1. SUGAR
Quella sera il The Mirror brulicava di gente più del solito: clienti abituali, universitari che volevano sbronzarsi come ogni venerdì sera e i soliti figli di papà decisi a far colpo sulle ragazze che adocchiavano facendo sfoggio dei loro soldi. Era un locale abbastanza di tendenza nella zona, attirava principalmente giovani data la vicinanza al campus, ma potevi trovare tranquillamente anche gli over trenta, i rocker, i punk, omosessuali, la clientela variava in base agli eventi organizzati, ma in linea di massima, nelle serate abituali, si mescolava senza problemi.
L'ambiente del locale era sostanzialmente minimalista, l'arredo era una gioco di bianco e nero: i tavoli bianchi con i divanetti in pelle nera erano distribuiti su un raffinato pavimento in resina nera con arabesque bianchi, il bancone del bar anch'esso bianco riprendeva gli arabesque del pavimento ma neri con sgabelli dal design moderno neri, e alle pareti specchi. Proprio come il suo nome. Una lunga striscia di specchi a muro che ne circondava il perimetro tutt'intorno. Specchi dappertutto.
Appunto: The Mirror.
Entrai nel locale con il mio consueto anonimato sotto i miei occhiali, che in realtà erano solo da lettura stile nerd, i miei lunghi capelli del colore del grano raccolti in una crocchia disordinata e i miei vestiti troppo larghi per nascondere le mie curve un po' troppo prorompenti per i miei gusti nonostante la corporatura minuta. Sì, lì dentro diventavo uno schianto di ragazza ma in genere m'imbruttivo di proposito perchè non apprezzavo essere al centro dell'attenzione, anzi era la cosa che più detestavo. Tranne però quando toglievo gli abiti da matricola promettente per vestire quelli di cameriera del The Mirror. In quel caso giocavo, perchè di questo si trattava, mi trasformavo in un'altra persona, recitavo un ruolo esattamente opposto a quella che era la mia personalità: da schiva e volutamente insignificante diventavo una giovane donna che sfoggiava con sicurezza le sue bellissime forme facendone la sua arma di seduzione.
L'uniforme per il personale di sala tutto femminile del locale era composta da un top a fascia bianco con bottoncini e papillon applicati che ricordava una classica camicia da cameriere, un paio di jeans skinny neri e un paio di Louboutin tacco 12, sulle quali le ragazze dovevano dimostrare una certa dimestichezza.
Io, da ragazza semplice e anonima qual ero, non mi sarei mai sognata di ricoprire quella mansione, sapevo per certo di non essere all'altezza, non ero sensuale, raffinata e al tempo stesso tosta come la mia compagna di stanza Kendra, che lavorava lì già da un po', ma quando mi presentai al colloquio come lavapiatti dopo solo due settimane di college e su calda raccomandazione della mia amica, il proprietario rigettò subito la mia candidatura. Per l'occasione avevo deciso di vestirmi un po' più carina del solito: un paio di jeans neri attillati con un paio di stivali neri afflosciati alla caviglia e una camicetta a quadri nera e blu che mettevo per la prima volta, altrimenti avrei ricordato certamente che i primi tre bottoni non volevano saperne di rimanere al loro posto nelle loro asole! Conclusione: avevo messo in bella mostra il mio "merchandising" per tutta la durata dell'incontro.
- Ragazzina! Ma mi stai prendendo per il culo??? - mi sentii rispondere restando a bocca aperta delusa, che avessi commesso qualche errore? Neanche avevo cominciato!
- Mi scusi... la mia amica Kendra... mi ha detto che... cercavate personale in cucina... io... - balbettai incapace di credere a quel secco rifiuto aggrottando le sopracciglia
- Noooo... tu vuoi prendermi per il culo... - ribadì Mr. Fraser sfilando gli occhiali da sopra il mio naso poi lo vidi chiaramente deglutire e il suo sguardo scivolò spudoratamente nella scollatura della camicetta, accorgendomi solo in quel momento che si intravedeva la piega tra i seni - ... ma ti pare che col potenziale che ti porti dietro io ti rinchiuda in quella squallida cucina??!... Zuccherino, lasciatelo dire: dietro questi tuoi occhialoni si nasconde una bomba sexy che farà certo impazzire i clienti e far fare un sacco di soldi a me!!! - dichiarò senza giri di parole.
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COME MAI NESSUNO
RomanceCosa succede quando è odio-amore a prima vista? Lei, matricola promettente di giorno, cameriera prorompente di notte, forte, indipendente, in fuga da un passato che non vuole lasciarla in pace, con una profondissima avversione per i tipi come lui, i...