9. Parole che gelano l'animo

2K 123 7
                                    

Titolo raccolta: Eligis tuum iter (scegli ciò che desideri) 
Titolo di questo sorriso: Parole che gelano l’animo 
Autore: Ellyson 
Beta: Querthe 
Tipologia: one shot Rating: Per tutti 
Genere: Triste, introspettivo, Malinconico, 
Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton, Molly Weasley 
Pairing generale della raccolta: Severus / Hermione, accenno a Severus / Lily 
poca: post battaglia finale 
Avvertimenti: AU 
Riassunto: 
Non la vedeva da molto, troppo tempo ed era sempre bellissima. E lui l’amava ancora. 
Si preparò mentalmente ad un lungo silenzio imbarazzato, invece Hermione lo spiazzò con un finto, freddo sorriso di cortesia. 
Parole: 2105

Parole che gelano l’animo 

Luglio 2003
giardino della Tana
primo pomeriggio

S

i era smaterializzato alla Tana in anticipo rispetto all'inizio della cerimonia, come gli era stato richiesto. 

Molly l'aveva accolto con il solito sorriso materno e un abbraccio che odorava di tortino al rabarbaro. 

Aveva cercato di non sembrare troppo rigido in quell'abbraccio, ma non era certo di esserci riuscito.

Il tocco umano ancora lo terrorizzava, aveva il forte dubbio che questo non sarebbe mai cambiato. 

Si accomodò in cucina dove Molly, con ancora addosso il grembiule e i bigodini in testa che magicamente si stavano sciogliendo da soli, gli aveva offerto una tazza d caffè. 

- Avrei dovuto essere pronta da un pezzo. - si scusò la donna mentre una spatola finiva di glassare una torta alta quattro piani – Ma ci sono così tante cose da fare e da finire. Harry e Ginny non volevano un matrimonio in grande stile, ma è certamente più affollato di quello di Bill e Fleur, abbiamo dovuto utilizzare tre tendoni per far stare tutti.

A Severus quelle informazioni non interessavano, ma Molly era stata gentile con lui. Al San Mungo era andata a trovarlo più di una volta sorvolando sul suo pessimo umore. Lo invitava tutti gli anni per il cenone di Natale, nonostante i suoi continui rifiuti, e gli faceva un regalo, rigorosamente fatto a mano e nero, che lui riponeva nell'armadio insieme agli altri vestiti tutti uguali. 

L'ultimo maglione che gli aveva confezionato era nero con un serpente verde scintillante. 

Decisamente non era il suo genere, ma scartava quel pacco con un sorriso e gli piaceva riempire l'armadio con vestiti che non fossero mantelli lunghi e giacche dai mille bottoncini. 

Mentre finì il caffè sentì qualcuno scendere dalle scale. 

- Ginny vedi di smetterla di piangere! - urlò una voce nota che gli fece chiudere lo stomaco – È la seconda volta che devo rifarti il trucco! 

Appoggiò la tazza sul tavolo nel momento in cui Hermione entrava nella calda cucina. 

- Molly, dov'é la tiara di zia Muriel?

- Oh cara. - rispose la strega mentre l'ultimo bigodino si srotolava dalla ciocca – Quel colore ti dona molto. 

Severus non si era ancora voltato. Aveva sentito il suo profumo e non era stato in grado di muoversi, aveva paura di vederla. Paura di quello che poteva dirgli, quello che poteva suscitare in lui la sua sola visione. 

- Grazie. - rispose lei, Severus sentiva il suo sguardo alla base della nuca – La tiara, Molly. 

- Oh sì certo. Dopo il matrimonio di Fleur zia Muriel ha messo la tiara in una custodia incantata che non si può appellare. È in camera mia e di Arthur, vado a prenderla. Aspettami qui. 

Eligis tuum iter (Scegli ciò che desideri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora