale.
La trascinò verso le scale d'emergenza continuando a baciarla.
Le tirò su la gonna.

"No ti prego ricominciamo da capo" disse col fiatone Zoe fermandogli le mani.

Il suo corpo lo voleva. Eccome se lo voleva, ma era stanca di essere usata solo per il sesso. Sapeva già come sarebbe finita,avrebbero fatto sesso,lui si sarebbe tirato su i jeans e sarebbe sparito senza considerarla.

"Non posso darti altro. Credimi,è meglio così!" Il suo sguardo era malinconico come se volesse scusarsi per essere quello che era. Un pezzo di merda senza cuore.

"Ti prego! Lo sento che non sei cattivo! Non farmi ancora del male!" Le scese una lacrima.

"Non ti farò male Zoe,fatti scopare. Lo vuoi anche tu. Lo so che lo vuoi!"

La sua voce bassa e roca.
Quello sguardo fisso su di lei.
Le sue mani che le sfioravano il sedere e le cosce.

La perdizione assoluta.

Gli sbottonò i jeans e li tirò giù.
Harry le tirò su le gambe e la riempì. Incominciarono a gemere e ansimare,lei gli strattonò i capelli e lui emise un urlo di piacere tale che a Zoe fece quasi male al cuore. Lo avrebbe voluto ascoltare per ore.
Era bellissimo. La sua espressione in estasi era tutto ciò che di più bello si potesse vedere.

Raggiunsero l'orgasmo insieme e rimasero abbracciati qualche secondo con il fiatone,immobili.

Lui si allacciò i pantaloni,tirò indietro i capelli,un gesto che faceva spesso e che Zoe adorava.

"Devo andare"
Che cazzo di problema ho?perché non me ne vado e basta?

"Non mi lasciare così come fai sempre" lo scongiurò Zoe.

"Lasciami andare. Non posso darti altro te l'ho detto!"

"Sì che puoi! Conosciamoci!"

Sì guardarono. Harry sembrava agitato. Avrebbe voluto lasciarsi andare ma era più forte di lui.

"Scusami devo andare" infine rispose,aprì la porta e la richiuse.

Scusami? Scusami???? Ma che cazzo fanculo cazzo cazzo cazzo!!!

Harry tornò alla sua stanza tormentato dai pensieri. Qualcosa in lui stava cambiando e ciò gli metteva paura. Una paura tremenda.







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