Capitolo 82

1.8K 136 51
                                    

POV di Beatrice

«prima di darti le dovute risposte, permettimi di abbracciarti» mi supplica

Ci penso su un secondo. I suoi occhi sono sinceri e quel sorriso è pieno di risentimento. Mi lancio su di lui e lo abbraccio. Non pensavo che avrei riabbracciato di nuovo mio padre. L'odore famigliare entra nelle mie narici e i ricordi d'infazia riaffiorano mentre lui mi stringe a sé come se potessi scivolargli di mano.
Mi stacco e lui mi tiene le mani sulle spalle.

«sei così cambiata Beatrice. Guardati, non sei più una ragazzina ormai» sembra sul punto di piangere e questo mi fa salire un nodo alla gola.

Non faccio in tempo a ribattere che vengo trascinata via da lui. Mi ritrovo dietro a Genn che mi stringe e guarda mio padre come se stesse escogitando un modo per ucciderlo. Cerco di mettermi tra loro con scarsi risultati.

«sta' lontano da lei» ringhia. Mio padre non sembra né sopreso né impaurito e quasi sorride alla scena.

«tienitelo stretto questo Bea. Non si vedono ragazzi che proteggono la propria ragazza così tutti i giorni» dice e io sorrido. Genn si volta verso di me confuso allentando la presa.

«che mi sono perso?»

«non vuole farmi del male. Sai perchè ha fatto quello e..» guardo mio padre con la coda dell'occhio che sembra starsi godendo la difesa di Genn nei suoi confronti con aria fiera «è pentito. Calmati, okay?»

Il suo sguardo indagatore passa da me a mio padre poi annuisce «ciò non toglie che gli faccio il culo se prova a toccarti o a ferirti in qualche modo»

Prendo la mano del mio ragazzo per rassicurarlo poi mi rivolgo a mio padre «sediamoci su quella panchina. Mi servono rispose ma non mi va di parlare in piedi»

Annuisce e ci sediamo, Genn rimane tra me e mio padre come per fare da barriera. La mia mano viene stretta con dolcezza mentre mio padre sembra nervoso e si stringe nella giacca.

«perchè sei qui?» domando per iniziare.

«ho scritto a tua madre per dirle di incontrarci per parlare di te e lei mi ha detto che si trova qui e che tu sapevi tutto, così ho preso un aereo ed eccomi qua»

«cosa dovevate dirvi su Beatrice?» mi precede Genn con la domanda. Dal suo tono di voce teso capisco che non sopporta la presenza di mio padre. E come biasimarlo? In fondo oltre a far del male a me in passato, ha messo le mani addosso anche a lui.

«Del suo futuro e di come comportarci. Volevamo confrontarci perchè, a parte tutte le cose che sono successe, è comunque nostra figlia» si schiarisce la voce.

«lei dov'è ora?» chiedo

«dovrebbe arrivare a momenti..» si guarda l'orologio che ha al polso, lo stesso che ha da quando sono nata.

«oh, quindi la vedrò..» dico piano sperando che nessuno dei due mi senta

«ce ne andremo prima» mi sussurra Genn.

«cosa ti ha detto tua madre? A parte tutta la nostra storia» continua mio padre

«che quando eravate giovani eravate uguali a noi e che Gennaro non fa per me. E altre cose brutte su Genn che non voglio ricordare..» abbasso lo sguardo verso le nostre mani unite e il mio ragazzo traccia cerchiolini immaginari sulla mia mano, in segno di conforto.

«non ascoltarla. Magari all'apparenza può sembrare ma non è così. Si vede lontano un chilometro che tu lo ami come lei non ha mai amato me»

A quelle parole il mio cuore smette di battere per un secondo. I ricordi della famiglia felice che avevo sono morti, svaniti. Sono nata da un amore mai esistito. Lui l'amava ma lei non amava lui eppure ha deciso di andare avanti così lo stesso. Sono la figlia di un amore falso.

So Fucking Different 2 || Gennaro RaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora