Rating rosso.
Terminati i bottoni della camicia, aiutai Regina a liberarsene, lasciandola aderire al suolo. Le afferrai il viso e reclamai con passione un bacio che fu avvertito con grande intensità. Lasciai che le mani scivolassero fino alla sua cute e le infilai le dita fra i capelli raccolti in una piccola coda ormai scomposta e delicatamente sfilai l'elastico lasciando la chioma libera di ondeggiare fra le lenzuola pulite. Sentivo con il trascorrere dei secondi la perdita di controllo che la donna distesa sotto il mio corpo stava subendo, che la portò inconsciamente a segnarmi con un morso il labbro inferiore, accompagnandolo con un gemito. Mi staccai dalle sue labbra e mi raddrizzai con il busto. Mi portai le dita alle labbra e lasciai che percorressero con estrema lentezza la loro lunghezza.
Osservai le pupille di Regina aumentare di circonferenza e diventare sempre più scure. Distolsi lo sguardo dalle mie dita e schiudendo leggermente le labbra le mimai il mio dissenso con l'ondeggiamento del mio indice.
Cominciò a muovere il suo corpo inarcando il bacino, costringendomi a sollevarmi. Afferrò il mio indice ancora in movimento e lo poggiò fra i suoi seni, invitandomi ad un maggiore contatto. Accettai senza alcuna esitazione la sua richiesta e portai entrambe le mani sui suoi seni racchiusi in un reggiseno di pizzo nero dalle molteplici trasparenze.«Sembra che questi..» dissi mentre ne percorrevo il contorno con un tocco leggero e lento «..sentano il bisogno di liberarsi.» terminai la frase racchiudendo fra le dita entrambi i capezzoli accarezzati dalla stoffa del suo intimo. Mi ritenni fortunata ad essere l'unica a possedere il permesso di esplorare le sue parti più intime, che siano esse corporali o semplicemente sentimentali. Avevo il controllo di un qualcosa di fragile, che si sarebbe frantumato anche solo dopo una semplice distrazione.
Aveva concesso per la prima volta se stessa.
La mia riflessione durò probabilmente troppo a lungo, tanto da sentir ansimare nuovamente il mio nome.«Emma.. Ti prego.» la pronuncia di quelle parole suscitarono un calore che mi arrivò direttamente al basso ventre.
Infilai le mani all'interno delle coppe e liberai i seni, lasciandoli completamente esposti alla mia vista. Essi apparivano gonfi e pieni come conseguenza della sua eccitazione e mi avvicinai ad essi meravigliandomi della mia stessa decisione nel creare contatti così intensi.
Mi sporsi in avanti avvicinando le labbra verso il centro e cominciai a lasciare casti baci scendendo man mano verso il ventre. Soffiai con delicatezza all'interno del suo ombelico e spostando lo sguardo vidi le mani di Regina stringere con forza le lenzuola, cercando di mantenere il proprio controllo. Fu quando la sentii emettere l'ennesimo gemito di piacere che spostai velocemente le mie labbra sulle sue che accolsero con godimento il suo sfogo sfociato in pieno desiderio quando poggiò le sue mani sui miei fianchi e cominciò a spingermi verso se stessa, per permettere ai miei seni di entrare a contatto con i suoi. Interruppi bruscamente il nostro bacio e le afferrai entrambi i polsi.«Ah-ah! Stai buona.» le dissi subito dopo aver assaporato il suo gusto restante dalle labbra.
Sfilai l'elastico dal mio polso e ci strinsi all'interno i suoi e mi dedicai con cura nell'intrecciarlo alla testata del letto. Nel svolgere ciò, i miei seni si ritrovarono a sfiorare il viso della donna costretta alla sola osservazione.«Emma, stai giocando sporco.» contestò ansimando mentre le sue gambe cominciarono a reclamare maggiore spazio.
Terminato il mio compito, ritornai alla mia precedente posizione.
«Ah si?» le dissi a due centimetri dal viso.
«Qualcuno..» lasciai un bacio alla sinistra del suo collo «..qualche giorno fa..» ora alla sua destra «..mi definì..» mi spostai nuovamente sui seni limitandoli a ricevere soltanto il calore dei miei sospiri «..come "la ragazza..» sollevai ora il mio corpo restando poggiata sulle mani e sulle ginocchia. Sollevai la mano destra e la poggiai sul suo basso ventre, al di sopra della stoffa della sua gonna nera «..che stava per fotterti"» marcai l'ultima parola e pressai il mio tocco tanto da sentirne le pulsazioni.
Vidi Regina inarcare il bacino ormai non più vincolato dal mio peso e portò all'indietro la testa per assorbire l'alto grado di piacere.
Ritirai la mano e la poggiai insieme all'altra sui cuscini ai lati della sua testa.
«Mi sbaglio, signor sindaco?» le chiesi osservandola con tanta profondità da rischiare di scoprire i suoi segreti più oscuri.
Regina deglutì ed il sudore cominciò a colarle alle estremità della fronte e rimasi nel dubbio.
Aveva paura della mia prossima mossa dopo aver pronunciato quelle parole o era semplicemente preda dei suoi desideri?
Decisi di alimentare entrambi continuando a tenerla sulle spine ancora per un po'.
Scavalcai il suo corpo e scesi dal letto.
Osservai la sua nudità.
«Sei bellissima.» pronunciai.
Regina chiuse gli occhi per qualche istante, poi li riaprii squadrando il mio corpo nudo con bramosia.
Ritornai sul letto, questa volta posizionandomi dinnanzi alle sue ginocchia piegate e le carezzai le gambe con lentezza. Presi un lembo delle sue calze e lo tirai.
«Queste non servono più ormai.»
Percorsi l'interno coscia creandole solletico misto a piacere e le sfilai le calze. Il suo sguardo si posò sul mio con attenzione.
Ripensai a quanto fosse difficile per lei ritrovarsi inerme e con i polsi legati al momento ed evitai di privarle della gonna, sperando che il suo disagio potesse essere compensato dall'amore.
Le divaricai leggermente le gambe e mi posizionai al centro. Arricciai i lembi della gonna ed infilai la mano destra al di sotto di essa. Regina diede uno strattone all'elastico cercando di divincolarsi ma non ci riuscii.
Sorrisi per la soddisfazione.
«Ebbene, mia Regina..» pronunciai cominciando a massaggiarle l'intimo bagnato
«..quella ragazza di cui parlavamo..» le spostai lo slip e riconobbi al tatto il suo clitoride «..sta davvero per essere ricordata in quel modo.»
con un colpo deciso, infilai il mio indice al suo interno. Sospiri, gemiti e testate battenti al muro diventarono un tutt'uno.
La sua eccitazione divenne anche la mia e mentre il mio dito continuava a possederla con movimenti ritmici, soffocai le sue urla di piacere all'interno della mia bocca. Guidato dalla mia mano, anche il mio corpo fu trasportato dalla sua danza. Mi accorsi che Regina stava raggiungendo il suo apice del piacere quando le sue ginocchia cominciarono a tremare e cominciò ad ansimare sulle mie labbra con frequenza crescente.
Mi impadronii del momento.
«Ti amo, Regina.» ammisi con tutto l'amore che abbia mai provato in tutta la mia vita e spinta da ciò, inserii al suo interno un secondo dito. La donna perse se stessa in quel momento così carico di passione urlando il mio nome.
Mi sedetti nuovamente a cavalcioni su di lei mentre che ella ripristinasse un respiro regolare ed assaggiai i suoi umori. Assaporai ogni suo centimetro con la lingua dando un'immagine così forte di me stessa da lasciare che lei prendesse in mano le redini della situazione.
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Discovering love.
FanfictionE se il bacio stampato sulla fronte di Henry non avesse spezzato la maledizione? Quale sarebbe dovuto essere il gesto rappresentativo del "vero amore" che avrebbe cambiato il destino della piccola cittadina di Storybrooke?