Capitolo 79

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La foto l'ha fatta una pera carina di nome EkaPHT
Seguitela perchè lo dico io, e se lo dico io bisogna farlo.

POV di Beatrice

Distesi sul letto a non dire niente e a provare tutto, mentre ci perdiamo negli occhi l'una dell'altro, mentre i sorrisi rimangono presenti e senza un motivo logico.
La luce del sole mattutino entra dalla serranda ma non riesco a vederla quasi visto che Genn è disteso su di me e i suoi ciuffetti mi coprono il viso, mentre con le braccia mi tiene stretta a se per la vita.
Da quando è arrivato non ho avuto il tempo di chiedergli il perchè del suo arrivo e quanto resterà. Non mi aspettavo di aprire la porta e ritrovarmelo davanti. Pensavo che sarei dovuta andare io da lui un giorno, invece eccolo qui insieme a me.

«come mai sei qui?» porto la mano sulla sua che mi sta accarezzando la guancia da 5 minuti

«mi mancavi»

«per quanto resterai?»

«per sempre» mi scocca un bacio dolce sulle labbra

«per sempre?» sorrido, con la speranza che annuisca.

«scherzi?» strano gli occhi

«no, piccola. Resto per sempre» conferma strofinando il naso sul mio

«e gli studi?»

«sono più importanti di te?» alza un sopracciglio

«si..»

«niente è più importante di te» infila la testa nel incavo tra la mia spalla e il collo, lasciando piccoli baci.

«smettila»

«di fare cosa?»

«di essere così dolce» gli mordo il naso quando alza lo sguardo. Cerco di liberarmi dalla sua morsa ma lui me lo impedisce aggrovigliano le gambe alle mie.

«mi hai fatto male, scema»

Alzo gli occhi al cielo e infilo una mano sotto la coperta per fargli il solletico. La sua risata riempie la stanza e si toglie da me. Quando sono in piedi, lo osservo con i capelli scompigliati che gli ricadono sul viso e gli occhi assonnati. Mi ritrovo a sorridere a quella vista.

«mi è mancato» dico senza pensare

«cosa?»

«il tuo sorriso di prima mattina»

«pensa che ora lo potrai vedere ogni giorno» si sistema i ciuffetti e si alza per venire verso di me.

Adesso che è tutto reale mi sembra di star vivendo un sogno. Io, una ragazza che fino a 8 mesi fa era una diciassettenne che voleva solo andare al college e vivere una vita normale, e che ora si ritrova a vivere con il ragazzo che ha odiato subito e che ora ama. Ma forse non ci siamo mai odiati, avevamo solo paura di ammettere di provare emozioni più grandi di noi.

«ripensamenti?» mi richiama dai miei pensieri «non vuoi più vivere con me?»

«no, no! Solo che..mi sembra tutto più grande di noi» ammetto

«andrà tutto bene» mi rassicura dandoli un bacio sulla tempia prima di uscire dalla stanza.

Lo seguo e vado verso il bagno per prepararmi. Mia madre dorme sul divano con solo i vestiti addosso e inizio a sentirmi in colpa per averla fatta dormire lì. Recupero una coperta dalla mia valigia e gliela metto senza svegliarla. Ricordo quando, prima di andare al college, mi svegliavo e trovavo mia madre e mio padre che sorridevano tra un sorso di caffè e l'altro. I loro sorrisi erano meravigliosi o almeno, quello di mio padre era meraviglioso, quello di mia madre finto.

So Fucking Different 2 || Gennaro RaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora