katniss guardava fisso il bel biondino dagli occhi azzurri seduto ai piedi di una grossa quercia poco distante da lei.
ormai da qualche mesetto erano soliti fare lunghe passeggiate nel tardo pomeriggio e fermarsi poi in una radura a guardare il sole tramontare.
il cielo si tingeva di arancio chiaro e giallognolo creando un paesaggio davvero mozzafiato.
peeta amava i tramonti e inoltre sembravano una delle poche cose che riuscivano a calmarlo completamente,una delle poche cose che riuscivano a renderlo ancora felice.
dopo la rivoluzione molte cose erano cambiate:katniss e peeta erano andati ad abitare in una delle poche case rimaste intatte nel distretto 12 dopo quel terribile bombardamento che,oltre ai migliaia di morti che aveva provocato,aveva tolto la vita anche all'intera famiglia di peeta.
lui e katniss avevano ritrovato un equilibro in cui vivere,certo,non erano più affiatati e spontanei come un tempo,ma avevano pian piano ricominciato a fidarsi uno dell'altro ed entrambi si stavano impegnando a ricostruire il rapporto speciale che li legava così tanto.
peeta non amava più katniss incondizionatamente e sopra ogni cosa come aveva fatto anni prima,però l'effetto del depistaggio si era lentamente sfuocato e non la vedeva più come un terribile ibrido mandato da capitol city per ucciderlo:questo era giá un passo avanti.
nei mesi dopo la rivolta era capitato spesso che,catapultato nel mondo irreale degli incubi,avesse avuto l'impulso di scaraventarsi contro di lei per farle del male,ma in quei casi prendeva una sedia di legno e stringeva forte lo schienale aspettando che il brutto sogno ad occhi aperti passasse.
katniss soffriva anch'essa di incubi e peeta la sentiva ogni notte urlare il nome della sorellina prim.
era stato tentato molte volte di andare da lei ed accoglierla fra le sue braccia sussurrandole che lui era lì,che era tutto apposto e simili parole di conforto,ma alla fine l'idea che il veleno degli aghi inseguitori aveva creato di lei lo bloccava ancora e non riusciva a convincersi totalmente che quegli incubi non fossero la realtá.
era costantemente combattuto tra la finzione e la realtá,in una guerra dentro di sè che non aveva fine.
katniss guardava peeta riprodurre sulla tela bianca che teneva tra le mani il paesaggio che avevano davanti.
una pennellata di giallo qua e lá,una di rosso,una di arancio,
ci sapeva proprio fare con i colori ed i pennelli,era una sua grande passione fin da piccolo e l'aveva portata avanti fino ad oggi.
pur avendolo a neanche un metro da lei,katniss lo sentiva tremendamente lontano;avevano condiviso così tanto in passato ed ora?ora erano come due sconosciuti..forse un giorno però le cose sarebbero andate meglio.
forse un giorno avrebbero riacquisito la spontaneitá dei sorrisi che si rivolgevano anni prima e che capitol city aveva sottratto loro.
forse un giorno katniss avrebbe sentito ancora da peeta un 'ti amo' sussurrato al buio,nel cuore della notte dopo un incubo.
forse le braccia del biondo sarebbero state di nuovo lì pronte a stringerla forte nei momenti di sconforto.
eppure,per quanto cercasse di convincersi del contrario,sapeva che niente sarebbe più tornato come prima.
il loro rapporto non sarebbe mai più stato lo stesso.
doveva smetterla di mentire a sè stessa,entrambi erano cambiati e si sa,non si può tornare indietro nel tempo.
quello che è fatto è fatto,ormai era davvero troppo tardi per sistemare le cose.
katniss e peeta si volevano un gran bene certo,ma entrambi erano consapevoli che non si sarebbero mai più amati come un tempo,di quell'amore puro che si racconta nelle favole e che può superare tutte le difficoltá.
peeta aveva appena finito il dipinto quando con aria soddisfatta lo mostrò alla giovane ragazza al suo fianco.
<<come ti sembra?>>chiese il biondo.
katniss lo osservò con profonda ammirazione.
<<è bellissimo peeta.>>
il ragazzo le rivolse un sorriso sincero e,una volta riposte le tempere nella custodia,si avviò al fianco di katniss verso casa mentre la sera stava pian piano calando e le prime stelle iniziavano a brillare lucenti nel manto scuro.
STAI LEGGENDO
niente sarebbe più tornato come prima
Randomeppure,per quanto cercasse di convincersi del contrario,sapeva che niente sarebbe più tornato come prima. i crediti della copertina vanno alla bellissima e bravissima @SofySoo ♡