11. Verità che fanno male come la lama di un pugnale

1.9K 102 7
                                    

Titolo raccolta: Eligis tuum iter (scegli ciò che desideri) 
Titolo di questo sorriso: Verità che fanno male come la lama di un pugnale 
Autore: Ellyson 
Beta: Querthe 
Tipologia: one shot Rating: Per tutti 
Genere: Triste, introspettivo, Malinconico, 
Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton, Minerva McGranitt 
Pairing generale della raccolta: Severus / Hermione, accenno a Severus / Lily 
poca: post battaglia finale 
Avvertimenti: AU 
Riassunto: 
Nessuno si accorse del mago vestito di nero che usciva furioso dalla sala mentre rinfoderava di nascosto la bacchetta. 
Il finto sorriso di cortesia si era trasformato in uno di crudele vendetta. 
Parole: 2.255

Verità che fanno male come la lama di un pugnale 

Dicembre 1998
Hogwasrt, sotterranei, stanza di Severus Piton 
Notte

Severus si ritrovò nel parco giochi che era stato lo sfondo della sua infanzia. 

Si guardò attorno, nulla era mutato in quegli anni, eppure c'era qualcosa che stonava. 

Gli alberi erano troppo ricchi di foglie, troppo verdi, l'erba era eccessivamente morbida, il sole troppo grande e splendente. 

Era come se quel posto fosse finto, come se fosse il dipinto di un quadro invece che un posto reale. 

Percorse il breve vialetto di terra battuta che univa la strada al parco giochi e intravide una figura sull'altalena. Sullo stesso seggiolino dove aveva visto Lily la prima volta. 

Era una donna, ma non era la sua Lily. 

Si avvicinò piano, la donna aveva la testa china, coperta dal cappuccio del mantello blu che indossava, si reggeva alle catene troppo lucide del gioco. 

Spezzò un rametto con il piede e la donna sollevò di colpo la testa, ma nonostante tutto il volto restò coperto dal cappuccio. 

- Sei tu. - sussurrò la voce femminile, sembrava sollevata. 

- Tu sai chi sono? - domandò restando fermo in mezzo a quell'erba troppo verde.

- Tu sei Severus. 

- Lily? 

La donna chinò il capo, sembrava che la domanda l'avesse ferita in qualche modo. 

- Lily non verrà, Severus. - disse lei dondolandosi appena – Non verrà mai. Devi fartene una ragione. 

Probabilmente un pugnale infilato dritto nel cuore avrebbe fatto meno male. Strinse i pugni e digrignò i denti.

- Tu menti! - si ritrovò a gridare – Lei verrà! Lei mi amerà! Io lo merito! 

La figura si alzò dal seggiolino che, nonostante tutto, non si mosse dalla sua posizione. Era tutto, tutto innaturalmente fermo. 

- Sì, tu lo meriti. – confermò – Nessuno più di te merita l'amore. Ma Lily non verrà. Ha scelto, Severus e la sua scelta non sei tu. Non sarai mai tu.

Il mago gemette e cadde in ginocchio. L'erba, che prima sembrava così morbida, si sbriciolò sotto il suo peso come se fosse di polvere, gli alberi morirono sotto i suoi occhi, il sole esplose come un palloncino, lasciandolo al buio in un mondo in rovina. 

Quando l'oscurità lo inglobò del tutto sentì quella presenza vicino. 

Severus... 

Non rispose, rimase in ginocchio su un manto erboso che non esisteva più. Gemendo e piangendo per quello che non avrebbe mai avuto. 

Severus... 

Eligis tuum iter (Scegli ciò che desideri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora