prologo

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Mi chiamo Jenny, ho 17 anni, sono alta, capelli mori color cioccolato lisci ( anche se certe volte diventano peggio di un nido di rondine ) e lunghi fino a metà schiena, occhi scuri di un marrone profondo e vispi come dice mio padre. 

Sono cresciuta in un posto che tutti definiscono un luogo immaginario dove la fantasia regna sovrana; beh io posso dirvi che questo posto esiste realmente e non è di sicuro un posto fantastico e spensierato: sono cresciuta all'isola che non c'è. 

Se vi state domandando chi sia mio padre beh ve lo dico subito: lui è l'uomo più crudele e spietato del "pianeta" o almeno lui si definisce così, io in realtà penso solo che sia un po svitato e che sia troppo fissato con i bimbi sperduti, che lui definisce "sporchi mocciosi": mio padre è il famoso Capitan Uncino. Non sapete che fatica essere la figlia di uno dei cattivi più famosi in tutto il mondo, tutti si aspettano che io segua le orme di mio padre, certo io ci provo: sono la più abile spadaccina di tutta l'isola che non c'è, sono cattiva e spietata con i bimbi sperduti come mio padre mi ha sempre insegnato, sono agile, sono veloce ma a lui questo non basta. Lui cerca sempre il pelo nell'uovo come si suol dire, io voglio solo che sia orgoglioso di me, ma non so proprio cos'altro fare; anche se non me lo ha detto chiaramente si vede ogni volta che mi guarda che lui avrebbe preferito un maschio invece di una femmina. Mia madre è morta dandomi alla luce,non so molto di lei, mio padre dice che era una delle migliori piratesse che avesse mai visto e  che da lei ho preso la mia audacia , il mio coraggio e naturalmente sempre secondo mio padre un po dalla mia bellezza.

Ora starete pensando: un'altra storia strappalacrime di una ragazza cresciuta senza madre e con un padre che pretendeva troppo da lei, beh vi dico una cosa: io non voglio la vostra compassione non la voglio da nessuno, ho sempre imparato ad arrangiarmi da sola fin da piccola forse una cosa buon mio padre me l'ha insegnata: "pensa solo a te stessa e pensa da vincitrice, gli altri sono solo pedine nelle tue mani che tu puoi muovere a tuo piacimento, non devi nulla a nessuno ". Ho sempre vissuto sulla nave "la jolly Roger", tranne raramente quando mi è permesso scendere per andare a prendere delle provviste o a fare perlustrazioni per conto di mio padre, la ciurma ha imparato a temermi, sanno che non ho paura di nessuno tranne che del capitano e che non mi faccio scrupoli a gettare qualcuno in pasto hai coccodrilli, mio padre dice sempre che se il tuo equipaggio non ha paura di te allora non ti rispetta. 

Ho solo due amici : Spugna , braccio destro di mio padre è una persona fantastica mi fa morire dal ridere e si è sempre preso cura di me , il secondo è un falco, Bruce ,che mio padre mi ha regalato all'età di 13 anni, a lui confido le mie paure più grandi e tutti i miei segreti è il mio migliore amico, dove vado io c'è lui .

Descendants - La Figlia Di Capitan UncinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora