Suona la sveglia, non ho voglia di alzarmi, cosi rimango altri dieci minuti sotto le coperte e nella mia mente comincio a programmarmi la giornata, cosa che faccio molto spesso.
Quando decido di alzarmi la prima cosa che faccio è guardarmi allo specchio, resto a fissare il mio riflesso per una decina di secondi, poi comincio a prepararmi per andare a scuola.
Esco di casa per andare a prendere l'autobus, come sempre vado a sedermi nell'ultima fila, ad un certo punto sale un ragazzo, è alto e magro ha gli occhi color nocciola e i capelli neri, subito noto che il mio amico lo saluta, il ragazzo si avvicina, mi guarda con timidezza e mi chiede -"scusa, è libero quel posto?"-, indicando il posto vicino al finestrino, io gli sorrido e con gentilezza gli rispondo -"certo"-, il resto del viaggio lo passo in silenzio ascoltando la musica.
Arrivata a Verona mi incammino verso la scuola, siccome è tardi decido di non restare al bar per fare colazione, ma prendo solo una brioche da mangiare per strada. Suona la campanella che indica l'inizio delle lezioni, mi precipito in classe e con immensa gioia vedo che la professoressa non è ancora entrata.
La giornata passa velocemente, nonostante sia rimasta a scuola sei ore, vado alla stazione e prendo l'autobus per tornare a casa, dopo neanche dieci minuti mi addormento.
Quando arrivo a casa sono le cinque, mangio e corro in cartoleria a comprare ciò che c'è scritto sulla lista che ho fatto, quando finalmente rientro a casa mi sdraio sul letto e controllo facebook, ma nella mia testa continuo a pensare a quel ragazzo che non ho mai visto prima, e alla sua timidezza.
Finalmente arriva l'ora di andare a letto, sono distrutta, imposto la sveglia e cerco di addormentarmi.
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La ragazza che aveva paura di amare
Ficção GeralIn questa storia solo alcune cose sono vere. Ciao a tutti, mi presento, mi chiamo Valeria, per gli amici Vale, ho diciannove anni, ho gli occhi verdi e i capelli ricci castani. Tutti mi considerano una ragazza strana per via delle mie passioni. Freq...
