Sfinita apro lo sportello della macchina, dopo due ore con l'aria condizionata appena scendo sento subito il caldo che mi assale, però certamente meno afoso di quello di città. Apro il bagagliaio svogliata tiro fuori le mie valige, seguo mamma per posare le nostre cose in roulotte mentre papà finisce di pagare alla reception. Mentre mi avvio guardo un po' intorno a me fino a quando non arrivo, poso le cose e tolgo le cuffiette che non mi ero accorta di non avere ancora alle orecchie e senza volerlo sbuffo un po' evidentemente, "non cominciare Teresa" mi dice mamma facendomi innervosire, come se non lo fossi già, volto le spalle cercando di mantenere la calma. Vedo arrivare papà con volto allegro e chiavi in mano. Appena finito di sistemarsi mi metto a sedere sulla sedia cercando di non pensare alla mia rabbia nei loro confronti, quando invece cominciano subito a darmi fastidio con le solite lamentele del mio "muso lungo", cominciamo a urlarci contro le nostre ragioni, entrambi mi ripetono in continuazione che questa vacanza la desideravano dopo tanto lavoro e trascorrere del tempo insieme non ci avrebbe fatto male. Non avevo voglia di rendere il tutto ancora più stressante, allora frugo nella mia borsa per trovare il portafoglio e mi dirigo verso il bar. Ero seduta al tavolino a bere qualche dorso di estathè quando mi volto e noto un ragazzo, non indossa una maglietta, solo il costume fatto a pantaloncino, si nota bene la V che rende ancora di più il fisico perfetto, insomma si vede che in palestra si è dato da fare a differenza mia, due occhi color nocciola che fanno incantare, moro con quel ciuffo ribelle che ho sempre adorato in un ragazzo. Dopo questa descrizione accurata non penso ci sia da dire che è veramente bello come tipo, avrà all'incirca 17 o 18 anni. Resto per un po' ad osservarlo poi metto la testa a posto e mi rassegno al fatto che non mi considererà mai. Mi alzo e mi avvio a prepararmi per la spiaggia, mi ricordo di mandare un messaggio a Giada "arrivati giusto ora, a parte le classiche discussioni direi che è tutto ok, ora mi vado a fare un bagnetto e se ci rientra un pisolino". Sfilo dalla valigia il primo costume che trovo e lo indosso, prendo un asciugamano, nessuna crema e vado a farmi un bagno. Arrivata al mare non posso che notare la sua bellezza , almeno quello lo devo ammettere, stendo l'asciugamano e mi butto in acqua senza pensarci un secondo. Il mare non piace molto generalmente ed oggi l'acqua è veramente fredda per i miei gusti, quindi mi faccio un bagnetto veloce ed esco. Mi metto al sole ad asciugarmi provando anche ad abbronzarmi un po', metto un po' di musica, prendo le cuffie e le indosso. Mi guardo in torno quando mi accorgo che il ragazzo discreto che avevo notato al bar sta giocando spensierato sulla spiaggia con una tipa alquanto più carina di me, fisicamente non sono messa male però non ho certo il suo fisico. "sarà sicuramente la sua fidanzata" penso tra me e me. Distolgo lo sguardo per evitare che si senta osservato, sbircio il telefono notando che Giada mi ha risposto, prima leggo ciò che ha scritto poi vedo che ore sono, comincio ad avere fame e in effetti si sono già fatte le una di pomeriggio. Mentre aspetto una telefonata di mamma per andare a pranzo chiudo gli occhi e provo a dormire perché ho veramente poche ore di sonno. Mi sveglio, ho dormito solo pochi minuti, circa una ventina. Mi alzo togliendomi la sabbia di dosso quando la suoneria del telefono si fa sentire, "mamma sono in spiaggia arrivo subito", finalmente é arrivato il momento di mettere qualcosa sotto i denti.
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Un mare di distanza
Chick-LitIn una calda estate la protagonista si trova a passare una vacanza al mare con la sua famiglia, è annoiata e arrabbiata. Trascorre il tempo con la solita routine tra il solito posto distesa sulla spiaggia e la sua roulotte, fino a quando uno splendi...