3.I primi problemi

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Iniziammo a sentirci tutti i giorni, non smettemmo di messaggiare.
Il cellulare lo tenevo sempre io e questo a mio fratello non andava bene per cui mi si lamentava in modo continuo. Mi toccava cancellare sempre i messaggi e cederglielo un po ogni giorno; in quei momenti mi mancava sentirlo o semplicemente essere consapevole di stare nei suoi pensieri.

Una sera, a cena, arriva un messaggio per me a mio fratello: 'ciao bella che fai?'.
Cosa ha potuto fare il mio carissimo fratello? Fa leggere il messaggio a quella scorbutica di mia madre.
Come me inizialmente, anche a lei quel ragazzo dava una brutta impressione, ma questo non giustificherà mai la sua azione perché, dopo una delle sue esagerate ramanzine, gli manda un messaggio: 'sono la mamma di Ilaria e Calogero, lascia in pace i miei figli perché sono piccoli e non adatti a te'.
Lui gli rispose non so cosa ma lei non ne volle sapere e cancellò sia i messaggi che il suo numero.
Mi sono sentita parecchio umiliata: a quasi 12 anni ancora avevo la mamma che mi stava attorno.
Finii in punizione e non ci sentimmo più, ma iniziarono le occhiate maliziose, gli sguardi pesanti, ed era tutto così eccitante e nuovo per me: una sensazione meravigliosa che ti riempie l'anima.

Arrivò Ottobre e con lui il mio compleanno. Lo festeggiai giù in garage con tutti i miei amici.
Ero davvero carina: indossavo un pullover a strisce fuxia con una manica che richiamava il viola dei leggins e della fascia che mi teneva i capelli.
Il mio garage è all'interno del cortile della palazzina, come anche quello di Gaetano.
Quella sera c'era anche lui che, come al solito, osservava la situazione da lontano e mia madre era su tutte le furie per questo, il che non aveva senso in base al fatto che erano tanti gli invitati maschi. Io ero molto divertita dalle sue movenze abbastanza nervose ed ero davvero felice che c'era anche lui.
Non avevamo mai parlato del giorno del nostro compleanno e mi chiesi di sfuggita quando fosse il suo.
Tra gli invitati c'erano ovviamente anche i miei parenti. Li adoro tutti tranne una cugina di terzo grado mia vicina: con questa ci eravamo litigate chissà quante volte perché eravamo bambine e perché lei era davvero antipatica. A nessuno dei miei amici piaceva, il che implicò il fatto che, prendendola in giro tutta la sera, se ne andò da sua madre a metà della festa lasciandoci in pace.
Finalmente potevo divertirmi, e invece no. Nel bel mezzo della festa sua madre mi invita ad andare da sola nel suo garage dall'altra parte del palazzo. Con me girarono tutti quanti compreso Gaetano che rimase in disparte nell'entrone della sua palazzina. Assisterono tutti allo spettacolo di mia madre e la madre di mia cugina che mi dicevano che ero incivile, maleducata e che avevo un bruttissimo carattere, e alle mie lacrime che di nervosismo.
Scoprii in seguito che questa mia cugina ce l'aveva a morte con me perché aveva una cotta per quel ragazzo che (tutti avevano capito) sbavava per me.

Al compleanno ricevetti un regalo meraviglioso: un nuovo cellulare. Rimaneva solo un piccolo problema: non avevo il numero del mio più caro vicino di casa.

Passarono i giorni con le solite occhiate, e in un modo o nell'altro lui trovò il mio numero: 'hey :)'.
Ricominciammo a sentirci come se non fosse successo niente. Inizialmente ero imbarazzatissima perché non sapevo cosa poteva pensare dopo il messaggio di quella stupida di mia madre ma mi confessò che non gli importava di lei, che non riusciva a non cercarmi e che per il mio compleanno si era trattenuto dal venirmi a fare gli auguri ed a difendermi dal momento in cui lui pensava che altro non fossi che una ragazza dolce e simpatica.
Era un meraviglioso bugiardo e gli ero mancata come lui era mancato a me.
Non sapevo cosa mi stesse facendo ma una cosa era certa: con lui stavo bene.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 19, 2016 ⏰

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