Giorno 1 - Pomeriggio

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-Daichi ed Eiji..- disse con voce tremante Yuriko.

Hikaru rimase in silenzio, consapevole di ciò che lo aspettava.

Tadao controllò l'orologio digitale che teneva al polso e si rivolse poi all'amico.

-Hikaru, prendi una bottiglia d'acqua e la tua mitraglietta, è ormai ora.-

Il ragazzo annuì poco convinto, afferrò lo skorpion evo e una bottiglietta dal suo borsone e diresse verso la porta. Si girò verso i due poco prima di premere sulla maniglia rivolgendo loro un'ultimo sorriso.

Decise di iniziare la ricerca dall'ala sud della scuola: trovandosi lui in ala nord attraversò il cortile centrale per ritornare all'aula della 2-A, dove tutto era cominciato.

La porta dell'aula era spalancata ed il corpo di Masanori giaceva ancora in mezzo ai banchi. Ken e i suoi non si erano presi nemmeno la briga di spostare il cadavere del ragazzo che emanava ormai un fetore tremendo.

Non appena Hikaru lo vide richiuse in fretta la porta dal disgusto, cercando di non vomitare.

-NO TI PREGO N-...-

Sentì diverse urla.

Il ragazzo si girò verso le scale che portavano al primo piano che percorse in fretta e furia, dirigendosi verso l'aula da cui provenivano le gride.

-beep Ikeda Atsuko è deceduta beep-

La porta era socchiusa, la maniglia sporca di sangue. Cercò di aprirla completamente utilizzando la punta del piede, schifato.

Il pavimento pareva un tappeto rosso dov'era appena passato il vincitore, il corpo privo di vita di Atsuko Ikeda si trovava nell'angolo sinistro in fondo alla classe, l'addome era stato perforato da qualcosa di affilato ed il sangue fuoriusciva quasi fosse una cascata.

Nell'altro angolo era seduta Mizuki Masamoto, aveva il viso intriso di sangue e con una mano copriva lo stomaco bucato per tutta la sua lunghezza, respirava affannosamente e guardava l'amico.

Non appena la vide Hikaru corse verso di lei, si inginocchiò e la prese per la giacchetta.

-Mizuki! Chi è stato? Mizuki! Possiamo ancora salvarti, avanti respira!-

La ragazza sapeva che non era così, non si sarebbe più salvata.

-Mizuki, avanti, dimmi chi è stato... -

La ragazza sentiva pian piano la vita lasciarla, guardò allora il ragazzo negli occhi e gli sussurrò con le sue ultime forze ad un orecchio

-Ti amo, Hikaru Ido-

Il ragazzo scoppiò in lacrime stringendola a sè in un abbraccio.

-Non lasciarmi, Mizuki-chan, ti prego-

Hikaru la abbracciò per più di un minuto, interrotto dal terribile annuncio del generale.

-beep Masamoto Mizuki è deceduta beep-

Il kohai si alzò da terra con le ginocchia e gli stinchi rossi del sangue delle due ragazze.

I due borsoni, appoggiati sulla cattedra, erano aperti e vuoti.

Hikaru sedette affranto fuori dall'aula guardando il pavimento.

Sentì un suono secco, girò lo sguardo verso il suo orecchio sinistro e notò una tipica stella ninja conficcata nel muro a qualche millimetro dal suo orecchio. Spalancò gli occhi e si guardò intorno... nessuno...si rimise in piedi afferrando la mitraglietta che aveva lasciato ai suoi piedi e corse verso l'aula in cui si trovavano i suoi alleati.

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