《...Da non crederci, questo Giacomo deve avermi stregata! Oltre al fatto che abbiamo camminato per quasi un'ora senza smettere mai di parlare e ridere, e che non c'è stato neanche un secondo di silenzio imbarazzante; l'ho anche invitato a cenare qui a casa! Capisci?! Io che chiedo ad un ragazzo di entrare, al primo appuntamento per giunta! Per fortuna ha avuto la decenza di rifiutare. Vero ti prego, dimmi cosa mi sta succedendo, non ci capisco più nulla》.《...》, silenzio, dall'altro capo del telefono non sento nulla.
《Vero? - riprovo a parlare- Mi senti?.》, finalmente ecco la sua voce squillante 《Eccomi Giz scusa, ma sono talmente emozionata per te. Lo so io cosa ti sta succedendo: ti stai prendendo proprio una bella cotta. Sono davvero contenta per te! Ora scusa ma devo andare, sai, Luca ha deciso di farmi una sorpresa in camera da letto... non so se mi spiego》.
Eccome se si spiega, immagino fin troppo. La saluto e riattacco, sono davvero entusiasta per lei, se lo merita di avere un ragazzo come Luca, dato che nella sua vita ha avuto solo delusioni enormi.
Forse è meglio che vada a farmi una doccia, sì, ne ho decisamente bisogno, almeno per raffreddare un po' gli animi.
Non riesco a non pensare al suo sorriso, anche mentre ceno guardando la mia serie televisiva preferita, The Vampire Diaries, non riesco a concentrarmi sulla bellezz
a mozzafiato di Damon a causa del sorriso di Giacomo. Altro che vampiri, ibridi o streghe, qui il suo fascino non è dovuto a nulla di sovrannaturale.
Mi metto a letto, forse dovrei dargli la buonanotte, penso e mentre sto per scrivergli mi accorgo che non ci siamo scambiati i numeri. "Ma quanto sei idiota Giz", me lo dico da sola, ad alta voce, per autoconvincermi della mia stupidità e maledirmi.
Perfetto, ora cosa posso fare? Forse è meglio che vada a dormire, domani in facoltà andrò dritta a chiedergli tutto, ma proprio tutto tutto: numero di telefono, dove abita, carta d'identità, gruppo sanguigno ed allergie, giusto per esserne sicura.
Chiudo gli occhi, sono le 23:40, perfetto, domani riuscirò ad arrivare giusta, anzi, in anticipo e chiederò di lui. Un momento, non so nemmeno il suo cognome. Non ci posso credere, credo di star diventando pazza.
Mi addormento pensando al suo sorriso splendente e rassicurante ed ai suoi meravigliosi occhi smeraldo, come avesse un bosco in sé.Sto correndo, ho una bruttissima sensazione. Cosa mi sta succedendo? Chi sono le due ombre laggiù in fondo? Devo raggiungerle, ne sento il bisogno. Mano a mano che mi avvicino le ombre si delineano, ora sembrano due esseri umani. No. Non può essere lui. E invece si. Su una panchina, seduto con un libro in mano c'è Alessandro, il mio Alessandro. Dalla parte perfettamente opposta, vestito in maniera identica, con la stessa posa e lo stesso libro, c'è Giacomo, la mia nuova conoscenza che mi intriga davvero tanto.
Non so che fare, vorrei voltarmi indietro e correre via il più lontano possibile, ma una leggera brezza mi spinge con delicatezza e decisione verso di loro. Non sembrano essersi accorti della mia presenza, arrivo a due passi da Ale, sento che la brezza non mi spinge più, bene, cosa dico ora? La mia bocca emette una flebile parola, un "ciao" probabilmente. Non mi hanno sentita, ripeto, questa volta in maniera più decisa. Niente, sembra che sia invisibile per loro. Intanto è tornata la brezza, questa volta però non è destinata a me, ma ad Ale: lo avvolge completamente facendolo diventare trasparente come una lieve nebbiolina, scompare. Rimane solo Giacomo, lo guardo, ora mi ha notata, si alza con il suo fare gentile ma sicuro e forte, mi si avvicina, prende il mio viso tra le sue mani calde, lunghe ed affusolate, si avvicina ancora di più, apre un poco le labbra per sussurrare qualcosa e Driiiin - Driiiin.Maledizione.
Era solo un sogno, ovvio nella realtà come potrebbero accadere queste cose. Mi ricompongo, stano, sono le 7:00, la mia sveglia è programmata per suonare alle 7:30. Driiiin - Driiiin.
Un momento, non è la sveglia a suonare, ma il citofono. Mi affaccio dal balconcino per vedere chi è che osa disturbarmi, neanche il tempo di riflettere ed eccolo. Giacomo alza lo sguardo e mi fa un cenno con la mano per salutarmi e darmi il buongiorno. Ha un pacchetto e due tazze da take-away, mi catapulto giù per le scale ad aprirlgli la porta. Si prospetta una magnifica giornata!

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La mia nuova vita con te
Random12 settembre 2014. Mi svegliai troppo presto quel mattino, alle 5:00, ero troppo emozionata, il primo giorno di università era alle porte. Città nuova, casa nuova, compagni nuovi, l'unica costante della mia nuova vita era Veronica, la mia migliore a...