La Fuga

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Blake riaprì gli occhi nel buio, il profumo di Lucifero gli pervadeva le narici mentre il suo corpo caldo ancora lo avvolgeva teneramente facendolo sentire sicuro e protetto. Il ragazzo si sconvolse quando si sentì bruciare, era ancora in fiamme per i tocchi ricevuti dal corvino, inoltre dopo quel semplice "ti amo" si sentiva così felce e sereno, anche se riusciva ancora a sentire il travaglio del suo cuore. L'animo del giovane era pieno di rabbia ed odio, ovviamente i volti sfigurati dei suoi genitori facevano il loro effetto nei suoi incubi e lo avrebbero tenuto sveglio notti intere se solo il demonio non lo avesse sfiancato sbattendolo fino allo svenimento, ma non era quello il problema. Sì, Lucifero aveva sbagliato a reagire in quel modo assurdo, ma il suo carattere così istintivo doveva essere provocato prima di agire, l'unico colpevole era la causa della sua rabbia ed il suo nome era Angelo.

" Se solo non mi avesse tenuto lontano con l'inganno, i miei genitori sarebbero ancora vivi e Lu non mi avrebbe punito ! "

<< Mmmm ... Blake ... >>

La voce calda e passionale del suo amato angelo caduto, era ancora più insostenibile per le emozioni che stava provando, ma mentre la mano del suo amato padrone si spostava dal suo inguine, Blake rinsavì e capì quello che doveva fare.

" Devo trovare Angelo per parlargli, chiarire una volta per tutte il suo piano ed il motivo che l'ha spinto a tenermi imprigionato durante quelle due settimane prima di tornare all'inferno a cuor leggero ... "

Blake passo i polpastrelli sulle labbra carnose del demone e poi sul suo viso meraviglioso, accarezzandolo ed ammirandone la bellezza.

" ... poi tornerò da te mio signore e ti apparterrò per sempre "

Il giovane si spostò lentamente e appoggiò le proprie labbra su quelle di Lucifero, liberandosi dal suo abbraccio e scendendo sul pavimento in punta di piedi, non voleva svegliare il demone, sarebbe stato troppo pericoloso, gli avrebbe sicuramente impedito di portare a termine il piano e poi sarebbe stato punito severamente.

Il giovane passò subito l'anulare della mano sul marchio del loro patto e fu trasportato nella propria stanza, nella sua vecchia casa, dove aveva passato tutta l'infanzia in quella normalità soffocante e tanto odiata da cui Lucifero lo aveva salvato.

" Se non avessi fatto il patto ora sarei fra queste coperte a dormire beatamente e non avrei mai conosciuto l'amore, il suo meraviglioso amore "

Dopo aver scacciato una lacrima fugace sulla propria guancia, il ragazzo si accorse immediatamente che era stato tutto ripulito, ma non stette a rifletterci troppo, aprì la cassettiera ed afferrò un paio di boxer, dei jeans, una maglietta scura ed una felpa con il cappuccio. Stava quasi per scoppiare a piangere, ma si trattenne, in ultimo prese un pacco di sonniferi che teneva nascosti sotto il materasso e lasciò l'abitazione per dirigersi meccanicamente verso la scuola, quasi quella fosse una mattina come tutte le altre, tranne per il fatto che l'alba era ancora molto lontana.

<< Adesso come faccio a trovare Angelo ? Accidenti, mi serve un posto in cui passare il resto della notte ... >>

E mentre rifletteva al riguardo i suoi piedi si mossero automaticamente, per quel percorso così familiare fino a quando lo sguardo del giovane si posò sul profilo della sua vecchia scuola, ora con l'immensa facciata grigia e tenebrosa nella notte, ma era il luogo perfetto in cui rifugiarsi.

<< Ma certo, qui ho più probabilità di incontrarlo, in fondo se sente che mi trovo in un ambiente conosciuto si farà avanti più facilmente, ma soprattutto avrò un tetto sulla testa >>

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