Un mare di distanza

CAPITOLO5️⃣

Sono le 7:00 del mattino, mi rigiro tra le lenzuola senza riuscire a continuare a dormire. "Ma perché quando devo andare a scuola ho un sonno che mi porta via e invece se sono in vacanza mi sveglio presto?" Formulo questa domanda nel mio cervello, mi alzo dal letto e preparo la colazione. Comincio a prepararmi la colazione, scrivo subito un messaggio a Giada, deve sapere obbligatoriamente questa nuova conoscenza, forse dorme ma non appena vedrà il messaggio sono sicura in una sua chiamata.
Faccio in tempo a finire il mio caffè che il telefono squilla, "amo', tu non puoi capire...No fammi parlare a me giada devi saperlo." Comincio così a raccontarle tutto, lei fa un po' la gelosa, sappiamo come sono fatte le migliori amiche, sono premurose e un po' gelose, lei particolarmente, "non ti illudere troppo tu" urla giada, sorrido, "va bene dai, ci sentiamo dopo, mi manchi", "pure tu" risponde.
Mi avvio verso la spiaggia, cercandolo con lo sguardo nella spiaggia, non volevo dare troppo all'occhio ma evidentemente qualcuno mi nota. "Cercavi qualcuno?" Mi domanda Davide. Mi afferra per un braccio e mi porta con sé, non mi azzardo nemmeno a fare domande, dove vuole portare mi porti, non ho nulla da fare qui. È una spiaggia un po' isolata, carina. Mi sforzo a trovare le parole limitandomi però ad un sorriso, sembro un ebete. "Ma lo fai un bagno con me?" Dice lui buttandomi in mare.
Noto subito una certa confidenza fra di noi. Mentre siamo in acqua ci mettiamo a giocare, non lo avevo mai osservato a torso nudo da molto vicino,  noto una cicatrice abbastanza grande, "come l'hai fatta?" Li pongo la domanda senza pensarci su. Mi dice che è appassionato di surf, sin da quando è piccolino adora cavalcare le onde, "ho preso questa passione da mio padre" mi dice, comincia a raccontarmi tutto l'accaduto senza dargli molta importanza, come se non avesse voglia di raccontare.