4CAPITOLO

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I giorni passano con fatica, ogni volta che vado in terapia di gruppo mi sento attaccata, cercano di distruggermi mano a mano e quello alcolizzato non fa altro che guardarmi.
Come i giorni, anche io sono molto affaticata!
Non riesco a fare più di tanto, non vado neanche a lavorare a quel bar.
A malapena vado a scuola, ma non posso mollare proprio adesso che ho capito il meccanismo giusto, cazzo no!
Adesso oltre alle sedute con quei sfigati li, devo anche andare da miss simpatia della Dottoressa per altre sedute da sola, che tra le altre cose non è mai puntuale.

Sono seduta alle poltroncine della sala d'aspetto della clinica psicologica da mezz'ora e ancora non si fa vivo nessuno.
Finalmente la dottoressa Gabriella, nome abbastanza italiano per i miei gusti apre la porta di scatto facendomi prendere un infarto.

-scusami per il ritardo ma stavo compilando dei fogli che servono a lei, signorina May?-
Fogli? Quali fogli?
-forza entri nel mio ufficio e si accomodi-.

-Allora, iniziamo subito col dire che questi fogli verrano dati a te e dovrai compilare questa così detta 'tabella dei sentimenti' ogni volta che mangerai qualche cosa!-

Mi si annebbia immediatamente la vista, credo che il mio corpo non resisterà più a tutto questo, non posso farcela!
Perché devo farlo? Cazzo perché mi costringono a farmi del male. Io non ho mai chiesto aiuto a nessuno tanto meno che a lei.
Per colpa dei miei genitori che fanno finta di niente ma poi mi portano da questa stronza qui.


-mi scusi per quale motivo dovrei fare questo?- Le braccia tese lungo i fianchi e i pugni stesi più forti che mai, gli occhi iniettati di sangue! Tengo i denti stretti anche quando devo parlare.

-signorina, mi dispiace ma questo è quello che devo fare con lei, oltretutto è il mio lavoro!
Deve farlo, per farmi... per farti capire e far capire ai tuoi genitori cosa vaga nella tua testolina!-

-beh dottoressa vede...-
Mi interrompo un attimo e caccio un urlo sovraumano che fa parte di un intera frase.
-a me non passa niente per la testa è questo il problema!
Dovete smetterla di preoccuparvi tutti per me io non ho niente!
Non mi serve neanche questa sua tabella!-
-ah no? Non le serve signorina May?
E per quale motivo?-
-perché non toccheró cibo!-

Forse sto urlando un po' troppo ma è quello che si merita.
Ho ancora i pugni stesi e mi ritrovo anche alzata, con la sedia scaraventata dietro di me, gli occhi sono pieni di lacrime e a stento riesco a respirare, ma non scappo come le altre volte, resto qui seduta senza dire una parola! Che parlasse lei!
Io ho il compito di mostrarmi forte.

La seduta dura un' ora, ma non sembra finire mai!
-Allora May mi dica cosa fa quando è a scuola-
A quel punto la guardo con un grosso punto interrogativo in faccia, aspetto qualche secondo, ci penso e rispondo vagamente.

-beh sono in classe e seguo la lezione come fanno tutti no?-
-si certo quello si, signorina, ma le amiche? Non sta insieme a qualche amica?-

Non riuscivo più a trattenermi e per sbaglio mi cadde una lacrima dritta sulle gambe!
Vuole solo demoralizzarmi e lo so bene!
A quel punto il mio corpo non è più in posizione d'attacco, ma rannicchiato su se stesso in posizione di difesa.
Rifletto un'altra volta sul fatto che sono realmente sola.

-non ci sono, basta! D'altronde io non ho bisogno di nessuno, perché mi basto io per me-

La dottoressa mi dà dei fazzoletti guarda l'orologio e dice che la terapia è finita, con gran sollievo torno a casa.
Durante il tragitto la ferita che mi sono incisa questa notte mi fa malissimo, ma meglio, così mi distrae dal fatto che sono sola!
Mi ritrovo difronte casa mia e sono più o meno le quattro del pomeriggio, probabilmente a casa non c'è nessuno fortunatamente.

Mi butto sopra il mio letto che non fa una piega e cerco di riflettere su quella stupida seduta ma non ci riesco, è più forte di me.
Tralasciando la terapia mi metto seduta sul letto, prendo i libri per distrarmi anche da un po di fame che mi assale, ma non ci riesco.
La giornata va di male in peggio così prendo la bilancia e cerco di farla migliorare.
Dovrei essere scesa di almeno quattro chili dato che febbraio sta finendo e io mi sono pesata i primi del mese.
La estraggo da sotto il mio letto, la poggio difronte a me mi spoglio velocemente, ma con po di ansia aspettando la sua risposta.

Salgo e...

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